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Sono seduta sul tappeto mentre sto aspettando Thomas che è andato a prendere la colazione.
WOW!!!
E' l'unica parola che mi viene in mente in questo momento se ripenso alla notte appena passata. Il mio cavaliere dagli occhi verdi mi fa sentire così bene, mi tratta come se fossi la cosa più importante o almeno in quel momento sembrava così. Quel coglione del mio ex non mi ha mai trasmesso nulla di tutto questo neanche nei momenti di intimità figuriamo in pubblico. Eh a essere onesta neanche all'inizio della relazione e per quanto mi sforzi non riesco a ricordarmi che cosa mi abbia colpito in lui all'inizio.
Invece Thomas... non so perchè ma è da quando gli ho posato lo sguardo sopra in aereo che ho sentito qualcosa di particolare. Ora non so bene se tutte queste inmpressoni siano state un attimo alterate dal vino ma con mia sorpresa non mi sento per niente a disagio compensavo. Anzi, stamattina quando mi sono svegliata nuda abbracciata a lui, mi sono sentita al sicuro.
-puoi rendermi partecipe dei tuoi pensieri per favore?- sento una voce calda sussurrarmi all'orecchio mentre delle braccia forti mi abbracciano da dietro
-miseria Thomas mi hai fatto spaventare-
-mmm scusa tanto panterina ma io ti ho chiamato prima- mi bacia piano il collo facendomi inarcare verso di lui - mmm stai benissimo con la mia camicia sai?-
-è la prima cosa che è trovato scu...scus...scusami- la sua lingua passa piano vicino al mio orecchio -non devi mai scusarti di questo, piuttosto scusati per essertela messa- la sua mano sbottona quel poco di camicia che mi copre e sale piano verso il mio seno. Prende tra le dita il mio capezzolo e comincia a tintillarlo. Mi fa stendere piano e comincia a baciarmi dolcemente.
Inizio ad accarezzarlo da sopra i jeans mentre le sfilo la maglia.
-guardati quanto sei bella amore mio- squadra il mio corpo come se fossi una dea
-grazie per guardarmi così Thomas-
-così come?-
-così come come se... non so come ma continua a guardarmi così perchè nessuno l'hai mai fatto e mi piace molto-
-mmmm vuol dire che non ti hanno mai dato la giusta importanza- continua ad accarezzarmi  -anzi non ti ha, come mi hai detto tu- ormai mi ha tolto completamente la camicia e le sue mani vagano suo mio corpo
-Thomas dobbiamo fare colazione- la sua mano sotto i suoi pantaloni -
-mmm ma infatti ho intenzione di farla con il mio dolce preferito- ma giù verso il mio centro
-no davvero Thom...as ho fame- la sua lingua sul mio ombelico
-lo so piccola e ti farò mangiare giuro ma prima voglio farti capire quanto mi sei mancata-. Vorrei tanto rispondergli la sua lingua comincia a fare magie e dalla velocità con cui si muove, gli devo essere mancata veramente tanto.

All of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora