31. 36 ore

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-Yoongi Pov-

"Nam sei pronto?" Chiedo al mio migliore amico.

La notte scorsa ha dormito insieme a Seokjin nella sua stanza e stamattina, prima di fare colazione sono venuto a prenderlo.

Annuisce mentre il suo ragazzo lo guarda preoccupato con gli occhi lucidi.
"Nam..." sussurra il ragazzo dai capelli neri prendendoli il braccio con sguardo implorante.

"Vi do un minuto" dico allontanandomi un po'.

I due ragazzi si salutano con dei baci e con degli abbracci.
"Tempo scaduto".

Namjoon scioglie l'abbraccio con il suo ragazzo e gli sorride.
"Non preoccuparti Yoongi verrà a controllare di tanto in tanto se sono vivo" sorride.

Il minore annuisce e gli da un'ultimo bacio prima di lasciarci andare.

Quindi ci incamminiamo velocemente verso quella sala dove quei due lo aspettano.
"Mi dispiace di non potere restare tutto il tempo" mormoro sospirando.

Il mio migliore amico mi da una pacca sulla spalla sorridendo.
"Yoon, hai un'aspetto terribile davvero.
So quanto lavoro tu abbia da fare per colpa di Park.
Non te ne do una colpa" dice annuendo.

"Stanotte non ho dormito neanche un minuto per avere meno cose da fare, così potró controllare la situazione".

Il castano scuote la testa rassegnato.
"Mi dispiace che tu debba fare questo per me, in realtà non vorrei neanche che tu assistissi" dice serio.

"Devo.
Quei due sono implacabili, se gli lasciassi carta bianca sarebbero davvero cazzi per te" mi impongo.

Annuisce.
"Ma Park lo hai lasciato da solo con loro per 10 ore.
Tu non hai idea di quello che è successo in quella sala, non hai idea di quanto ci siano andati pesanti" mormora con disprezzo e rabbia nel tono.
Non per me ma per Park.

"Namjoon, sono stato per più di un'ora in infermeria con lui.
Lo hanno fatto a pezzi.
Non era il metodo standard, con lui ci sono andati pesanti quasi quanto fecero con me" dico rabbrividendo leggermente.

"Addirittura?" Chiede guardandomi sbigottito.

Annuisco.
"Hanno anche...?"
Non ha bisogno di finire la frase per capire.

"È garantito che sia successo e non sarà successo solamente una volta" dico sbuffando.

Sono davvero dei barbari quei due.
Trattano letteralmente la persona che gli viene portata come un oggetto con cui giocare.

Annuisce e mi guarda stranito appena percorriamo il corridoio e arriviamo davanti alla sala.
"Starai qua fuori?" Mi chiede vedendo la montagna di fogli per terra insieme alla mia borsa scolastica.

Annuisco.
"Sono quì per te, sei il mio migliore amico.
Se esagerano in qualche modo sai già cosa fare ma li ho avvertiti" dico serio abbracciandolo.

"Grazie per quello che fai per me" dice con un piccolo sorriso ricambiando l'abbraccio.

"È tardi, vedró di venire a controllare almeno una volta all'ora" dico serio.

Ci stacchiamo ed entra chiudendosi la porta alle spalle.

Mi siedo per terra e inizio a lavorare cercando di dare il meglio e fare veloce.
Ho messo una sveglia ogni ora sul cellulare, so che per come sono fatto quando mi metto a fare questo genere di cosa non riesco a tenere conto del tempo.
Si ricomincia.

[...]

Le ore passano molto velocemente tra i documenti e lo studio.
Faccio un po' e un po' e controllo ogni tanto cosa stia succedendo in quella sala.

Rimango impassibile ogni volta che entro e resto per un po' per poi uscire di nuovo.

La sera è permesso che porti un po' di cibo a Namjoon.
Non è un trattamento speciale, semplicemente la persona che è dentro con loro ha diritto a mangiare qualcosa se vuole.

Lo faccio quindi quando i fratelli Yang si congedano per tornare alle sei della mattina dopo.

È circa mezzanotte e mezza.
Il mio migliore amico non è messo tanto male.
So che anche se passerà più tempo in questa sala non lo ridurranno mai come hanno fatto con Park.

Non puó tornare in stanza, la regola impone che rimanga lì dentro fino allo scoccare della mezzanotte di lunedì.

Porto il resto dei documenti dentro insieme a quello che devo studiare e aiuto il mio amico a mangiare e gli faccio bere acqua.
Poco dopo aver mangiato a malapena un panino si addormenta per terra accanto a me.

Non ha detto una parola per tutto il tempo e ha tenuto lo sguardo rivolto al basso tutto il tempo.
Il primo giorno è passato, ma il peggio deve ancora arrivare, domani quei due si daranno da fare e lui lo sa.

Ha paura e io ho paura per lui.
Devo cercare di finire tutto prima che ritornino così potró restare lì.
Ogni tanto faccio qualche pausa per controllare il castano.

Gli accarezzo i capelli impiastricciati di sangue e controllo che il suo respiro sia regolare.

È stato davvero brutto vederlo in balia di quei pazzi e non potere fare nulla.

Le ho sentite poche volte le sue urla di dolore, solo gemiti molto forti di dolore per l'appunto.

Lui è molto forte, lo sta facendo per lui e Jin e sta andando alla grande.

[...]

La mattina dopo esco da quella sala e vado a riportare il 70% dei documenti fatti durante la notte nella vicepresidenza.

Ho finito di studiare per cui mi mancano una ventina di documenti e poi saró libero.
Dopo circa tre ore ho finito.

Ho lasciato Namjoon con loro e durante la giornata sono rimasto sempre lì ad assistere.

Ha fatto male vederlo in quello stato, vedere che gli stavano facendo del male ma ho resistito all'impulso di mettermi in mezzo.
Avrei solo fermato tutto e Namjoon avrebbe dovuto ricominciare da capo.

A mezzanotte i due se ne vanno e io porto il castano in infermeria.

È svenuto e forse in questo momento è meglio.
Lo svesto mettendolo sul lettino e gli lascio solamente i boxer.

Gli medico le ferite e controllo che non ci sia nessun osso rotto.
Nulla fortunatamente.

Per un po' dovró badare a lui.
Ha veramente tante ferite e quelli stronzi come con Park, hanno usato anche con lui il teaser.

Dopo aver disinfettato le sue ferite e averle bendate noto che si è addormentato.
Gli infilo una tuta che avevo lasciato infermeria apposta e gliela metto con qualche difficoltà.

Lo porto sulle spalle fino alla nostra stanza e vedo Seokjin pronto ad aspettarci.

Gli faccio cenno di andarsene.
Non puó stare quì ora.
A malincuore se ne va quando gli dico che sta bene e dopo essermi fatto aprire la porta.

Lo adagio sul mio letto, scosto le coperte, lo riprendo e lo metto nel suo letto.
Lo svesto di nuovo e lo lascio riposare.

Vado a farmi una doccia anche io e poi finalmente vado a dormire anche io.

Sospiro di sollievo.
È andata bene, sono felice che non gli sia accaduto nulla di grave.

Lie ||Yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora