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Mi sedetti accanto a Hayley su una sedia che chissà chi aveva portato fino in spiaggia

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Mi sedetti accanto a Hayley su una sedia che chissà chi aveva portato fino in spiaggia. Eravamo un po' lontane dalla luce, ma riuscivo ancora a riconoscere bene il suo viso. Era incredibile che non avessi ancora visto il bimbo.

«Come sta il piccolo Benjamin?», domandai alla rossa, la quale si illuminò non appena mi sentì nominare suo figlio.

Guardò la sua mano vuota però delusa: «Vado a prendermi qualcosa da bere e ti racconto tutto!»

Detto questo e lasciandomi un po' spiazzata si fece una corsa verso il tavolo. Vidi Jason parlare con un ragazzo lì vicino, mentre mi lanciò un sorriso. Ok, cinque minuti e lo trascino con me in camera mia, promesso.

«Char!»

Mi voltai, vedendo Arianna sorridermi e poi sedersi lì dove stava la mia amica. Presi un sorso della mia bibita, non sentendomi del tutto sicura di voler avere una conversazione con quella ragazza.

«Arianna... cosa hai fatto ai capelli?», le domandai poco interessata, senza voltarmi però.

La bionda si toccò soddisfatta i capelli. «Li ho solo un po' schiariti.»

Pochissimo. Giusto l'occorrente per farli diventare dal bruno al biondo...

«Ti stanno bene.» Bugiarda.

Volendo rivedere le iridi chiare di Jason così alzai nuovamente lo sguardo, notandolo guardarmi con attenzione.

Quando mi rivolsi ad Arianna la vidi osservarci con un sorriso soddisfatto. Mi diede la mano, nonostante mi desse un po' fastidio: «Siete carini. Tu e Jason.»

Cosa? «Grazie...»

Sospirò. «Avete un bel rapporto. Prima non capivo, ma adesso mi è chiaro perché non hai fatto un dramma per ciò che è successo tra Jason e me...»

Le sorrisi falsamente: «Tranquilla, è successo tanto tempo fa e poi non sapevi che stavamo insieme.»

La vidi però spalancare la bocca scioccata, mettendocisi una mano davanti. Più che sorpresa mi parve contenta. Cosa c'è di così sorprendente, stronza?

«Cosa?», chiesi piano, sentendo lentamente una morsa di ansia e paura stringersi nel mio stomaco.

Non trovavo ci fosse da preoccuparsi, ma allora perché quella paura improvvisa? Pensai per un attimo a ciò che era successo tra Arianna e Jason una volta, ma scacciai quel pensiero impacciata.

La bionda fece una timida risata: «Oh dio, non te l'ha detto?»

«Detto cosa?», sbraitai senza controllo, la paura aveva preso il sopravvento.

Mi voltai verso il mio ragazzo con il battito cardiaco fin troppo elevato, ma lo notai avvicinarsi con passo svelto nella mia direzione. Parve più ansioso lui di me.

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