33. Something

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-Yoongi Pov-

Per quanto sia arrabbiato con Park quello che gli sta succedendo mi fa incazzare e non poco.

Quelli stronzetti che lo stanno bullizzando pensano che io non sappia nulla.
Poveri ingenui.
Le voci girano e io in un modo o nell'altro vengo a scoprire tutto.

La conferma è stata quando Jungkook mi ha detto di aver visto Jimin pieno di lividi per tutto il corpo e averlo visto mentre spompinava uno dell'ultimo anno con altri ragazzi che gli stavano attorno.

Non mi sorprende che sia stato proprio Jungkook a venire da me in segreto.
Quel ragazzo è troppo buono per questa scuola anche se all'accorrenza sa essere stronzo.

Mi racconta un po' di cose di cui non ero a conoscenza e poi gli prometto di non dire il suo nome quando farò la mia mossa.

Lo ringrazio per le sue informazioni.
Ho tutti i nomi delle persone e ora posso divertirmi.

Lunedí faccio chiamare tutti quelli che avevo segnato su una lista insieme a Park che sembra confuso e parecchio ammaccato.

"Perchè siamo stati chiamati?" Chiede uno di loro lanciando un'occhiata assassina a Park il quale scuote la testa.

"No, idiota.
Lui non ha detto nulla.
Non avete ancora capito che in questa scuola io vengo a sapere tutto" sbuffo infastidito.

I ragazzi sbarrano gli occhi capendo che ora sono nella merda.

"Park goditi lo spettacolo" dico con un sorriso gelido.

Il corvino scuote la testa.
"Non mi interessa avere una vendetta, voglio solo farmi i cavoli miei".

Da quando sei cosí passivo piccoletto?
Pensavo lo fossi solo nel sesso.

"Visto? Possiamo andarcene se a lui non importa?" Chiede un'altro di loro.

Scuoto la testa serio.
"Neanche per sogno.
È una lezione che servirà a tutti gli studenti di questo istituto.
La prossima volta che qualcuno bullizzerà lui" indico Park "o chiunque altro se la vedrà con me" sibilo.

Ci sono abbastanza studenti per fare girare la voce e ne stanno arrivando altri.

"Chi è il primo?" Dico incrociando le braccia.

Nessuno si fa avanti.

"Non è giusto.
Park è una puttana, non possiamo essere puniti per una cosa del genere.
Lui ci gode" grida uno indignato, mentre altri annuiscono.

"A si? Se un ragazzino con un braccio rotto si ritrova contro una gruppetto di persone accetta si, certe cose" sibilo.
"E l'avete pure picchiato quindi state zitti che fate più bella figura".

Sbuffanno ma accettano il loro destino.

Quelli stronzetti fortunatamente non hanno nominato il gruppetto di Jeon.
Ci sono anche loro che parlottano fra loro e ogni tanto ricevo qualche occhiata da Kim Taehyung.

Probabilmente si chiederà perchè lui non è con questo gruppo di persone.
La ragione è che Jeon mi ha pregato di non chiamarlo e visto che lui mi ha fornito delle informazioni interessanti ho accettato promettendomi che Taehyung si sarebbe dato una calmata.
Si spera.

"Me ne posso andare?" Chiede Park guardandomi negli occhi.

"Fai come ti pare Park" dico facendo spallucce.

Annuisce e torna dentro ignorando tutto e tutti.

Mentre i suoi ex amici lo seguono con lo sguardo insieme a me.

Lie ||Yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora