𝔼𝕩𝕥𝕣𝕒 - 𝕋𝕒𝕖𝕜𝕠𝕠𝕜

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Taehyung aveva terminato il tour la sera prima, si trovava a New York e durante quei due mesi c'era stato il suo world tour

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Taehyung aveva terminato il tour la sera prima, si trovava a New York e durante quei due mesi c'era stato il suo world tour.
Era stanco ma si sentiva decisamente soddisfatto, aveva riscosso grande successo e ormai all'età di 24 anni era diventato un idol di fama internazionale.
Era felice e ora finalmente si sarebbe rilassato in quella città che voleva visitare da anni.

Era uscito il pomeriggio tardi e dopo essersi messo mascherina, cappello è un travestimento degno da film, era uscito a fare shopping, non gli importava sapere quanto aveva speso, erano stati soldi ben spesi.
Poi aveva cenato in un ristorante di lusso dopo essere tornato in hotel e si era cambiato.

Taehyung indossava una camicia aperta sui primi tre bottoni, dei pantaloni stretti e un lungo cappotto visto che era gennaio e in quella città si moriva di freddo, indossava sempre la mascherina per non farsi riconoscere e decise di andare in un locale che aveva intravisto durante il pomeriggio.
Si trattava di un piccolo locale in una delle retrovie della città.

Entrò e il barista, probabilmente proprietario lo salutò con un inchino e lui fece lo stesso.
Quel locale aveva un nome coreano che non si ricordava nemmeno, era piccolo e c'era un bel po' di gente, ma sembrava molto accogliente.
Si sedette al bancone e ordinò del semplice soju, il barista lo servì e Taehyung si scolò subito il bicchierino.

Chiuse gli occhi e sentii qualcuno applaudire, le luci si soffusero ancora di più e sul piccolo palco su cui c'era un microfono era salito un ragazzo alto dagli abiti rossi.
Non riusciva a vederlo in volto a causa della luce, ma questo iniziò a cantare.
Quella voce gli sembrava tremendamente familiare, ma non riusciva a capire di chi fosse.
Si scolò un altro shoot.
Le luci si fecero più chiare e mentre vide la completa attenzione dei clienti sul ragazzo, riuscì a vederlo perfettamente.

Come aveva già visto, indossava dei pantaloni rossi con dei dettagli neri, una cintura, una camicia con una fantasia maculata mezza aperta su cui si riusciva a vedere i pettorali ben definiti e indossava degli stivaletti di almeno cinque centimetri.
Sopra poi indossava una vestaglia con gli stessi motivi dei pantaloni rossi.

La sua voce era la più bella che avesse mai sentito, prima di guardarlo sul volto analizzo la canzone che stava cantando: My time.
Era una canzone decisamente molto triste e mentre pensava ad analizzare la canzone alzò lo sguardo e deglutii a fatica nel vederlo.

Il suo ex, Jungkook.

Non pensava lo avrebbe mai più rivisto.
Era cambiato, cresciuto, era diventato un uomo.
Era truccato e portava i capelli del suo colore naturale indietro, si poteva vedere l'undercut che gli stava incredibilmente bene e mentre si muoveva con una coreografia provocante i tatuaggi che aveva sul braccio destro si potevano intravedere, ma Taehyung non riusciva a capire di cosa si trattasse, ma una cosa la sapeva:
Era a dir poco spettacolare.

«Lascia stare, J non si fa avvicinare da nessuno» portò lo sguardo sul barista e lo guardò perplesso.
Ora si faceva chiamare così?
«Come mai?» chiese gentilmente nella loro lingua madre.
Fece spallucce e il ragazzo si scolò un altro shoot.

Lie ||Yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora