Feci in tempo a mandare via mio fratello e fare entrare Jeff, quando un urlo nel corridoio ci fece esclamare entrambi:«AAAHHH!»
Ci voltammo sconvolti verso dove era provenuta quella voce.
«Allora? Com'è andata?», mi chiese entusiasta Allison, scrutandomi confusa. Mi saltò addosso per stritolarmi in un abbraccio.
Jeff mi scrutò smarrito, prima di mettersi una sigaretta tra le labbra.
«Tu, non provare neanche ad accenderla qui dentro», mi rivolsi al mio amico, «e tu, cosa diavolo ci fai qui?»
Mi ricordai solo allora, non appena notai i loro sguardi imbarazzati, di quello che mi aveva scritto quella mattina Allison. Della loro... avventura. Quest'ultima si sdraiò sul mio letto, mentre il ragazzo si avvicinò alla mia finestra per accendersi la sigaretta.
Mi chiusi la mia porta alle spalle. «Jeff, se mio padre entra e sente l'odore di fumo glielo spieghi te il motivo?»
Il ragazzo prese un tiro. «Con piacere. Tanto mi adora.»
«Questo lo dici te...» Sospirai, prima di mettermi a sedere accanto ad Allison.
Era sempre stata lei la mia spalla su cui piangere, la persona a cui urlare in faccia quando ero arrabbiata con qualcuno, l'unica a cui avevo raccontato tutto e per tutto. Probabilmente capiva anche cos'era successo con Jason.
«Cosa diavolo è successo tra di voi?», le domandai sussurrando, prima di puntare su Jeff.
Quest'ultimo non si accorse minimamente, essendo preso a fumare.
«Direi di parlarne in un altro momento, che dici?», mi rispose Allison, evidentemente perplessa anche lei.
Affondai il viso nel mio cuscino.
«C'è da mangiare?», chiese spensierato Jeff, non appena finì la sigaretta.
«Ci sta una torta in cu-»
«Perfetto», esclamò, prima di uscire e incamminarsi verso la cucina.
Sperai soltanto che non incontrasse mio padre, dato che da quella volta in cui Jeff e Sebastian gli avevano sporcato tutta la cucina di pomodoro, non era esattamente contento di vederli a casa nostra.
«Fammi indovinare. Si è arrabbiato per il fatto che eri uscita con Jack?», mi chiese Allison non appena vedemmo il ragazzo scomparire.
Come non detto. Questa era una migliore amica, una persona che ti legge nel pensiero quando delle parole non riesci ad usarne.
«Hmhm.»
«E poi ti ha offesa?», chiese.
Annuii nuovamente. Allison si mise a sedere, prendendomi per le spalle e costringendomi ad aprire gli occhi e guardarla in faccia. Invece dell'espressione comprensiva che mi ero aspettata di vedere mi trovai un largo sorriso davanti, non ne capivo il motivo.
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Thunders
FanfictionCharlotte e Jason si odiano, da sempre. Insomma... nemici per la pelle. Entrambi sono sicuri di conoscere l'altro. Lei ha sempre visto lui come un ragazzo instabile, interessato soltanto a ragazze, droghe e casini. Lui ha sempre visto lei come una...