-Jimin Pov-
Appena il preside apre la porta dello stanzino si sente un forte abbaio provenire da dentro e faccio qualche passo indietro terrorizzato.
Ma che cazzo? Ma fa davvero sul serio?
Ma io gli bestemmio tutta la dinastia a questo figlio di puttana.Yoongi si avvicina alla porta e cerca un interruttore.
"Non contarci Yoongi, questa stanza non ha luce".Annuisce e prende in mano il telefono e mette la torcia facendo luce nella stanza.
In fondo alla stanza si trova il grosso cane da guardia del preside, incatenato al muro, cosí ci spiega."Entra e restaci finchè non torno" ordina.
È stata una mia idea, è giusto che ci vada di mezzo solo io.
Cosí dopo che io e il maggiore ci lanciamo un ultimo sguardo entro.Subito la porta si chiude a chiave e piombo nel buio più totale.
Sento lo sguardo del cane addosso e lo sento ringhiare.
Mi attacco al muro tremando."Jimin sono quí, non ti lascio" sento la voce calma di Yoongi parlarmi.
"Lui ti lascia rimanere?" Chiedo con voce tremante.
"Hai tre delle tue peggiori paure davanti a te, gli basta immagino".Emetto una risata nervosa.
"Tu sai proprio tutto di me eh?"
Il maggiore sospira.
"A terra accanto a te troverai una bottiglietta d'acqua.
Il cane è legato può muoversi appena non può farti del male
Resta più fermo possibile e sopratutto cerca di restare calmo, i cani lo percepiscono quando sei spaventato e quel bastardo sa come spaventarti parola mia".Davvero di aiuto.
Min Yoongi potrebbe vincere il premio per il conforto."Probabilmente resteremo quí fino a domani se non di più.
Quindi parliamo un po' per distrarti che dici?
Non dovrebbe essere difficile per te, sei un gran chiacchierone" ironizza cercando di alleggerire la pressione.Ridacchio.
"Sono chiuso in una stanzino minuscolo, non riesco a vedere nulla e a pochi metri di distanza c'è un cane enorme che vorrebbe usarmi come suo osso da masticare" ironizzo "raccontami tu qualcosa piuttosto, mi piace la tua voce, è...rilassante".Il silenzio regna per minuti e minuti tanto che penso se ne sia andato.
Mi sono seduto a terra con le ginocchie strette al petto e il cuore che batte all'impazzata."È stato molto bello quello che hai fatto per me.
Prenderti tutta la colpa" mormora.Istintivamente sorrido.
"Troppe volte sei finito nei guai a causa mia, è stata colpa mia, è stato giusto cosí".
Il maggiore rimane in silenzio di nuovo.
"E comunque come ci ha scoperti il preside?" Chiedo pensando solo adesso a come siamo stati beccati.Sento una leggera risata provenire dietro alla porta.
"Jimin, il preside potrebbe dirti anche quante volte ti seghi a settimana se volesse.
Se vuole tenere d'occhio qualcuno lo fa".Capisco, quello stronzo viene a sapere tutto e ho capito che quello sotto stretta sorveglianza non sono io ma Yoongi.
Solo... perchè?Rido divertito.
"Rimarrebbe sorpreso da quante seghe riesco a farmi quando non scopo con nessuno".Il corvino scoppia a ridere.
"Riesci a scherzare in questo modo anche in questa situazione, sei incredibile Park Jimin".
Nel suo tono riconosco una punta di orgoglio.
"E già" sorrido.Altri minuti di silenzio.
"Da dove provengono queste tue fobie?" Chiede a tono basso.
Stringo le ginocchia al petto e sorrido tristemente.
"Da dove vuoi comincio?" Chiedo con tono appena udibile.
"Scegli tu, se vuoi farlo mh? Non voglio obbligarti a fare niente che tu non voglia".Annuisco anche se non può vedermi.
"La paura del buio e degli spazi chiusi proviene da un trauma avvenuto alla medie.
Dall'ultimo anno per l'esattezza.
L'anno prima avevo fatto coming out e le cose sembravano cambiate.
Avevo già la mia compagnia di amici con cui avevo iniziato a ballare ma questo non toglieva a scuola la situazione fosse abbastanza drammatica.
Ero circandato dalle ragazze e questo ai ragazzi non andava affatto bene.
Cosí con l'inganno e l'aiuto di una persona che pensavo fosse mia amica riuscirono a rinchiudermi in uno stanzino simile a questo nella nostra scuola.
Era inverno e ci passai tutta la notte.
Mi sentii davvero male.
Non avevo nessuno e per la scuola passavano voci in cui ci fossero dei fantasmi.
Non avevo paura di quello, avevo paura che gli stessi stronzi che mi avevano rinchiuso dentro facessero qualcosa per spaventarmi" sospiro ricordando tutto l'accaduto "ma non successe nulla.
Restai nel buio e nel silenzio più totale fino al giorno dopo.
Ricordo che quando aprirono ero in uno stato pietoso.
Occhi gonfi, respiro affannato e la porta era piena dei miei graffi e del mio sangue proveniente dalle mie unghie.
Avevo cercato di uscire in ogni modo anche dando spallate alla porta e calci ritrovandomi poi dei lividi.
Avevo avuto un'attacco di panico quella notte ed ero impazzito.
Metti anche che ero ancora piccolo e mi sono fatto prendere dal panico".
"Tutto questo perchè i miei compagni erano gelosi del mio rapporto di amicizia con le ragazze, non gli interessava tanto che fossi gay, anzi pensavano che mentissi per avere successo con loro".
Appoggio il mento sulle ginocchia e chiudo gli occhi.
Non dirmi che ti dispiace, non lo fare."Ora non sei solo però, non impazzirai di nuovo.
Possiamo parlare tutta la notte se la cosa ti fa stare un po' meglio".Sento qualche lacrima solcare le mie guance.
"Si, ti prego.
Ho paura" mormoro.
Lui mi fa sentire meglio, sarei entrato già in panico se non ci fosse stato."Allora faremo così" dice con voce piano.
"Per i cani è molto semplice.
Venni morso da un cane da piccolo, classica paura, niente di speciale.
I cani mi mettono paura, anche quelli piccoli"."All'inizio dell'anno avrei dovuto scatenarti contro un chihuahua.
Secondo me avrebbe avuto più effetto delle frustate" ride amaramente.
Faccio lo stesso.
"Ti assicuro che hai ragione.
Ti sarei svenuto addosso" ridacchio."Ti avrebbero preso e ti avrei preso per il culo per tutto l'anno" ironizza "ma almeno non ti avrei buttato addosso un nuovo trauma" indurisce il tono sbuffando.
So che si sente in colpa, lo so.
"Il passato è passato, non possiamo fare nulla per cambiarlo".
"È vero..." ammette.Bevo un sorso d'acqua e il cane abbaia.
Impreco sbattendo le spalle contro il muro per lo spavento.
"Maledetti cagnacci.
Sono per i gatti tutta la vita" ringhio facendolo ridere."Che cazzo ridi lil meow meow" sbuffo facendolo ridere ancora più sonoramente.
"Da dove viene questo sopranome?".
"Non lo so" sorrido "ma ti si addice, assomigli ad un gatto".
È davvero cosí.
Sembra un micetto adorabile.
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Lie ||Yoonmin||
FanfictionMin Yoongi Min Yoongi frequenta uno dei migliori collegi della Corea del Sud. È presidente del consiglio studentesco ed è lui a governare l'istituto. È duro, gelido e non offre seconde possibilità a nessuno. È sempre pronto a rimettere in riga gli s...