3. Regole

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-Jimin Pov-

+18

Per il resto delle lezioni resto in silenzio a pensare alle parole di Min.

I miei genitori davvero mi hanno venduto a lui?
Veramente lui può fare qualunque cosa per ammaestrarmi come un cagnolino?

Tutto questo per cambiarmi?
No, non può essere loro non lo avrebbero mai fatto.

Il suo sguardo brillava come se non vedesse l'ora che questa sfida iniziasse.

È sadico e non vedeva l'ora che mi ribellassi.
Ma può fare quello che vuole.
Non cederò.

Finite le lezioni vado nella mia stanza e prendo il manuale che come ha detto Min sta sul mio letto.

Ci do un occhiata per rendermi conto in cui mi sto imbattendo.
Devo conoscere il mio nemico.

Sono regole assurde, davvero troppe.
Le punizioni partono da una stella a tre stelle.

Ammetto che mi vengono i brividi quando leggo quelle a tre stelle.

Non possono davvero frustare qualcuno, non possono davvero appendere gli studenti all'albero del cortile con solo l'intimo addosso.

Che razza di regole sono queste?
Queste punizioni si basano sulla violenza e l'umiliazione.

Esistono delle regole in cui uno studente può diventare il tuo padrone per un periodo di tempo.
Dopo gli esami i primi 3 nella classifica possono scegliere le vittime le quali non possono sottrarsi in alcun modo.

Devi indossare un collare e obbedire ad ogni ordine del tuo padrone.

Non posso crederci, che cos'è questa scuola?

***

È domenica sera, per l'esattezza le 18.20.
Mi alzo dal mio letto e mi dirigo verso il cortile.

Devo sapere se tutto quello che ho letto è reale.

Quando arrivo hanno già cominciato.
Quando arrivo vedo che Min sta calpestando il telefono di un ragazzino del primo anno.

Una punizione da due stelle, perchè confiscarlo non bastava qualunque sia il motivo.

Per la mezz'ora successiva è Min Yoongi a punire gli studenti.
Tutti quanti.

Quanto duro e inflessibile puoi essere per fare questo ogni settimana?

"Ora capisci?
Non c'è da scherzare con lui".
È Taehyung ad avere parlato.
Anche lui stava guardando.

"È disumano" mormoro.

"Jimin, dammi retta.
Chiedi scusa a Min Yoongi e fai un passo indietro.
Non puoi vincere contro di lui".

Lo guardo storto.
"Non posso farlo, non voglio farlo.
Qualcuno deve opporsi e sarò io" sibilo.

Egli sospira tristemente.
"Tieni, faresti meglio ad usarla.
Non è un tipo paziente.
Ti ha dato tempo fino a domenica prossimo.
Sei fortunato".

Mi porge la tinta.
Fortunato?
Non cambierò il mio colore.

Conosco le conseguenze ma non avverranno nemmeno quelle.
Non lo farò vincere.

"Min Yoongi" urlo facendomi sentire dal sottoscritto il quale mi da attenzione.

Mi dirigo al primo cestino con passo calmo e sicuro e butto la tinta mentre lo guardo negli occhi.

"Ti piace davvero cosí tanto il rosa Park?" Chiede sogghignando.

Annuisco.
"È il mio colore di capelli e non cambierà perchè lo decidi tu".

Lie ||Yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora