73. Nato per soffrire

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-Jimin Pov-

Al mio risveglio sento un terribile malditesta, sento il corpo a malapena, sento solo qualcosa di fastidioso bruciare sui polsi.

Non riesco ad aprire gli occhi nè emettere alcun suono, c'è qualcosa che me lo impedisce.

Il panico si impadrodinisce di me e tento di riprendere la facoltà del mio corpo, ce la faccio a malapena ma abbastanza da capire che sono stato legato, imbavagliato e bendato.

Tento di liberarmi ma più ci provo più le corde spesse bruciano la mia pelle facendola sanguinare.

Provo a gridare più forte che posso ma la mia voce viene attutita non ottenendo alcun risultato.

Alla fine mi arrendo e tento di ragionare per uscire da questa situazione.
Pensavo di aver messo k.o. Kai, ma così non è stato, l'ho solo fatto incazzare di più.

Penso a tutto ciò che ha detto di sè, dei miei amici, di me, quanto sono stato stupido...

Ero così accecato dalla rabbia per Yoongi che non mi sono accorto che lui fosse una persona ben peggiore di lui, cosa ne sarà ora di me?

Sento la porta della stanza aprirsi, chiudersi a chiave e cerco di rimanere immobile e di tenere un respiro regolare ma fallisco miseramente.

Poco dopo mi viene levata la benda.
Socchiudo gli occhi per la luce troppo forte fino ad abituarmici.

"Spero che tu ti sia dato una calmata altrimenti il mio trattamento sarà ben peggiore di quello che avevo immaginato" sibila il biondo.

Sgrano gli occhi e annuisco non riuscendo ancora a capire cosa volesse da me.
Voleva scoparmi? Che cosa voleva?

Mi afferra i capelli alzandomi di poco facendo tendere di molto le mie braccia sfregando i miei polsi contro la corda facendomi male, mi ritrovo faccia a faccia con lui.

"Scoprirai perchè mi hanno spedito in questa fogna e ti conviene collaborare altrimenti il tuo bel corpicino potrebbe fare una brutta fine" sibila di nuovo.

Annuisco ormai terrorizzato.
Mi leva quel bavaglio che non mi permetteva di gridare e rimango in silenzio accontentandolo.

Sorride soddisfatto e mi lascia andare i capelli, sbatto la testa sul cuscino facendosi che il mio malditesta aumentasse ancoraz

"Che cosa vuoi farmi?" chiedo cautamente guardandolo.
Aveva un espressione da pazzo sadico stampata in faccia che mi faceva accapponare la pelle.

"Cosa voglio?" ride "voglio renderti obbidiente, voglio renderti solo mio e strapparti a quello stronzetto di Yoongi".

"Io... non-" respiro profondamente "avrai tutto quello che vuoi ma lasciami andare" mi mordo il labbro inferiore "ti prego hyung" lo imploro sentendo la paura impadronarsi di me.

Scuote la testa lentamente.
"Lasciarti andare dopo avere faticato tanto per conquistare la tua fiducia?
Sarebbe inutile" annuisce "sono sicuro che se ti lasciassi andare scapperesti a gambe levate e poi colpendomi mi hai fatto incazzare".

Si alza dal letto e prende qualcosa dalla scrivania su cui si trovavano degli oggetti, si gira e gli vedo un pugnale in mano rotearlo abilmente sulla sua mano.
"Vediamo di non arrivare a tanto mh?"

Mi faccio indietro sbattendo la schiena contro la parete abbastanza violemente mentre lo guardo terrorizzato tremando.
Scuoto la testa freneticamente e subito dopo lo posa al suo posto.

"Giù, non farmi diventare cattivo" dice con tono minaccioso.

Tento di nuovo di liberarmi i polsi mentre lui si avvicina ma il risultato è solo uno.
I miei polsi sanguinano e il biondo mi prende per il collo e mi fa sbattere di nuovo la testa contro il cuscino.

Stringe la presa, cerco di ribellarmi ma prima di perdere conoscenza molla la presa.
Prendo grandi boccate d'aria tossendo sentendo alcune lacrime scendere sulle mie guance.
"Hai fatto la stessa cosa con Jungkook e Hoseok?" dico con un filo di voce.

Il biondo scoppia a ridere.
"Mi è bastato ammaestrare Jungkook con un po' di sano bondage e poi lui è troppo codardo e spaventato per arrivare a tanto" prende una delle tante candele sul tavolo e mi strappa la maglietta con un gesto veloce appoggiandomela sopra al petto accendendola "riguardo ad Hoseok... beh se devo cominciare a raccontarti delle verità andiamo per ordine" sorride.

Mi lega le caviglie con delle cinghie strette al letto e fa lo stesso con le mie braccia.
"Se la candela cade, si passa alle maniere forti" spiega prendendo qualcos'altro dal tavolo.

Resto immobile.
Si siede su una sedia accanto al mio letto e mi sorride con il sorrisetto sadico che mi ha rivolto fin ora.
"E ora aspettiamo".

[...]

Solo quando la cera inizia a bruciare sulla mia pelle inizia a parlare.

"Iniziamo con un po' di verità ti va?
Da chi cominciamo...?" chiede più a sè stesso facendo un espressione pensierosa.
"Non sai una cosa di Jungkook".

Mi mordo il labbro inferiore mentre la cena inizia a propagarsi sulla pelle bruciando.
"Jungkook non è mai stato di Yoongi, è sempre stato mio" dice soddisfatto di quello che stava raccontando "quando sono tornato, è tornato ad ubbidirmi come un cagnolino, ha lasciato Taehyung e ha fatto delle cose per me come fare a pezzi quel piano per esempio" ridacchia.

Si avvicina lentamente e passa l'indice sulla mia guancia.
"Sono stato io a distruggere il loro rapporto, a farlo tornare da me.
Ci sono io dietro ai tuoi amici che non ti dicevano mai nulla, sempre io.
Jungkook ha fatto tutto quello che volevo, mi diceva tutto ciò che volevo sapere di te e dei tuoi amici.
Ha spiato te e Yoongi in piscina la notte del suo compleanno e ha sentito che ormai vi eravate innamorati l'uno dell'altro".

Prende una piccola pausa.
"Per questo ora sei quì.
Sei la persona a cui tiene di più Yoongi, ti ha respinto perchè è un idiota.
Avrebbe dovuto tenerti vicino a sè, invece ti ha spinto verso di me incosciamente, stupidamente e ora sei nelle mie grinfie" fa una piccola pausa per osservare la mia espressione probabilmente terrorizzata.

"Per colpa sua farò soffrire te, Jiminie e ti assicuro che non mi risparmierò neanche quando piangerai disperatamente e mi implorerai di fermarmi.
Strapperò l'unica persona di cui si sia mai innamorato" mi accarezza la guancia.
"Tu".

Lie ||Yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora