Anna e Amy

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Anna p.

-prego passi pure- mi alzo dal sedile per far sedere il mio vicino. Mancano due settimane e Natale finalmente sto tornando dal mio amore. Ho dovuto fare un bel po' di ore di straordinari e ho promesso di lavorare da casa dal 27 al 31 dicembre e le prime settimane di gennaio ma non mi interessa. Sarei disposta a lavorare anche h24 se questo vuol dire stare con Amy. Sono due mesi che non la vedo e mi manca come l'aria. Ora capisco Ana con Thomas. Quando mi parlava non capivo di come potesse essere così "persa nel suo mondo" dopo solo quante... due settimane? A mala pena sapeva il suo nome e già vivevano insieme; ma se loro hanno anche solo la metà di quello che ho io con Amy, ebbene Anastasia ti chiedo scusa per non averti capita prima.
Quindi non vedo l'ora di tornare da lei, dormirci insieme, abbracciarla, baciarla, toccarla... chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo cercando di togliermi le scene che mi stanno tornando in mente. E' tutto perfetto se non fosse per i miei genitori. A loro ho detto avrei passato le feste con Ana e la sua famiglia li ha New York e loro, parlando poi con i Iris, hanno ben deciso di venire anche loro per vedere la città e salutare la mia amica. Peccato che loro non hanno la benche minima idea del fatto che io ami una donna. Vorrei gridarlo al mondo intero in ogni istante della giornata ma allo stesso tempo non so di come potrebbero reagire; non sono bigotti e in realtà non lo sono mai stati anzi, sono i classici genitori "amici" con cui si può parlare di tutto ma questa notizia be... questa non è come chiedere il permesso di tornare un po' più tardi il sabato sera. Credo che mi accetteranno lo stesso dopo un po' ma allo stesso tempo ho paura di finire come Jean che ha perso ogni contatto con loro nel momento in cui ha fatto coming-out. Ecco perchè io sono partita due settimane prima di loro, per aver il tempo di dirlo ad Amy e sapere cosa ne pensa lei, cosa ne pensano Ana e Thomas ma soprattutto, voglio recuperare questi due mesi. Ovviamente il mio amore non sa nulla e quando arriverò li saranno da poco passate le nove di sera. L'idea è quella di suonare alla porta di casa sua e coglierla di sorpresa. L'hostess comincia a dire tutte le regole così mi allaccio la cintura e mi preparo alla partenza.

10ore dopo.

-ok Anna allora noi ci vediamo domani ok?- la mia amica mi abbraccia il più forte possibile facendo attenzione alla sua pancia decisamente visibile
-certo Ana e grazie a tutte e due ovviamente-
-Figurati Anna quando vuoi- abbraccia la moglie passandole un braccio sulle spalle -anzi grazie per rendere mia sorella così felice-  
-la cosa è reciproca credimi Thommy. Comunque buonanotte ragazzi a domani. Notte anche a te piccoletto- accarezzo il pancione della mia amica e vado dall'altra parte. Ho deciso di fare un cambio di programma e di passare prima un attimo da loro per darmi una rinfrescata dopo il viaggio.
Mi ricontrollo di nuovo allo specchio nell'ingresso. Allora capelli a posto, vestiti in ordine, non puzzo ok... respiro profondo e busso. Il cuore comincia a battermi all'impazzata quando sento i sui passi avvicinarsi. -chi è?- resto in silenzio e aspetto che mi allontano un po' in modo che mi veda dallo spioncino. Appena apre la porta il mio cuore perde un battito. E' tutta struccata e con i capelli legati, la vestaglia rosa le arriva fino ai piedi dai cui spuntano le ciabatte di pelo. E' assolutamente perfetta. Ppena mi vede la sua faccia e si accende; non faccio in tempo a fare nulla che mi tira dentro e incomincia a baciarmi. Chiudo la porta con il piede mentre le nostre mani non riescono a stare ferme sui nostri copri.
Finalmente sono di nuovo al mio posto.

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