4. Sfida

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-Yoongi Pov-

"Non credi di aver esagerato?
Era la sua prima volta dopotutto".

Alzo lo sguardo su Namjoon.
Siamo nella classe in cui teniamo le riunioni del comitato studentesco a fare le solite cose.

"No, Namjoon.
Dovevo farlo cedere e vincere la prima battaglia.
Questo conta, la vittoria" dico mentre mi guarda contrariato.

So quanto sia contrario alle punizioni da tre stelle.
Ma ci vuole disciplina in questo istituto e da quando ci sono questo tipo di punizioni gli studenti sono diventati perfetti.

A parte qualche eccezione ovviamente.

È passato qualche giorno dall'accaduto e la mia soddisfazione quando ho visto il ragazzino aver cambiato il colore di capelli il giorno dopo a colazione è stato immenso.

Le voci che iniziavano a girare di lui e di quanto mi stesse resistendo sono sparite.

Peccato che il ragazzino continui a fare quello che gli pare.
Davvero fastidioso.

"Anzi sembra che non sia affatto bastato" dico scocciato.

Il ragazzo accanto a me fa un sorrisetto davvero fastidioso.
"È tenace devi ammetterlo".

Sbuffo.
"Quel ragazzino cerca il suicidio quí dentro, dai retta a me".

"Non sopporta l'autorità, chi gli dice quello che deve fare.
È il tipo di persona che più fai il tuo gioco più diventa forte".
Sistemo i fogli negli appositi posti e poi gli lancio un'occhiataccia.

"Vedremo quando ci saranno gli esami e lo sceglieró se sarà ancora così tenace e ribelle" dico con un sorrisetto gelido.

Il castano scuote la testa e abbasso lo sguardo sui fogli che stava compilando.

"Ci vediamo stasera.
Credo proprio che andró a divertirmi con il ragazzino" dico leccandomi le labbra.

Sento un "divertiti" prima di uscire.

Oh, succederà sicuramente.

[...]

Trovo il ragazzino in uno dei bagni dell'istituto a pulire.

Ammetto che ha un culo da favola.
Non c'è ombra di dubbio che sia gay e questo va solo a mio vantaggio.

Sbadatamente faccio cadere il secchio d'acqua.

"Ops" esclamo sogghignando.

"Hey tu che cazzo" ringhia poi mi vede.

"Min" ringhia ancora più forte.

"Hey novellino" lo saluto.

"Che cazzo fai" ripete.

"Principalmente quello che mi va" dico sincero con un sorriso gelido avanzando verso di lui.

Resta immobile ad osservare ogni mia mossa.
Anche quando mi trovo a pochi centimetri di distanza non sembra affatto preoccupato.

Continua a fulminarmi con lo sguardo.
Tenace?
Forse Namjoon non ha tutti i torti.

"Ho notato che stai iniziando a guardarti attorno...
Cosa cerchi... qualcuno con cui scopare?
Anzi farti scopare?".

La sua espressione tentenna per un'attimo.
Interessante.

"Non sono affari tuoi" sibila.
Ah...
Tutto quì dentro è affar mio.

In meno di qualche secondo il suo corpo si ritrova schiacciato contro il muro con me attaccato al suo.

Mi guarda cercando di capire le mie intenzioni e mi viene da ridere.

Faccio scorrere le dita sulla sua guancia fino ad arrivare alla mandibola e alla gola.
Gli sta venendo la pelle d'oca e il suo respiro è più instabile.

"Sei proprio bello Jimin" dico prendendo il suo mento tirandolo su di scatto.

Resta in silenzio con le labbra serrate e l'espressione leggermente dolorante.

Mi lecco il labbro inferiore e spingo ancora di più la sua schiena contro il muro.
Serra ancora di più le labbra e la sua espressione diventa più dolorante.

Ma io voglio che gema, voglio sentire la sua bellissima voce implorarmi di smetterla.

"Quanto fa male eh?" Gli chiedo sogghignando.

Tenta di rispondermi ma quando apre la bocca do una spinta secca al suo corpo ed un gemito acuto esce dalla sua bocca.
È musica celestiale per me.

Non vedo l'ora di potermelo sbattere come voglio.
Voglio spaccarlo a metà.

"Non vedo l'ora di iniziare a giocare con te seriamente ragazzino" dico sospirando staccandomi.

"Lasciami in pace".
È davvero patetico.
Pensa che dicendolo questo spariró all'istante?
Che ingenuo.

"Credo che dovresti cambiarti le fasciature, stanno sanguinando" ridacchio notando la sua schiena insanguinata.

Si tocca sotto la camicia e sulla mano ci sta un po' di sangue.
Impreca facendomi ridere.

"Falla guarire in fretta perchè lunedì ti spetteranno altre frustate se continui a comportarti così" lo avverto serio.

"Tu non mi toccherai mai più" ringhia guardandomi con odio.

Scoppio a ridere.
"Io posso fare tutto quello che voglio.
Se decido di prendermi qualcosa, nessuno puó ostacolarmi.
Mi fai solo incazzare dicendo certe fesserie" dico con tono autoritario.

Egli scuote la testa.
"Non puoi con me, non l'avrai vinta".

Chi vuole convincere?
Me o lui stesso?

"Fai una gran pena" dico accarezzandoli piano la guancia.

"Una sola punizione e guarda come ti ho ridotto" dico soddisfatto.

"Dov'è finito il ragazzo gradasso del primo giorno?" Dico ridendoli in faccia.

In un gesto di coraggio mi spinge via.
Ha gli occhi lucidi e lo sguardo duro.

"Combatteró per rimanere quello che sono.
Non sono tuo. Non sono un oggetto!" Urla incazzato.

Sorrido.
Vuole tirare fuori le palle allora?
"Fammi vedere quello che sai fare allora" faccio un passo verso di lui "dimostrami che devo rispettarti come persona piccolo Jimin".

Il suo sguardo tentenna di nuovo.
So che non ha idea di cosa fare, glielo leggo nello sguardo.

Scatta verso di me e questa volta sono io a ritrovarmi con le spalle sul muro.

Glielo lascio fare.
Le sue mani tengono stretta la mia giacca.
La sua presa è debole.

Sogghigno.
Che intenzioni ha?

"Nessuno mi ha mai imposto la sua autorità.
Nessuno mi ha mai fatto fare ció che non volevo.
Resisteró tutto il fottuto anno alle tue schifose regole e vinceró questa guerra.
Riduci pure il mio corpo a brandelli ma stai sicuro che non riuscirai mai a farmi obbedire ai tuoi ordini".

Rimango leggermente sorpreso.
Fa qualche passo indietro e posso notare la sua determinazione nel suo sguardo.

"Allora non mi tratterró" annuisco gelido "useró tutta la mia forza per farti a pezzi il corpo e la tua anima".
"Imparerai a tue spese quanto possa essere doloroso sfidarmi".

Faccio schioccare la lingua sul palato.
"Questo colore ti dona moltissimo" dico prendendoli una ciocca di capelli fra le dita.

Questa volta sembra voglia incenermi con lo sguardo.

"Finisci di pulire novellino" dico con tono autoritario lasciandolo lí mentre esco da quel bagno.

Lo avevo detto che mi sarei divertito.
I giochi inizieranno solamente quando il suo corpo cederà.
Fino ad allora per me sarà solamente un riscaldamento.

Lie ||Yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora