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Ana p.

KLEINFELD. Qualsiasi donna con un minimo di romanticismo sa di cosa sto parlando. Ma ovviamente del più fantasmagorico negozio di spose che esista al mondo. O almeno per me è così. Quando guardavo in tv Abito da sposa cercasi dicevo sempre: al mio matrimonio mi vestirò li. Stavo li sul divano a sognare come sarebbe stato il mio momento, l'emozione che avrei provato nell'entrare la dentro e scegliere il mio abito, vedermi per la prima volta allo spechio vestita di bianco e immaginarmi all'altare. E adesso sono qui. E' assurdo ma è arrivato veramente il mio momento. In realtà credevo che non sarebbe mai arrivato; nel senso quale pazzo decide spontaneamente di passare la sua vita con me?? Eh invece... eccomi qua anzi, eccoci qua. Mi sono portata dietro Amy e Anna (ormai diventate inseparabili), Jean e Filip (che proprio non possono mancare i miei consigli di moda tesoro come mi ha sottolineato), Adam e ovviamente mamma e papà.
-oddio non ci posso credere che ci sto entrando finalmente- mi dice Filip sognante -grazie tesoro per questo meraviglio regalo-. In realtà stiamo tutti fissando la gigante entrata di vetro sulla ventunesima strada. Mi tocco la pancia biscottino guarda quant'è bello qui? Ti piace? Guarda quanti colori e quanta luce. La tua mamma non ti ringrazierà mai abbastanza per tutto quello che gli stai portando nella vita. Prendo un respiro e apro la porta. Inutile dire che la povera Giulia, cioè colei che mi aiuterà nella scelta, rimane scioccate nel vedere in quanti siamo ma soprattutto nel sentere Filip che inizia a parlare dei modelli, come devono essere e come no -forse è ora che facciamo parlare la futura sposa cosa dici?-
-grazie Giulia. Comunque io pensavo a un vestito lineare ma non troppo piatto ma in modo che si metta in risalto la piccola pancia-
-è esattamente quello che avevo in mente io. Allora voi accomodatevi qui mentre vado a cercare qualcosa-
-vengo anche io ti dispiace- Filip senza neanche aspettare la risposta la segue mentre noi aspettiamo tranquilli sul divanetto.
-pensavo volessi un abito principesco- mi dice Carlo
-eh infatti l'idea è sempre stata questa ma poi vista la situazione preferisco qualcosa di meno come dire mm, non lo so visto anche dove ci sposeremo non lo vedo molto adatto un abito enorme- mi accarezzo la pancia -non voglio una roba tipo sottoveste sia chiaro ma neanche una cosa esagerata. Una giusta via di mezzo-
-a proposito dove vi sposerete?-
-sul rainbow garden, una terrazza nel Top of the Rock-
-ok wow- dice Jean
-avevamo pensato a Central Park ma visto che siamo ad ottobre e il tempo qui è instabile, non è il massimo ecco-
-in un terrazzo?- mi guarda Carlo -ti sposi in un terrazzo? Dimmi che stai scherzando-
-be...-
-Carlo non è un terrazzo, quello è il terrazzo per eccellenza. Sembra un piccolo parco privato con vista sulla S. Patrick Cathedral-
-ah ragione Jean papà fidati è bellissima. E poi è li che Thomas mi ha fatto la proposta. L'aveva riempito tutto di lanterne, fiori di pesco e rose colorate con tanto di quartetto di violini- sento le ragazze sospirare e vedo mia mamma con gli occhi lucidi- E durante la cena mi ha detto che aveva scelto quel posto per la proposta perché le sarebbe piaciuto sposarsi li. E' tutto aperto ma all'occorrenza lo coprono tutto e viene riscaldato-
-praticamente protesti stare con 30° la dentro mentre intorno a te nevica- aggiunge Jean.
-non mi convince ancora. Bellissimo quanto volete ma resta pur sempre un terrazzo no?-
-ma tesoro cosa dici? L'hai visto Thomas no? Secondo te non sta attendo hai dettagli?- non faccio in tempo a rispondere a mia mamma che vediamo arrivare Filip e la commessa con in mano degli abiti... oddio forse troppi abito a dire la verità.
-non avrete un pochino esagerato?-
-è stata lei io ne ho presi solo due-
-Filip questo è il mio lavoro e poi Ana è giusto che tu possa provare diversi modelli-
-si però quello li- ne indico uno pieno di balze e tulle- ti posso garantire che non lo proverò mai-
-te lo avevo detto- le dice Filip
-ma perché è bellissimo!- dice prontamente la commessa
-troppe balze, troppo tutte e poi tutti questi inserti.. no decisamente no. Senza esagerare ricordi? E questo è decisamente troppo-
Finalmente riesco ad entra in camerino e provo un abito che ha scelto Jean tesoro è lui, me lo sento! Mi continua a dire tutto emozionato mentre mi aiuta a metterlo. È un abito di tulle color champagne con uno scollo a V sul davanti e aperto sul dietro con un lungo strascico. È terribilmente leggero ed è a dir poco spettacolare. Non ha bottoni né altro quindi basta aggiustare le spalline e BOM!! La magia. Mi guardo allo specchio e mi fisso. Non mi sono mai sentita così bella. È lui  sussurro piano con gli occhi lucidi. -te l'ho detto che era lui quello giusto-  dice Jean a Giulia
-è il primo abito ed è normale quest'emozione. Cominciamo a farci vedere dagli altri e poi vedremo-
Mi alzo piano la gonna, mi metto i tacchi che mi hanno prestato e vado verso il divanetto. Appena mia madre mi vede comincia a piangere seguiti da un Oooo generale.
Salgo sulla pedana e nulla. Più mi guardo mi mi luccicano gli occhi. Mi metto di lato e continuo a toccare questo tulle così morbido e delicato. Mi guardo la schiena scoperta con quei bellissimi fiori di pesco tatuati.
Lo vedo ed è bellissimo come sempre. Mi sta guardando con gli occhi sognanti che ho sempre immaginato di poter vedere sul mio futuro marito. Non vedo l'ora di arrivare da lui è diventare finalmente sua moglie.
Sbatto gli occhi e ritorno alla realtà.
-è troppo scollato-
-ma no tesoro è perfetto. Lei è giovane e se lo può ancora permettere-
-si ma è decisamente troppo scollato. Guarda il dietro è completamente aperto-
-si ma mette in risalto i suoi fiori e anche la piccola pancina. Thomas lo amerà-
Cominciano a sovrapporsi tutte le voci ma io non sento nessuno. Riesco solo a immaginarmi Ad andare verso di lui con quest'abito.
-è lui- dico ad alta voce
-è solo il primo e sei emozionata. Dovresti provarne altri prima di..-
-ma io voglio questo. È lui- ripeto guardando Giulia. Poco dopo Jean torna con un cerchietto di fiori fine.
-sei assolutamente perfetta-
-allora è lui?- dice Giulia.
-si- non riesco a finire la frase che comincio a piangere. Mi tocco la pancia mentre vengo abbracciata dagli altri.
Non vedo l'ora che arrivi quel giorno.

All of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora