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Ana p.
-5 giorni a Natale

siamo appena tornati dall'aeroporto e i miei ci stanno raccontando le ultime dall'Italia. Si è unita anche la famiglia di Thomas comprese Anna ad Amy, sempre più unite.
I ragazzi sono in disparte che stanno parlando di qualcosa mentre mia madre sta cercando di fare da pacere tra Anna e i genitori che, vista la cosa di due giorni prima, hanno deciso di non venire.
-tesoro però anche tu non potevi dirlo in un altro momento e in un altro modo?-
-gliel'ho detto anche io Iris-risponde Amy -tanto non sarebbe cambiato nulla-...-questo non lo puoi sapere-...-mi ha detto che per loro sono morta Iris e una madre non dovrebbe mai dire una cosa del genere alla figlia-...-si amore però tu non ti sei comportata bene dai ammettilo. Saranno anche bigotti ma hai sbagliato nel modo più assoluto-...-ha ragione Anna- risponde mia mamma prontamente -io non sono bigotta come dici tu ma sicuramente non avrei reagito bene se mia figlia me l' avesse detto così-.. continuano tranquille finchè non suonano alla porta e andando ad aprire scopro che c'è Antonio. -sono passato perchè so che è tornata Iris no c'è anche volevo sapere come stai? Va tutto bene?-
-si si certo però tu sai che ci sono anche Carlo e Adam?- sospira ma decide di entrare lo stesso facendo ammutolire tutti in un attimo.
-ehi ciao Antonio- per fortuna Thomas aiuta a uscire da questo imbarazzo -dai non stare li impalato vieni che ti offro che un caffè-.

Il pomeriggio passa così tra un imbarazzo di Antonio e l'ira mantenuta a stento di Carlo che proprio non capisce come possiamo ancora parlare con quell'uomo. A nulla è servita la spiegazione della storia, i figli non si abbandonano mai.
-Antonio resti a mangiare con noi?- dice a un certo punto mia mamma. Tutti la guardiamo increduli compreso lui -ehm no guarda grazie ma preferisco di no-... -eddai è solo una pizza che vuoi che sia-...- se non è un problema per nessuno ok-.
La gente prepara mentre io porto mamma in cucina -dai ma' ma ci sei o ci fai? A volte penso che tu faccia le cose apposta-
-ma perchè che ho fatto?-
-l'hai invitato a cena qui-
-e quindi? Che cambia una persona in più?-
-non è per la persona in più ma per la persona in sé. Ti sembra giusto nei confronti di papà?-
-lui è tuo padre-
-adesso è mio padre? Fino a poche settimane fa lo avresti ucciso con le tue mani mentre adesso è mio padre. Mamma tu davvero non ci stai con la testa-
-ma' sei diventata del tutto scema?- dice Adam entrando -sul serio Iris ma cosa ti è preso?- dice Carlo dietro
-lui è comunque vostro padre-
-no lui è nostro padre- diciamo all'unisono io e Adam indicando Carlo -Iris ma cosa ti sta prendendo? Da quando si è rifatto vivo tu stai diventando un'altra persona. Non ti riconosco più- dice Carlo andando via.
-no mamma sul serio sei la peggio-...-ragazzi Carlo sta andando via- dice Thomas affacciandosi
-papà- dico bloccandolo nell'ingresso peccato che si giri anche Antonio che ci guarda sconsolato. Faccio finta di nulla e mi giro -papà dove stai andando?-...-tesoro sono stanco e poi non ho fame. Ci vediamo domani ok?-...-no per nulla tu adesso ti siedi con noi, mangiamo tutti insieme e poi vai via. Dai papà per favore è un sacco che non ci vediamo- sospira ma a malincuore si ferma.
Inutile dire che la cena non è stata una botta di allegria e decisamente troppo presto ci ritroviamo io Thomas Amy Anna e Adam.
-tua madre riesce sempre a stupirmi- dice Thomas mentre mi accarezza distrattamente la pancia
-ormai non ci faccio più caso guarda. Ma io proprio non so cosa le sia saltato in mente-
-ti ricordi quando veniva a scuola per rimproverarti?- dico rivolta verso Adam -non le importava che ci fosse una lezione lei entrava e ti sgridava-...-lascia stare ho ancora gli incubi. E' una pazza sta donna io l'ho sempre detto. Se siamo cresciuti bene è solo grazie a Carlo- scoppiamo tutti a ridere e per fortuna la serata passa velocemnte. E' ormai notte quando rimaniamo soli ma io sono così stravolta che non sento neanche Thomas arrivare a letto.
Vengo svegliata da una mano calda che mi va su e giù per la pancia e che piano risale sotto il seno. Sento le labbra di Thomas che delicate si posano sul mio collo mentre la sua mano è sempre più su. Mi giro supina per farmi accarezzare meglio mentre cerco la sua bocca. Da quando sono incinta i miei ormoni sono a pallettoni e mi basta veramente nulla per risvegliarmi tutta; a questo aggiungiamoci Thomas che non è sicuramente l'ultimo degli stupidi e quindi è un attimo a ritrovarci nudi sotto le coperte. Lui che spinge piano e delicato mentre io mi aggrappo al suo corpo perfetto non potendo ancora credere che sia mio.

All of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora