Ana p.
-piccola ne sei sicura? Se vuoi resto-. Alzo gli occhi al cielo per l'ennesima volta. Sono seduta sul tavolo e Thomas sta per andare a lavorare o meglio sto cercando di mandarlo a lavorare. Mi sono alzata per preparargli la colazione, nonostante lui non fosse d'accordo, e adesso è qui fermo e non se ne vuole andare.
-Thomas stai facendo tardi-
-non me ne frega nulla. Tu sei più importante- mi viene davanti e mi appoggia le mani sulle coscie mettendosi tra le mie gambe - se tu stai male io mi devo prendere cura di te e questo posso farlo solo stando a casa con te!-
-un pò di vomito dovuto a qualcosa che mi ha fatto male non vuol dire star male, vuol dire solo mangiare meglio e stare a casa- mi appoggio alle sue spalle con le braccia e mi lego le mani dietro al suo collo, accarezzandogli piano I capelli
-e il caffè? -
-il caffè cosa? -
-non hai bevuto il caffè e tu lo prendi in qualsiasi occasione a costo di stare male dopo-
-ho vomitato due ore fa più o meno è normale che l'ultima cosa che voglio fare è ingerire liquidi, ed ecco il perché della briosche che il mio fantastico ragazzo mi ha scaldato alla perfezione- gli faccio una carezza sulla guancia ottenendo un piccolo sorriso.
-dici davvero panterina?-
-assolutamente sì e poi- sorriso a 32 denti -mancano due giorni al nostro giorno e quindi voglio essere in piena forma per te!-
-tra due giorni sarà già un mese- mi prende il viso tra le mani
-esatto! e io non vedo l'ora di darti il mio regalo!- Che mi sa proprio sarà diverso da quello che avevo pensato.
-non uscirai di casa panterina?-
-assolutamente no!-
-mi chiamerai per qualsiasi cosa?-
-guarda facciamo così. Faccio venire qua Jean almeno non sarò da sola e tu starai più tranquillo ok mio cavaliere brontolone? -
-non sono brontolone sono solo preoccupato-
-e per questo ti ringrazio. Ma ora devi andare-. Mi guarda e si abbassa a baciarmi il naso sospirando.
-chiamami ok? Ti amo-
-ti amo mio cavaliere e grazie di tutto-. Mi bacia la mano e va verso la porta. Si gira prima di chiuderla e mi manda un bacio. Poco dopo bussano allo porta e non mi stupisco di vedere il mio vicino
-Tommy mi ha detto che stai male che succede Ana?-. Lo trascino sul divano e lo faccio sedere - ohi piano fai piano Ana mi stai spaventando-
-shh Jean ascolta abbiamo un emergenza-
-oddio che tipo di emergenza?- è seduta di fronte a me e mi guarda con gli occhi preoccupati.
-emergenza Zio Jean- dico tutto d'un fiato. Merda!
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All of me
RomanceAnastasia vive una vita che si può definire perfetta: ragazzo fedele, amiche di sempre con cui condividere i propri segreti, eccellenti voti a scuola... Ma come sappiamo la perfezione non esiste e così, un giorno come un altro, aprendo una porta ve...