Sentimmo bussare alla porta e dopo avere dato il permesso di entrare mio fratello entrò vestito con un maglietta e dei semplici pantaloni. Si era messo i chili di gel sui capelli e avrei tanto voluto prenderlo in giro per quello, ma per mia sfortuna gli stavano parecchio bene.
«Cosa hai da fissare?», rise Allison afferrando un cuscino da sopra il mio letto e lanciandoglielo divertita. Lui lo evitò ridendo.
«Niente, niente. Io e Jack stiamo andando. Se volete il passaggio vi conviene venire adesso con noi», ghignò osservando il vestito corto della mia migliore amica.
Gli lanciai un'altra cuscino a mia volta. Questo però non lo schivò e gli arrivò dritto in faccia. Noi due ridemmo spensieratamente.
«Smettila di guardare la mia migliore amica in quel modo-»
«-Non venire tu a dire a me come comportarmi con i migliori amici dei proprio fratelli», mi sgridò sorridente Cole, anche se sapevo che in fondo era serio.
«Veniamo subito. Usiamo la macchina di papà vecchia?», gli domandai. Afferrai da sopra la sedia una borsetta rossa e me la misi attorno alla spalla. La abbindolai così al mio vestito rosso scuro stretto.
Per abbinare avevo lasciato i capelli così come erano, dato che sicuramente con tutto il ballo si sarebbero spettinati.
«Sì, tanto lui non la usa mai. E poi ha detto che sarebbe stato una specie di "regalo" per la maturità prestarcela», rispose Cole, prima di lanciare uno sguardo ad Allison e poi sparire. Probabilmente si dirigeva con Jack in garage.
Pochi secondi dopo li raggiungemmo trovando entrambi, mio fratello al volante e il migliore amico accanto, già seduti in auto. Stranamente non era più così strano essere in compagnia di Jack; l'imbarazzo fra di noi era scomparso e ci sorridevamo pure noi a scuola quando ci incontravamo.
Pure quando veniva a casa con Cole parlavamo normalmente insieme, facendo finta che quello che era successo fra di noi non fosse mai esistito. Ed era meglio così.
«Cole... hai chiesto il consenso a papà vero?», chiesi dubbiosa a mio fratello vedendolo più di fretta e agitato del solito. Lui come risposta arrossì violentemente.
«Avrei dovuto?», domandò facendo il finto innocente. Lo fulminai con lo sguardo esitando ad entrare in macchina,«Dai Char, tanto papà non c'è e torna la prossima settimana. Non se ne accorgerà mai. Te lo giuro!»
«Non so quando possa fidarmi di te... però va bene.»
Rimasi un po' sfiduciata ad osservare Allison montare in macchina dietro al sedile del guidatore e farmi segno con le mani di seguirla. Gli altri due fecero lo stesso sorridendo, così per non mancare la festa entrai in macchina senza altri problemi.
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Thunders
FanfictionCharlotte e Jason si odiano, da sempre. Insomma... nemici per la pelle. Entrambi sono sicuri di conoscere l'altro. Lei ha sempre visto lui come un ragazzo instabile, interessato soltanto a ragazze, droghe e casini. Lui ha sempre visto lei come una...