64. Lacrime

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Faccio un po' di pubblicità alla storia della mia adorata coautrice con cui scrivo Military💜🐦

Ragazze giuro che ne vale la pena scrive benissimo aaahhh *^*Si ti taggo pure KimTaeHobis  e scusami se ci ho messo tanto, ma meriti 🐦

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Ragazze giuro che ne vale la pena scrive benissimo aaahhh *^*
Si ti taggo pure KimTaeHobis e scusami se ci ho messo tanto, ma meriti 🐦

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E niente sono uscite le date per Speak Yourself.
Sono in hype, sto morendo e niente pensavo avrebbero fatto una pausa prima di un nuovo tour e invece mi sono venuti in faccia come un cazzo di treno superveloce targato Giappone.
In tutto questo potrei maledirli per il pochissimo preavviso e perchè non si riposano.
E porca troia quanto questa cosa mi puzza di leva voi non immaginate.
Perchè con tutta questa fretta l'unica soluzione mi sembra questa.
Spero davvero di riuscire ad andarci e dio cristo sto cercando di vendere i miei cosplay che nessuno vuole *inserire bestemmia*
Se non mettono nuove date in Europa penso di andare a Parigi e voi pensate di andarci? (Intendo in una delle date).

-Jimin Pov-

Faccio una passeggiata prima di andare a cena.
Sono stato fermo per minuti davanti a quell'albero che ha cambiato le cose.
Quello stesso albero che ha ancora delle traccie del mio sangue e di quello degli studenti di questa scuola.

Non so perchè l'ho fatto.
Ma sta di fatto che sono ancora quì che mi chiedo di nuovo che tipo sia Yoongi.
Mi siedo appoggiandomi al tronco dell'albero e guardo il cielo scuro con solo qualche stella, nient'altro.
Stasera non è la serata giusta.

Posso davvero fidarmi di lui?
Taehyung mi ha avvertito su Yoongi.
Ma a questo punto di chi posso fidarmi?
Posso fidarmi solo della veritá e spero che sarà proprio il corvino a rivelarmela.

Sento il mio stomaco fare un rumore abbastanza fastidioso, così capisco che è ora di cenare.
Mi sto riprendendo dal problema che avevo avuto qualche tempo fa e ora sembra che stia tornando in forma.

Quando varco le porte la mensa è piena e noto qualcosa di strano.
Jungkook e Hoseok insieme ad un ragazzo biondo che non conosco.
Sarà forse Minho? Non lo so.
Sta di fatto che quei tre mi guardano come se mi stessero aspettando.
Sopratutto il biondino che è come se se mi stesse divorando con lo sguardo.
Un brivido pervade tutto il mio corpo.
Cos'è questa sensazione?

Ma non sono i soli a guardarmi.
Gli F4 mi fissano con insistenza come se stessero aspettando di vedere una mia mossa.

Stessa cosa per il tavolo con i miei amici e Yoongi.
C'è qualcosa che decisamente non va.
Faccio schioccare la lingua sul palato e mi vado a sedere davanti a Yoongi.
Gli lancio un'occhiata intensa.
È meglio che mi dica la verità al più presto possibile.
Ricambia lo sguardo annuendo.

[...]

La mattina dopo mi alleno con i ragazzi fino a che non è il momento di andare a vedere la gara di tiro con l'arco di Yoongi, che si trova all'aperto nel parco della scuola.

Ci sono un sacco di partecipanti e un sacco di spettatori.
Scorgo subito Yoongi che sta parlando con un uomo vestito con un abito tradizionale.
Non ho mai visto il corvino così serio, così impassibile.
Mai, neanche davanti al preside.
E lo sguardo del padre... beh fa paura.

Resto dove sono anche se vorrei andare da lui e incoraggiarlo.
Sembra davvero teso e in qualche modo impaurito.
Ed è proprio il corvino a notarmi e con lui il padre che mi guarda disgustato.
Il maggiore abbassa lo sguardo appena l'uomo riporta lo sguardo su di lui e dice qualcosa.
Gli rivolge uno sguardo gelido e lo lascia da solo.

Mi avvicino e cerco di sorridere ma lui non fa lo stesso.
"Yoongi..."

Il maggiore mi scocca un'occhiataccia.
"Avevi detto che degli affari miei non volevi sapere giusto?
Allora zitto" sibila.

Mi mordo il labbro inferiore e mi avvicino ancora ignorando i suoi modi e abbracciandolo.
"Strapagli quello sguardo di superiorità chiaro?"
Mi stacco e annuisce.
Non mi sono piaciuti gli sguardi di suo padre.
Perniente.
Ora non mi interessano i casini di questa scuola.
Ora sono quì per il mio amico contro quello snob del padre.
Ci battiamo il cinque e lo lascio alla sua gara scoccandoci un'ultimo sorriso.
Ce la puó fare.

[...]

La gara è appena terminata.
Che posso dire?
Yoongi è stato eccellente.
Niente a che vedere da ció che avevo visto in palestra.
Ha fatto un punteggio perfetto.

Ma se io sono fiero di lui e felice per lui, suo padre non lo è.
Dopo essere stato premiato i due si sono isolati e li ho seguiti.
Mi dava enormemente fastidio quello sguardo di sufficienza di suo padre.
Non è soddisfatto del risultato, come se ci fosse un punteggio maggiore della perfezione.

Yoongi non controbattere, si fa umiliare e insultare dicendo che si era fatto distrarre da me.
Lo ha chiamato frocio e infine lo ha schiaffeggiato sussurrandoli qualcosa nell'orecchio prima di lasciarlo lì.

Prima che possa correre da lui il corvino viene affiancato dal preside che gli dice di seguirlo nel suo ufficio.
Non sono stupido, ho capito.
Li seguo e resto nel corridoio che porta all'ufficio del preside e semplicemente aspetto.

Aspetto ben due ore prima che il corvino esca da quell'ufficio.
Al primo impatto non sembra messo male ma vedendolo camminare noto che si stia sforzando di non dare a vedere che c'è qualcosa che non va.
Appena arriva dove sono io lo prendo pe il polso e lo abbraccio.

"Mi dispiace Yoongi, è colpa mia...
Non avrei dovuto farmi vedere" mormoro mentre il maggiore rimane immobile.

Lo porto in infermeria e lo spoglio.
E lì capisco quale sia il problema.
Delle ustioni sul petto e sulla schiena insieme alle braccia.

Boccheggio e le mie dita tremano nel passarci le dita intorno.
Il maggiore è rimasto con lo sguardo abbassato ignorando ogni cosa.
Com'è possibile che si faccia torturare così e non difendersi o controbattere?
Chi glielo fa fare?
Lui non ha fatto niente... perchè lo ha punito?!

Comincio a medicarli le ferite fino a bendarle.
Non so se ce la farà a gareggiare domani se sta in questo modo.

"Yoongi..." sussurro cercando la sua attenzione.

Mi ignora di nuovo quindi faccio l'unica cosa che qualunque persona farebbe smuovere.
Lo bacio.
Gli lascio un lungo bacio a stampo che alla fine ricambia insieme ad un singhiozzo trattenuto.

Apro gli occhi e vedo che Yoongi sta piangendo.
Non l'ho mai visto piangere ma giuro che è una delle cose più brutte viste in vita mia.
Non ho mai visto nessuno piangere con tanta disperazione come se volesse morire in quel preciso istante.

Vorrei uccidere quello stronzo per il suo atteggiamento e le sue parole.
Ora riesco a inquadrare un po' meglio la situazione di Yoongi.
Ora capisco un po' di più perchè è così.

Lo abbraccio di nuovo e sento una fastidiosa sensazione al petto.
Inizio a tenerci un po' troppo forse.
Ma ora non importa.

"Ci sono io quì.
Non ti lasceró da solo.
Devono solo anche pensare di farti del male di nuovo.
Li prenderó a calci quegli stronzi".

Lo lascio sfogare finchè non si calma.
"Ti diró tutto.
Voglio dirtelo Jimin.
Ci tengo a te.
Quindi pazienta ancora un'altro po'.
Ti prego" mi dice distrutto.

Annuisco.
"Aspetteró un'altro po'".
Solo il tempo che questa settimana finisca.
Non manca molto.

È il maggiore questa volta a baciarmi e quel fastidio nel mio petto si è trasformato in qualcosa di caldo e piacevole.
Non parlo di eccitazione ma di qualcos'altro.
Qualcosa che non era la prima volta che provavo.
No, non posso.
Non deve succedere.

Lie ||Yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora