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Thomas  p.

Stanno di nuovo gridando. Mi tappo le orecchie più forte per cercare di non sentire le loro grida, le loro brutte parole.
-sei una stronza-. Sento un tonfo e so che papà sta picchiando la mamma -sei una puttana- altra botta ma questa molto più forte. -dov'è lui?- ecco la parola d'ordine. La mamma mi ha detto che quando papà avesse detto queste parole, io mi sarei dovuto nascondere sotto il letto e non uscire finchè non fosse venuta a prendermi lei- (mi raccomando amore devi nasconderti sotto il letto e attaccarti il più possibile al muro dove c'è tanto puoi ok piccolo? ti vengo a prendere io).
-ti ho detto che in casa non c'è- rumore di corsa, sta salendo le scale anzi, sta salendo anche la mamma.
-non è possibile. Quel moccioso è sempre qua!-Thomassssssss ehi Thomas, vieni piccolo c'è il papà- i passi sono sempre più vicini.
-ti ho detto che non c'è- vedo le scarpe vicino al letto. Mamma lo tira per farlo uscire, lui la strattona ma la mamma resiste e riesce a tirarlo in corridoio. A un certo non li vedo -dove l'hai portato puttana?- un forte tonfo e capisco che la mamma è caduta dalle scale - sei proprio una puttana lo sai che..- mi tappo più forte le orecchie per non sentire più papà.
Mamma resisti, adesso ho solo 5 anni ma un giorno diventerò forte e non permetterò più a papà di farti ancora male.

All of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora