7

180 6 5
                                    

Finalmente è uscito e posso stare da sola. Guardando l'orologio vedo che sono da poco passate le 6 e così decido di farmi un giro per il quartiere e prendere il minimo indispensabile per la cena. Prendo della biancheria pulita dalla valigia insieme a un vestito estivo a righe smanicato che mi arriva poco sopra al ginocchio, infilo le infradito, prendo la borsa ed esco. Vengo invasa da un sole ormai non più cuocente ma con una lieve frescura che rende l'aria perfetta. Comincio a camminare e subito noto un fornaio proprio sul lato opposto, in cui mi prendo un enorme donut ricoperto di cioccolato e noccioline. Tutta gongolante con il mio supercalorico dolce giro l'angolo e, oltre a trovare un HeM, mi blocco sul posto alla vista del nome per cui ogni donna darebbe un rene per diventare il suo angelo: VICTORIA SECRET!!!!!!! Sono ipnotizzata davanti al negozio e sento già la mia carta di credito che freme dalla voglia di essere strisciata.
-perché siete tutte fissate con Victoria? In fin dei conti è solo lingerie e a noi interessa quello che c'è sotto-. Salto sul posto e girandomi mi trovò davanti Lucas
-cavolo Thomas e volevo dire Lucas scusa-
-ti ho chiamato giuro ma ovviamente eri troppo impegnata per sentirmi- mi dice sorridendo
-scusami ma Victoria è è...-
-un luogo che trasforma le ragazze l'icona stampo che loro vogliono farti diventare, facendoti credere e passare di essere assolutamente perfetta quando in realtà sei solamente troppo magra, troppo fragile e per niente in salute?-
-scusa ma l'hai vista l'ultima sua sfilata? Non devono far credere di essere perfette perchè basta vederle per capire che lo sono! Tu hai presente Sara Sampaio? Il suo fisico e la sua bellezza?-
-perchè tu ti sei vista allo specchio? Cazzo Ana ma hai visto che fisico ti ritrovi?- mi dice squadrandomi con lo sguardo -e sottolineerei le tue gambe- mi dice indicandole.
Momento imbarazzante modalità on! Devo trovare un modo per uscirne fuori al più presto.
-Lucas ti volevo chiedere scusa per prima. Per il modo in cui...insomma... eh.. io non non non-
-avrei reagito al tuo stesso modo tranquilla. Ma forse- dice mettendosi alla mia altezza -io mi sarei messo prima qualcosa addosso- e scoppia a ridere
-sei una merda- gli dico schiaffeggiandolo sul braccio ma scoppiando inevitabilmente a ridere.
-si certo ma se non hai nulla in contrario la merda qui vorrebbe offrirti un caffè allo Starbucks qui vicino-
-va bene ma solo se facciamo metà-
-non se ne parla neppure che faccia pagare a una ragazza. Però ti posso consigliare quello può buono. Affare fatto?- mi dice allungando la mano. Storgo il naso facendo finta di pensarci ma poi sorrido e gliela stringo
-purchè sia qualcosa che sappia di caffè-
-ecco questo sarà sicuramente un problema-. Scoppiamo a ridere mentre incominciamo a incamminarci.
In neanche due minuti ci troviamo all'angolo con la Lexington Avenue occupata con 3 enormi pareti dallo Starbucks. Appena entro noto che tutt'intorno ci sono divani marroni che formano una panca unica con dei tavoli davanti e poi... ma quanta gente c'è dentro sto posto?
-non ti devi stupire. Qui dentro è sempre pieno di gente a qualsiasi ora del giorno-
-penso che non sia stata una buona idea venire qua sai?-
-perchè?-
-diciamo che non amo particolarmente i posti affollati e questo decisamente lo è-
-non dovevi venire a vivere a New York allora. Dai dai vieni- mi prende per mano e riusciamo a metterci in un tavolo dall'altro lato della sala dove in effetti c'è meno gente.
-Aspetta qua torno subito-.
Mentre lo aspetto mi guardo intorno e vedo solo gente al telefono. Sono in compagnia si, ma in realtà sono attaccati ai loro Iphone. Potrebbe succedere qualsiasi cosa e nessuno se ne renderebbe davvero conto.
-ecco tieni- mi dice poco dopo Lucas distraendomi dai pensieri e mettendomi davanti il classico bicchiere bianco con la sagoma verde.
-scusa ma come hai fatto in così poco tempo?-
-diciamo che ho le mie conoscenze. La cassiera- indica una ragazza bionda dietro al bancone che fa un cenno di saluto quando ci vede -è mia sorella Amy-.
-wow è bellissima-
-be modestamente ha preso dal gemello più grande-
- a a certo ovvio-. Mi porto al naso il bicchiere che ho in mano per capirne il contenuto e vengo assalita da un profumo di cioccolato che prevale su qualsiasi cosa. La seconda volta invece si riescono a sentire il caffè e la vaniglia ma anche l'odore forte della cannella. Al primo assaggio risaltano subito il cioccolato con la cannella.
-buono eh-? mi dice Lucas sorridendo prima di cominciare a bere la sua bevanda. Il tempo passa piacevolmente mentre si parla del più o meno. Scopro che fa il personal trainer, che vive con Amy e Thomas insieme alla nonna (ma questo già lo sapevo) e che si staccano 5 anni dalla sorella.
A un certo punto della conversazione sentiamo un gridolino ma non faccio in tempo a capire che una chioma bionda si fionda su Lucas.
-fratelloneeeeeeeee perché non mi presenti la tua amica? Io sono Amy piacere-. Una bellissima ragazza con una lunga coda di cavallo bionda mi allunga una mano
-Anastasia piacere- balbetto in qualche modo... perché tutti gli occhi di questa famiglia mettono suggestione?!?

All of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora