Min Yoongi
Min Yoongi frequenta uno dei migliori collegi della Corea del Sud.
È presidente del consiglio studentesco ed è lui a governare l'istituto.
È duro, gelido e non offre seconde possibilità a nessuno.
È sempre pronto a rimettere in riga gli s...
La settimana successiva faccio sgobbare il ragazzino peggio di uno schiavo. La mia soddisfazione nel darli ordini che deve eseguire obbligatoriamente è davvero troppa.
Da quando c'è lui mi sono rilassato in una maniera assoluta visto che mi ritrovo tutto pronto.
Ovvio che non gli faccio fare le cose importanti che solo io posso fare ma riguardo portarmi documenti, libri in classe, vassoio in mensa e tante altre cose si.
La cosa divertente è che i suoi amici lo prendono un poco per il culo e lui si incazza a morte facendomi ridere ancora di più a me e ai suoi amici.
Non gli lascio un minuto libero nemmeno dopo le lezioni.
[...]
Sono ormai le 18.30 e da una buona mezz'ora sono seduto comodo nella sala del consiglio studentesco insieme a Park.
Lui sistema i documenti mentre io mi godo lo spettacolo di vederlo confuso e spazientito di tanto in tanto mentre sto con il telefono in mano.
Giro per instagram per noia quando vedo una foto del ragazzino postata qualche giorno fa.
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Ignoro la descrizione e il numero elevato di like della foto e mi mordo il labbro inferiore mentre penso a quanto mi piacerebbe divorarli le labbra.
"Sei indecente Park" sogghigno.
Alza lo sguardo confuso. "Eh?"
Gli mostro la foto. Immediatamente scoppia a ridere. "Indecente? Per cosí poco?" Alza gli occhi al cielo sogghignando.
"Mi provochi ragazzino, anche con cosí poco" dico serio.
Si lecca le labbra sapendo che in questo modo mi provocherà ancora di più. Cammina lentamente verso di me.
"Sei in astinenza ragazzino?" Chiedo mentre si siede sulla scrivania, siamo faccia a faccia ora.
"E tu lo sei?"
Non mi è mai piaciuto chi risponde ad una domanda con un'altra domanda e per di più il suo tono non mi piace perniente. La foto, la sua voce, i suoi movimenti, il suo volermi provocare...
Me lo sta facendo venire duro e fra poco dovrei avere questa fottuta riunione. Dovrei mandarlo via ora che sono ancora in tempo.
"Presidente, mi sembri troppo teso" mormora in modo innocente mentre scende e tira leggermente la sedia indietro, poi si mette tra la scrivania e le mie gambe e si abbassa di poco per mettere la mano sul cavallo dei jeans sogghignando.
"Non iniziare una cosa che non puoi finire" ringhio.
Il suo ghigno si espande. "Oh ma io sono un gattino obbediente, quello che inizio lo porto a termine" mormora mentre mi sbottona i pantaloni e fa scendere la zip mentre continua a tenere lo sguardo su di me.
