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A discapito di quanto potessi pensare prima, la serata sta passando molto velocemente. La loro nonna, la Signora Dafne, è la classica nonnina italiana non tanto alta con i capelli raccolti in una lunga treccia grigia. Ha raccontato che è nata a Roma ma che si è trasferita qui con i genitori quando aveva solo 5 anni. Inizialmente erano emigrati qui durante la guerra con i pochi soldi che avevano. Poi il padre (nonchè il nonno di Thomas) aveva iniziato a fare il cameriere finchè non  è riuscito ad entrare a Wall Street.

P.s. il passaggio da cameriere a ricco uomo d'affari di Wall Street mi manca ma preferisco rimanere nella mia ignoranza.

Comunque alla fine questa passione per la borsa è stata tramandata di padre in figlio ergo, anche il papà di Thomas è un riccone (ma basta vedere dove vivono). Mi sono osata chiedere dove fossero i loro genitori e ho ottenuto un semplice "sono andati via" da Amy" con un tono da il discorso si chiude qui. Prendo la borsa per guardare l'ora sul cellulare e appena lo accendo vedo che ci sono tantissime chiamate di Carlo. Cazzo non ho avvertito nessuno! Mi faccio dare immediatamente il codice del WI-FI e vado subito nell'altra stanza avviando la chiamata su Skype.
-Ana tutto bene? Sono le 4 del mattino buon dio-
-Si si lo so scusami Carlo ma è successo tutto così in fretta e mi sono dimenticata di avvertirvi scusa scusa scusa-
-Lo immaginavo Ana ed è per questo che ho chiamato il portiere per sapere se fossi arrivata- mi dice con un sorriso mezzo addormentato.
-Carlo chi è?- sento la voce di mamma addormentata prima che entri nella visuale - tesoro è successo qualcosa?-
-no no mamma tutto ok solo mi dispiace non avermi chiamato prima-
-tranquilla amore nessun problema, avevamo già chiamato il portiiiiiiiiiiiiiiiiiere- dice in lungo sbadiglio - torna a dormire ci sentiamo domani mattina-
-mamma qua sono solo 10 di sera ma va bene ci sentiamo domani ok?-
-si sì buonanotte tesoro- e si gira dall'altra parte.
-notte Carlo a domani-
-a domani Ana-.
Torno dagli altri e mi congedo in fretta per andare finalmente a riposare. Sto per aprire la porta di casa quando mi sento chiamare da Thomas
-ah ma allora esisti. Non ti sei fatto vivo per tutta la serata-
-hai detto che vuoi il tuo spazio no?-
-sai benissimo che non intendevo questo. Comunque sono troppo stanca e voglio andare a letto. A domani- mi giro per andarmene ma mi sento prendere il braccio
-Thomas cosa avevo det..-
-no no solo em em solo buonanotte. Ti volevo augurare solo la buonanotte- si abbassa e mi da un dolcissimo bacio sulla guancia
-se avessi bisogno chiamami ok?- mi dice all'altezza dei miei occhi tenendomi il mento fra le mani. Riesco solo a rispondere si con la testa perché vorrei tanto ricevere il suo bacio della buonanotte, ma questa non sarebbe sicuramente una buona idea quindi mi giro ed entro in casa prima di fare qualche sciocchezza.
Mi spoglio e mi tolgo il reggiseno e in ben che non si dica sono in mutande e canotta nel letto enorme che si affaccia sulla città. Accendo la tv per avere un sottofondo e in un attimo Pepper si accovaccia vicino ai piedi. Appena mi distendo subito il mio corpo si rilassa.

All of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora