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Non chiusi occhio

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Non chiusi occhio. Per tutte le ora strazianti che rimasi stesa sulla mia parte del letto, con Samuel che dormiva accanto a me, mentre io invece tenevo lo sguardo fisso sul soffitto. Sensi di colpa per i soli pensieri che continuavo a fare.

A un dibattito senza finire di cosa avrei dovuto fare. Tentare per la millesima volta a dimenticare Jason o mettere a tacere ogni resistenza. Dio, quando lo odiavo. Continuavo a chiedermi cosa sarebbe successo se non l'avessi mai conosciuto, se non fosse rimasto a casa mio padre quel mese dell'anno scorso o se semplicemente quel disco di Elvis Presley non fosse mai esistito.

Eppure, mentre pensavo alla vita diversa che avrei avuto, l'idea di non sapere neanche il nome di Jason Filston mi spezzava il cuore.

Solo quando Samuel aveva dato segni di volersi svegliare la mattina dopo e mi fui voltata dalla parte opposta per fare finta di dormire e così evitarlo, finalmente mi addormentai. Per mia sorpresa quando mi svegliai quel pomeriggio non trovai segni di vita in casa.

«Papà?», urlai in attesa di una risposta, ma non ricevetti risposta. Scendendo le scale con stanchezza, notai un bigliettino posato sul tavolo in cucina.

-Siamo usciti. Ho rubato il tuo fidanzato. Cole sta da Jack-

Sospirai, lasciando me stessa perplessa. Perché diavolo sospiri che il tuo ragazzo non sta a casa tua, cogliona!

Sbuffai irritata da me stessa e i miei pensieri continui. Non cedere, non cedere, non cedere...

Afferrai in ansia il mio telefono per poi digitare il numero di Allison e poggiarmi al bancone della cucina confusa. Sorprendentemente la ragazza rispose subito al telefono, probabilmente sapendo che stavo morendo: «Dimmi tutto

«Sto impazzendo! Sto cedendo! Aiutami!», esclamai senza controllo, forza con tono troppo spinto, dato che rimase in silenzio per degli istanti.

La sentii fare dei suoni incomprensibili dall'altra parte del telefono: «Va bene. Char, ascoltami. Pensa a tutti i motivi per cui non dovresti andare da lui-»

«Va bene! Mi ha mentito mille volte, più di una volta mi ha presa per scontata e non so... sono innamorata di lui!»

Mi tappai sbalordita la bocca, volendomi solo affogare da sola. Che razza di ragionamento è??

Allison era evidentemente confusa: «Ehm... Char? Lo sai vero che sarebbe un motivo per andare da lui-»

«Lo so! Lo so! Ma lo odio», sbottai confusa, portandomi una mano tra i capelli per tirarli delicatamente.

«Ecco! Ecco un motivo per non-»

«Ma lo amo», la interruppi nuovamente, stavolta senza controllare il sorriso che comparì sulle mie labbra solo a dire quelle parole. Mi sentivo una stupida. Ero una stupida.

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