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Non ho idea da quanto tempo siamo sdraiati su questo tappeto. Intorno a noi la famosissima bottiglia di vino che non dovevo bere è ormai vuota e io ho appena bevuto l'ultimo sorso. Siamo seduti a gambe incrociate uno di fronte all'altro che ridiamo per ogni minima cazzata. Siamo anzi lui è una persona decisamente divertente ma diciamo che senza alcun dubbio le due bottiglie di rosso stanno aiutando molto.
In qualche modo, che in questo preciso momento non ricordo, abbiamo cominciato a giocare ed ora sono piegata in due dal solletico.
-oddio basta ti prego- non riesco neanche a parlare
-Non ci penso neanche- mentre mi morde il labbro e ricomincia a baciarmi -ho appena cominciato-. Mi sta ancora facendo il solletico quindi nonostante il bacio non smettiamo di ridere.
Pian piano la sua mano rallenta fino a diventare una dolce carezza sull'addome. La sposta sul fianco destro e lo stringe avvicinandosi ancora su di me. Si mette supino e mi sdraio sopra di lui continuandolo a baciare.
Le sua labbra sul mio collo.
Le mie mani sul suo petto nudo.
Le sue mani sulla mia schiena togliendomi piano la maglia.
La sua bocca scende sul mio collo lasciandomi baci bagnati fino in mezzo al petto seguendo il contorno del reggiseno. Si sposta piano per tornare sulla mia bocca -non vedevo l'ora di vedere il tuo tatuaggio-.
Mi passa piano il dito partendo dall'inizio del tatuaggio, per i fianchi e fino alla riga dei jeans -cazzo Ana- grugnisce quando vede che va oltre. Si abbassa e lo inizia a baciare tutto
-oh Thomas- sospiro -sei così perfetto- oddio il vino. Mai e poi mai avrei detto una cosa del genere.
-io sono la cosa più lontana che esista dalla perfezione credimi-
In automatico gli tocco la cicatrice sulle labbra -mi dispiace so che è fastidiosa -
-è assolutamente perfetta- gli dico alzandomi sui gomiti e lasciandogli un bacio a stampo
-non è vero-
-invece si ed è terribilmente sexi- gli dico mordendogliela
-a si?-
-oh si decisamente si-
-ma non ti da fastidio?- mi dice mettendomi a cavalcioni su di lui e legandomi le gambe intorno alla vita
-scusa?-
-nel senso- mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio -quando ti bacio così - mi preme una mano sulla parte bassa della schiena premendomi contro di lui e cominciando a baciarmi con passione -non ti da fastidio?-
-em oddio ma sai che non ho capito cioè forse dovresti riprovare ancora-. Vorrei sottolineare che questa non sono io ma il vino!
-panterina mi farai morire- quanto amo i suoi baci! - però dico sul serio Ana- mi dice staccandosi e baciandomi sul naso -non ti da fastidio?-
-neanche un pò anzi da un effetto strano sulle labbra nel senso che quando me le tocchi, quella parte mancante proprio al centro- gli dico sfiorandola - è assurdo ma la taglia proprio perfettamente in due - traccio la linea perfetta che parte dal labbro superiore fino a quello inferiore- non so ma da quel non so di bello che io non spiegartelo mi dispiace ma...-non riesco a finire la frase che ricomincia baciarmi. Lo spingo giù nel letto e mi ritrovo sopra di lui.
-oddio sono ossessionato dalle fossette di Venere- gli passa le mani sopra prima di metterle sotto i miei jeans.
-sono ossessionata dalle tue labbra così perfettamente imperfette-
-perfettamente imperfette-. Le sue mani sono sul mio sedere sotto i jeans e lo strizza -questo si che è un culo-
-questi si che sono addominai con i controcazzi- ma quando finirà sto vino?!?!.
-avrei dovuto farti bere molto più vino- mi dice mordendomi il labbro ridendo -quando ti ho visto stasera la prima cosa che ho pensato è stato "adesso gli salto addosso e fanculo i buoni propositi"- mi tocca le fossette - ma poi mi sono detto che l'attesa avrebbe aumentato il piacere dopo e- si distende portandomi con lui -stasera ho colto ogni occasione per guardarlo lo ammetto - mi dice toccandomi il fondo schiena
-ti posso garantire che la cosa è assolutamente reciproca- gli dico mettendogli le mani sotto i jeans -e senti qua- gli dico strizzandoglielo
-questi jeans ti stanno da dio e poi te lo segnano proprio bene - mi gira sulla schiena e mi sovrastra -ma senza secondo me stai ancora meglio-.
L'apertura del mio bottone risuona nelle orecchie come un sparo e il mio fiato accellera di colpo. La sua mano si ferma immediatamente, sale piano fino al mio petto e fermandosi poco sopra il mio seno sinistro sul cuore -panterina non ti obbligherò mai a fare qualcosa che tu non voglia- mi da un dolce bacio sulle labbra -lo sai vero?- mi sussurra piano sulle labbra.
-lo so ecco perchè sono sotto di te in reggiseno nonostante ti conosca da 48 ore-.
Ricomincia a baciarmi piano mentre mi sbottona del tutto i pantaloni. La sua bocca scende in mezzo ai seni e arriva all'ombelico cominciando a toglierli -la prossima volta metti queste scarpe con un vestito almeno non te le devo togliere - credo che sognerò questo sorriso "diabolico" ogni notte.
Mi guarda dal basso verso l'alto fermandosi su ogni minimo dettaglio -hai la vaga idea di quanto tu sia bella?- passa il dito sul contorno delle culotte di pizzo bianche abbianate al reggiseno (ovviamente tutto rigorosamente Vicotria Segret) seguendo la linea del tatuaggio che va anche all'interno -cazzo Ana dovrebbe essere illegale questo taguaggio- cerca di intraverderlo dal pizzo delle mutande -non vedo l'ora di baciarlo ovunque-.
Un attimo dopo i suoi pantaloni seguono i miei e io mi ritrovo davanti un maschio Alfa tutto muscoli con boxer neri che mi guarda come se volesse divorarmi.
Ricominciamo a baciarci mentre le nostre mani non riescono a stare ferme.
Siamo un groviglio di corpi e desiderio e nonostante l'unico mio pensiero sia lui, la mia mente comincia a vagare: lo conosco da 48 ore, so poco o niente di lui e la maggior parte delle volte ha invaso i miei spazi. Per questo quando mi trovo sopra di lui e si stacca dalla mia bocca per dirmi -posso?- con le mani sul gancetto del reggiseno, io non cosa fare.

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