84. Monster

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-Jimin Pov-

"Dichiaro l'imputato non colpevole".

Il giudice sbatte il martello sul tavolo e la gente inizia ad alzarsi.
Kai è stato assolto.

Alla fine ho mentito, la paura è stata troppo grande, sono stato codardo è vero ma non ce l'ho fatta a dire la verità.

Avevo idea delle conseguenze pesanti che avrei dovuto subire.
Sapevo che non sarei potuto tornare indietro ma anche conoscendo il 'dopo' sono stato debole e ho ceduto alle minaccie di Kai.

Per colpa mia tutte le accuse sono cadute, non importa quello che hanno detto gli altri automaticamente se io ho mentito così hanno fatto gli altri, così è stato per il giudice.

Tutto è andato a rotoli in pochi giorni.
Avevo pensato che le cose sarebbero andate meglio, almeno per le persone intorno a me ma nei mesi successivi sono solamente peggiorate.

Taehyung è morto, ha cercato di proteggero Jungkook ma è solo finita male.
Kai lo ha tenuto un po' per sè, ci ha giocato un po' e poi lo ha lasciato andare.

Jungkook ha tentato di suicidarsi ma lo hanno fermato in tempo e ora è in un istituto psichiatrico perchè ci ha provato troppe volte.
Perchè Kai ha fatto ricadere la morte di Taehyung su di lui.

Yoongi si è sposato alla fine.
Ha perso le speranze e si è lasciato andare.
Ha lasciato che il destino si prendesse la sua vita com'è successo con me e con Jungkook.

Jin e Namjoon si sono trasferiti in America.
Non so dove ma sono felice che se ne siano andati prima che finisse male pure per loro.
È stato meglio così.

Gli F4 sono andati via.
Non giudico nessuno di loro è colpa mia di tutto.
Avevo pensato che stessi facendo la scelta giusto ma la verità è ho solo la rovinato la vita a tutti.

E poi ci sono io.
Io che vivo in una stanza completamente bianca troppo morbida per farmi del male.
A volte ho delle crisi e mi legano addirittura, ma i traumi mi hanno fatto impazzire.

Le medicine che mi danno mi intontiscono e a volte non ricordo nemmeno chi sono.
Sono chiuso dentro e non quanto tempo sia passato da quando ci ho messo piede.

Inizialmente avevo una stanza in quel posto.
Lo stesso posto dove stava anche Jungkook.

L'ho visto la prima volta con i vestiti intrisi del sui sangue e parte del viso ustionato.

Ricordo che mentre mangiavamo nella mensa con le altre persone che erano rinchiuse lì Jungkook mi ha raccontato che Kai gli aveva rovesciato dell'acqua bollente in faccia, così è stato ustionato.

È lui che mi ha detto di Taehyung, di come quello stronzo gli abbia tagliato la gola senza pietà e abbia portato via il minore per il collo imprigionandolo a casa sua per settimane.

Ho visto Jungkook cercare di uccidersi così tante volte finchè un giorno non l'ho più visto da nessuna parte in quel posto.

Yoongi ha provato a venire a trovarmi prima di sposarsi.
Ma non c'è stato verso.
Vivere infelice era meglio che vivere in questo modo.
E io non meritavo niente.

L'ho lasciato andare.

Probabilmente avevo due morti di cui potevo attribuirmi la colpa, due morti sulla coscienza, perchè quando qualcuno scompariva in quel posto voleva dire che aveva smesso di vivere.

Avevo ucciso due dei miei migliori amici ed era solo e unicamente colpa mia.

Il colpo di grazia è stato proprio Kim Jong-in che è venuto appunto a trovarmi.

Mi ha raccontato dei miei genitori, di come stessero bene senza di me.
Dicono di avere solamente un figlio, io ormai sono inesistente è come se non fossi mai esistito per loro.

Mi ha confermato ció che mi ha raccontato Jungkook e ha fatto veramente male sentirglielo raccontare.
La sua espressione soddisfatta, di come si sia divertito ad uccidere Taehyung e a torturare Jungkook.

Mi ha raccontato minuziosamente le giornate passate con lui, le torture e il sesso.
È stato orribile.

Mi ha detto quanto fosse infelice Yoongi nella sua nuova vita, ma almeno lui si era salvato, per Kai era già abbastanza che si fosse sposato con una ragazza.

Ho rovinato la vita a tutti e a me stesso.
Sono un mostro.

La polizia ha dichiarato che fosse stato proprio Jungkook a uccidere Taehyung, hanno detto che erano ossessionato da lui come io lo ero da Kai e alla fine lo ha ucciso.
Ma non è andata così, lo sappiamo in pochi ma almeno sappiamo la verità.

Dopo quell'ora passata con il biondo sono impazzito completamente e ora sono qui da solo rinchiuso chissà da quanto tempo.

Mi tirano fuori solo per le terapie dolorose a cui vengo sottoposto.
A volte sono elettroshock altre volte sono test.

Le prime volte mi ribellavo ma ha solo peggiorato le cose perchè mi picchiavano fino a che mi sono arreso.

Ho lasciato che facessero quello che volevano, che fosse una terapia fisica o psicologica.

Non piango e non dico una parola da chissà quanto tempo, non ne ho più la forza.
Mi sono arreso.

La porta si apre e due persone entrano insieme alla donna che decide tutte le mie terapie.

Mi prendono di peso e mi portano in una stanzetta bianca piena di macchinari.
Parlano ma non capisco quello che dicono troppo intontito dai farmaci.
Mi fanno sdraiare su un lettino e mi legano con delle cinghie i polsi, caviglie e il collo.

Riesco a tenere gli occhi poco aperti e nonostante non senta più alcuna emozione e alcun dolore non molto tempo sento un dolore così forte che anche se avevo giurato di non emettere alcun suono a parte il respiro urlo.
Un urlo straziante che termina pochi secondi dopo.

Park Jimin non esiste più.

Lie ||Yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora