78. Astinenza

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Stavo pensando... se una sera facessi una diretta su instagram?
Premetto che non ho mai fatto nulla di simile ma bho ho voglia di parlare con qualcuno di Lie e delle prossime storie che vorrei pubblicare magari dandovi delle piccole anticipazioni.
Parlare a caso e del comeback che è ormai alle porte.
Potete bestemmiarmi anche dietro 😆👌🏻.
È un periodo un po' difficile per me e sto facendo un sacco di fatica a scrivere quindi bho forse due chiacchiere potrebbero tirarmi un po' su.
Penso di avvisarvi pubblicando un capitolo avviso, ma vi avviso già che la diretta dovrebbe essere pomeriggio tardi/sera.
Il mio nick è seleneshiny.
Ditemi se vi piace come idea.
Buona lettura 💜
(Ah qualcuno gentilmente mi spiega come si fanno le dirette? Sapete sono vecchia~)

-Jimin Pov-

È tutto molto confuso per me.
Non riesco a distinguere il giorno dalla notte, non riesco a distinguere la realtà dai ricordi e dagli incubi.
Faccio fatica a riconoscere me stesso.

Markie mi ha detto più volte che quando ho questi momenti devo dire tre semplici parole che mi aiuteranno a restare calmo, a tornare alla realtà, tre cose che non si possono nascondere.
Il sole
La luna
La verità.

Queste tre parole mi aiutano molto, allo stesso modo contare le mie dita.
Se sono cinque vuoldire che sono sveglio, che è la realtà altrimenti è un sogno o un incubo e mi costringo a svegliarmi.

[SI RAGA STO CITANDO TEEN WOLF E CRISTO LO USO ANCHE IO QUANDO STO MALE QUINDI SHHHHHHH]

I primi giorni in cui sono stato nel dormitorio degli F4 non riuscivo a capire un bel niente.
L'astinenza era troppo forte e stavo veramente male.

Le allucinazioni sembravano fin troppo reali, vomitavo l'anima e non ho mangiato per giorni.
Ho avuto paura che in ogni momento Kai avrebbe aperto quella porta e mi avrebbe fatto ancora del male.

Nemmeno una volta ero riuscito a guardare il mio corpo per paura di cosa avrei potuto vedere, spaventarmi e avere un attacco di panico in più.

L'ansia mi impediva di uscire dalla stanza di Mark.
Quello lentamente stava diventando il mio posto sicuro, quello che senza il mio permesso nessuno ci avrebbe avuto accesso.

Piano piano avevo lasciato che oltre a Mark, l'unico che riusciva a calmarmi, a farmi sentire un po' meno male entrasse anche Jackson, poi Jaebum e poi Jinyung.

Quando iniziai a capirci qualcosa, dopo un po' capii che non ero più in pericolo ma che ero con loro.
Loro quattro c'erano sempre.

Se non c'era l'uno c'era l'altro e anche se inizialmente era stata dura dare fiducia a gli altri tre ci ho fatto presto l'abitudine.

C'erano momenti in cui stavo molto male a causa dell'astinenza.
Il metadone non mi dava abbastanza ma mi ero imposto di tenere duro.
Di non fare pazzie per avere di più.
Dovevo migliorare, non peggiorare.

Momenti in cui rivivevo quell'incubo.
Quell'incubo in cui ero stato rinchiuso nella stanza di Kai.

Alcune cose pensavo fossero semplicemente sogni ma il moro mi aveva confermato che erano accaduti per davvero quelle cose che gli chiedevo.

I pochi momenti in cui ero stato lucido pensavo a Yoongi.
Pensavo alle sue parole quando ero stato sotto effetto della GHB.
Avevo visto quando lo avevano pestato, quando aveva implorato Hoseok di non fottermi, quando aveva pianto disperatamente guardando la scena...

Lie ||Yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora