Tre ore dopo
«Shh!», mi provò a zittire Claire, mentre prese sotto braccio il fratello e iniziò poco dopo a ridere, senza un motivo.
«Non stavamo parlando», ribadii sghignazzando.
Per poco non scivolai per cadere sul sedere, dato che la strada era ghiacciata e ci stavamo avviando senza meta.
Jason mi prese per il braccio per non farmi cadere. «Attenta. Non mi ricordavo fossi così impacciata», commento per provocarmi.
Lo fulminai con lo sguardo. Sbuffai un po' triste: «Che palle! Perché Cole non è venuto a bere con noi?»
«Bella domanda. Appena arriviamo in hotel gli facciamo male», propose Claire e io annuii.
Jason strinse sua sorella in un abbraccio, facendoli quasi scivolare a loro volta.
Scoppiai a ridere, tenendomi con forza la pancia, mentre i due mi guardarono sconvolti.
«Attenta che ti riempio di neve», mi minacciò Jason sorridendo, per poi farmi qualche passo incontro.
Per sicurezza ne feci qualcuno anche io in dietro, senza trattenere una risatina e poi provocarlo come una bambina: «Non ci riusciresti.»
«Vuoi vedere?»
«Eccome. Vediamo.»
In un attimo mi lanciò uno sguardo di sfida per poi appressarsi verso di me, così iniziai a correre il più veloce possibile verso una pista da sci. Ero quasi convinta che non sarebbe riuscito a prendermi e sinceramente, dopo quello che avevo bevuto, non mi interessava essere ancora arrabbiata con lui.
Almeno se lo avessi perdonato solo per quella notte avrei avuto una scusa.
Non riuscito a smettere di ridere, finché arrivati sulla pista non iniziò la salita e lentamente sentii il fiato farsi sempre più corto. «Ca- volo.»
Pronta ad arrendermi mi voltai verso di Jason, per dirgli di fermarsi, ma senza preavviso mi finì addosso, buttandoci entrambi a terra e sulla neve schiacciata.
«Oh cazzo», ansimò.
Fu solo quando aprii gli occhi, che notai come era caduto sopra di me, solo che con le braccia si era tenuto da terra per non schiacciarmi completamente. Potevo sentire il fiato spezzato di entrambi per la corsa, mentre i suoi occhi chiari continuavano a scrutarmi in silenzio.
Cavolo se mi manca baciarlo. Non mi importava di tenergli il broncio in quell'attimo, tanto il giorno dopo avrei potuto dare la colpa all'alcol. Scostai una mano dalla neve sotto di me e per mettergli i capelli con delicatezza a posto e levargli la neve.
«Sei pieno di neve», ridacchiai e lui fece lo stesso.
Mi venne da sorridere quando mi diede un lieve bacio sul polso e poi mi rivolse nuovamente il suo sguardo. «Mi piace quando mi passi la mano tra i capelli.» Lo so.
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Thunders
FanfictionCharlotte e Jason si odiano, da sempre. Insomma... nemici per la pelle. Entrambi sono sicuri di conoscere l'altro. Lei ha sempre visto lui come un ragazzo instabile, interessato soltanto a ragazze, droghe e casini. Lui ha sempre visto lei come una...