Prendere o lasciare

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Tra i singhiozzi riesco a fare un audio sul gruppo di WhatsApp raccontando tutta certa di trovare conforto. Ma, ovviamente, ancora una volta mi sbagliavo:
-Magari avessi io qualcuno che mi prendessi in quel modo cazzo!- Tania
-Nia...- Anna
-Ana ma ti vuoi calmare? qual'è il problema? in fin dei conti è meglio che lo faccia con una tua amica piuttosto che con una sconosciuta no?- Martina
-Ma scusa non lo sapevi? E' da più di un anno che va avanti così e bisogna dire che la colpa è anche tua. Non gliela davi mai cazzo!- Tania
-Tania smettila e fammi il piacere di non usare la parola cazzo ogni secondo per favore- Anna
-Anna sei sempre la solita rompicoglioni- Martina
-partiamo dal presupposto che in questo periodo non andavamo molto d'accordo e voi lo sapete benissimo. Diciamo che a letto non era proprio il massimo che si potesse desiderare ne per prestazione, ne per gentilezza e tantomeno per il modo e, non che vi interessi, ma ti posso garantire che in tutti questi anni non ho MAI e ripeto MAI avuto anche un solo accenno di orgasmo, considerando le dimensioni assolutamente inesistenti, per non contare i suoi modi "strani" se così si possono definire di provare piacere. E in qualsiasi caso non esiste una giustificazione valida per quello che ha fatto- io.
Le delusione viene presto sostituita dalla rabbia man mano che capisco come sta veramente la situazione.
- Ma dai Anastasia sei drastica. Non mi dire che tu non sapevi nulla non ci credo- Tania
-E poi anche tu a letto potevi impegnarti un pò di più invece di essere sempre così frigida. Sei sempre stata troppo pudica anche nel modo di vestire, non ti piace andare in discoteca e rompi le palle per qualsiasi cosa. Aggiungiamo anche il fatto che non hai ne tette ne culo sei veramente un disastro. Che cazzo ti stupisci a fare che sia andata con Clari-
-Ana ha ragione Tania. Non sei una brutta ragazza però... l'hai vista Clarissa? Con quei capelli biondi che si ritrova e sti occhi azzurri. Tu invece hai sti occhi neri e sti capelli scuri come la pece così lunghi. Potresti essere scambiata per una strega. Per non parlare del tuo carattere così puritano, sempre così sorridente con tutti, ti fai prendere per il culo e tu neanche te ne rendi conto- Martina
-Dovevi semplicemente aprire di più le gambe cazzo!- Tania
-Esattamente. Non molto difficile da capire- Martina
-Be devo dire che è bello sapere che ho passato 19 anni della mia vita con persone che mi chiamavano "sorella" fino a stamattina ma che in realtà mi stavano nascondendo il fatto che la grandissima stronza della mia amica se la faceva con il mio fidanzato da un anno perchè a quanto pare io sono una strega frigida che non apre abbastanza le gambe. Per favore ditemi se ho mancato qualcosa nella mia descrizione-
-No no è tutto perfetto- Tania
-Si decisamente. Però se ti tagliassi un pochino i capelli non sembreresti più una strega- Martina
-Ragazze adesso basta!- Anna -Ana avremmo dovuto dirtelo prima o almeno io avrei dovuto dirtelo prima-
-Dirvi che siete delle stronze è veramente troppo riduttivo - io - e tra le altre cose dato che quei due non mi hanno visto, uno troppo impegnato a metterglielo nel culo e l'altra a prenderlo come se fosse la cosa più naturale del mondo, ditelo voi a Clari il perchè da questo momento non fate e non farete mai più parte della mia vita. Nonostante tutto vi devo ringraziare per i fantastici 19 anni che mi avete fatto passare... ma devo soprattutto farvi i complimenti per averli distrutti in meno di 1 minuto-

👠Red Ana è uscita dal gruppo.

Dovrei sentire un senso di vuoto e di tradimento ma in realtà è come se mi fossi liberata da un peso.
Comincio a correre verso casa perchè l'unica cosa che voglio è scomparire. Appena apro mi trovo davanti la classica scena di ogni giorno. Adam attaccato al videogioco con le cuffie, mamma intenta a preparare non so quale cosa vegana trovata su internet, Carlo che legge il giornale e infondo ai piedi mi arriva la mia piccola palla di pelo che si alza su due zampe per farsi prendere in braccio
-ciao tesoro come è andata la tua giornata? - mi grida mia mamma dalla cucina -Bene mamma ma vado in camera perchè non ho molta fame- dico mentre prendo Pepper in braccio. Noto Carlo che si acciglia alzando gli occhi e vedendo il mio viso, ma io corro in camera prima che lui possa dirmi qualcosa. Mi butto sul letto e mi avvicino Pepper il più possibile.
Toc toc toc
- Ana posso entrare?- non rispondo ma Carlo apre lo stesso la porta e si siede in fondo al letto -Lo so che in questo momento non vuoi ascoltare nessuno  ma io lo farò lo stesso perchè poi mi ringrazierai alla fine - si ferma pensando che io alzi la testa ma non mi muovo e lui ricomincia a parlare - per quel che mi riguarda Giulio ha sempre avuto la faccia da coglione. E' la classica persona che si crede al di sopra degli altri e che sa usare le parole giuste nei momenti giusti. E poi se posso permettermi, rischiando anche di beccarmi una tua sfuriata, secondo me se la fa con quella tua amica bionda, come si chiama Clarissa giusto? Perchè lei è la sua versione al femminile -
OK! E adesso chi è questa persona davanti a me? Non l'ho mai sentito  parlare così tanto in 15 anni. Alzo gli occhi guardandolo incredula e scioccata.
-ho indovinato vero? Mi dispiace tanto tesoro davvero ma loro non ti meritano. Tu vali più di loro due messi insieme-
-si certo come no, per quello è andato a letto con lei, proprio perchè io sono meglio di loro anzi di lei-
- certo che sì. Tu sei troppo complicata e seria per un come lui. Invece lei è così semplice in tutti i sensi-
-Carlo ti stai contraddicendo. Valgo di più ma vengo comunque messa da parte? Ma che dici non-
- per la miseria Anastasia quei due stronzi sono perfetti l'uno per l'altra. Si tradiranno a vicenda facendo finta che tra loro vada tutto bene. È stato solo un bene credimi specialmente per il tuo...-mi guarda prendendo un sospiro di sollievo come se dovesse farsi coraggio e poi aggiunge - almeno puoi andare via come hai sempre sognato no?-
Lo guardo incredula perchè adesso comincio a capire dove vuole andare a parare - è vero io voglio andare via ma non adesso, non senza aver finito la scuola, senza aver cominciato l'università, senza nulla di pronto-
-non ti sto dicendo di partire domani. La prossima settimana fai l'orale giusto? Perfetto hai tutto luglio per poterti organizzare. Io ti aiuto con la green card è tutta questa roba burocratica. Tu devi solo pensare alla parte divertente cioè trovarti un volo e un appartamento-
- ma cosa dici non era nei programmi che...-
-nulla va come previsto e tu dovresti saperlo visto la vita di tua madre. Ana sei una ragazza intelligente, parli perfettamente l'inglese e hai risorse di denaro. Spilla a quello stronzo di tuo padre tutto quello che ha-.
Ci guardiamo ed entrambi scoppiamo  a ridere.
- sai cosa? Detta così è tutto molto allettante però non so. Se arrivassi li e capissi che in realtà è tutto una merda?- gli dico con un sorriso tirato - e poi sarei sola. Completante sola!-
- non ti ho detto che sarebbe stata una passeggiata. Ma tu pensaci ok? Credimi questa è l'occasione giusta Ana perché non hai nulla da perdere.- mi dice prendendomi la mano. Non ha tutti i torti. Qui non ho più nulla che mi trattenga. Potrei cominciare direttamente l'università lì e poi se mi trovassi male potrei continuare a farla qui. Mi porterei Pepper, ovviamente, e quindi le giornate sarebbero già più belle. Potrei arredarmi la casa come voglio io e cercarmi un lavoretto per sentirmi autonoma, potrei...
- dalla tua faccia si capisce che ti stai già immaginando li- mi dice Carlo sorridendo. Mi ero completamente dimenticata di lui
- ti prometto che ci penserò ok?- aggiungo con un sorriso
-lo so tesoro che lo farai ne sono convinto. Ma adesso vieni a tavola almeno mi aiuti a nascondere quella poltiglia terribile che ha fatto tua madre-. Entriamo in sala da pranzo mentre stiamo ancora ridendo a crepapelle. Passo la serata a rimurginare su quello che mi ha detto Carlo e sull'idea di anticipare il tutto. Più ci penso e più l'idea non mi sembra così assurda anzi... forse lo stare da sola, poter vivere senza dover dar conto a nessuno, poter essere libera di uscire senza dovermi giustifacere ogni volta con Giulio sul come, dove e quando... forse tuto questo potrebbe veramente aiutarmi. Per curiosità comincio a guardare su internet alcuni appartamenti che sono li.

Per istinto guardo in Yorkville e Chelsea District, ovvero quelli che costano un po' meno, ma mi spavento: 3.200$ per una stanzetta arredata di 38m in un distretto o addirittura 2.400$ per un monolocale di 19mq. Immeditamente mando il link a Carlo con un messaggio: va bene spillare soldi a mio padre, ma questo è troppo anche per lui.

C: Per come si è comportato con te e tuo fratello lo merita eccome. Smettila di farti problemi per lui perché LUI non ci ha pensato due volte ad abbandonarvi.
A ragione lui. Mio padre, se così si possa chiamare, non ci ha pensato due volte a sparire dalla mia vita. Ragione per cui, comincio a cercare l'appartamento nel quartiere di Gossip Girl (quanto amo Serena Van Der Woodsen 😊) : Upper East Side.
Scorro la pagina cercando di non guardare i prezzi finché non vedo l'appartamene dei miei sogni: completamente circondato da finestre a vetri che partono dal pavimento fino al soffitto.
- questo si che è un appartamento- salto su sentendo la voce di Carlo
-oddio non ti ho sentito. Mi hai spaventato a morte-
- come avresti potuto? Eri troppo impegnata ad ammirare questa meraviglia- dice guardando la casa - te lo meriti Anastasia credimi. Hai rinunciato a tante cose per gli altri. Per una volta fai qualcosa per te. Però adesso riposati che tra poco avrai l'orale- si alza e mi da un bacio sulla fronte- buonanotte-
-buonanotte Carlo e grazie-
-la tua decisione l'hai già presa Ana, devi solo accorgetene- mi sorride e va via.
Spengo tutto e mi metto sotto il lenzuolo. Non penso ad altro che alla mia vita che potrei avere lì e le tante cose che potrei fare. Non mi accorgo neanche del momento in cui crollo nel sonno, ma so per certo che durante la notte mi sogno sdraiata in un divano rosso in quel fantastico appartamento a vetri che affaccia su tutta su New York.

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