74. Conseguenze

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-Jimin Pov-

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-Jimin Pov-

La cera bollente continuò a propagarsi finchè il biondo non si stancò di una tortura così lenta e noiosa.
Almeno a parere suo.

Mi mise in bocca una ball gag e mi drogò di nuovo.
Inizialmente non sentì molto la differenza, all'inizio per l'appunto.

Il biondo alternava il dolore con il piacere, solo qualche giorno dopo a quella reclusione ne iniziai a sentire l'effetto delle sue torture e della droga che mi disse fosse la GHB.

Mi spiegò anche gli effetti che riuscì a sentire fin troppo bene.
Aumento della sensibilità tattile e una maggiore sensibilità al momento dell'orgasmo.

Odiavo ammetterlo ma avevo provato a resistere ai suoi giochetti sessuali, qualora non mi avesse mai violentato.

I suoi giochini avevano cominciato a farmi effetto dopo che aveva aumentantato la dose.
Persino i segni che mi aveva lasciato con il frustino erano derivati da piccoli mugulii di assenso bloccati dalla pallina che avevo in bocca.

Faceva male all'orgoglio riuscire a venire così facilmente ad un pazzo che godeva nel farmi del male in questo modo.

Ma non erano solo quelli gli effetti della droga che giorno per giorno continuava a somministrarmi.
Quella roba mi stava portando in uno stato di confusione assurdo, avevo difficoltà a coordinare i movimenti e una notte mi aveva persino liberato polsi e caviglie.

Era stata la mia occasione per scappare, aveva persino lasciato la porta aperta.
Ci provai.
Ci provai davvero, ma il risultato fu solo che caddi dal letto, strisciai verso la porta anche se vedevo sfocato e avevo difficoltà nel movimento.

Scoprì di non essermi mosso, solo di essermi fatto male.
Da quel giorno non ci provai più.

Kai non mi legò più ma chiudeva sempre la porta a chiave quando usciva.
Mi aveva parlato di tante cose ma ne avevo capite ben poche a causa della droga sempre presente nel mio corpo.

Usò anche lo spanker fatto di legno.
Inizialmente fece male, tanto male, ma come tutti i suoi giochetti alla fine finì per piacermi.

Il mio corpo era stato martoriato dalle sue torture e dai suoi giochetti.
Era pieno di tagli, lividi di ogni grandezza, ustioni e piccole cicatrici.

Non riuscì a capire quanti giorni fossero passati, ma mano a mano che passava il tempo riuscivo a capire quanto ne sapesse sulle torture psicologiche e fisiche.

Scoprí la parte perversa del biondo sulla mia pelle.
Non potevo rifiutarmi in alcun modo, dovevo obbedire ad ogni suo ordine e faceva male.
Era violento e sadico.
Avevo provato a rifiutarmi ma il risultato era stato che le cose erano peggiorate.

Nonostante mi facesse provare piacere con le sue perversioni, ero terrorizzato, mi voleva come suo cagnolino e purtroppo ad un certo punto mi ero arreso.

Lie ||Yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora