22. Strano

35 5 0
                                        

Primo giorno: noia mortale. Le lezioni le ho evitate, rimanendo a casa. Speravo che Erika mi portasse i suoi soliti appunti, ma non ho visto neanche l'ombra del suo quaderno rosa. Ho passato la giornata con Mal; mi ha chiamato mia madre, non ho neanche capito per quale motivo esattamente; ho visto il nuovo film di Scream e qualche puntata di Euphoria, e infine ho fumato tanto, tra sigarette e tre canne, aggiungendo anche una pillola di Ecstasy in tarda serata. Poi credo di essermi addormentata tra le nuvole rosa.

Secondo giorno: particolare. Ho fatto colazione con la pizza al mare, parlato con un paio di estranei a caso, fatto un bagno con i vestiti addosso, nonostante il freddo, e mi sono fatta una corsa fino a casa con l'obbiettivo di asciugarmi e riscaldarmi. Inutile dire che il calore maggiore me lo ha dato la grappa, insieme ad uno spinello. Anche oggi non sono andata all'università. A cosa mi serve studiare? È così bello vivere in totale libertà.

Terzo giorno: boh. La domenica non ho lezioni. L'università ovviamente è chiusa quindi ho un buon motivo per dire di non esserci andata. Presa da uno strano istinto malsano, sono andata in chiesa durante una celebrazione eucaristica, ho fatto il segno della croce, ringraziando non so chi per le mie gioie, e me ne sono andata. Sono andata in biblioteca, preso un libro in prestito, e mi sono messa a leggerlo sulla spiaggia fino al tramonto. Mi sono persino addormentata, risvegliandomi poso dopo sentendo del metallo sui miei polsi. Mi sono ritrovata in manette nel bel mezzo di una rilassante domenica, e sono stata portata in centrale senza un logico motivo. Non ho avuto un minimo velo di paura, anche perché non ho ucciso nessuno, infatti, dopo una serie di domande sul perché mi trovassi in spiaggia in modo invasivo, mi hanno lasciato libera. Ancora adesso non ho capito il senso di tutto ciò. Dunque, con la tristezza di non avere una minima chiamata persa sul mio cellulare, sono ritornata al mio appartamento, faticando un po' nel trovare la strada giusta, e mi sono subito rintanata nel mio letto, senza la minima voglia di ingerire cibo o sostanze, e Mal che si è accovacciata sul mio braccio destro.

Oggi, dopo quattro giorni passati nel totale isolamento dal mondo che conosco, mi sono costretta ad alzarmi, spinta anche dalla mia gatta che ha ben pensato di battezzarmi con la sua saliva alle sei di mattina. Ci sono piccoli momenti in cui odio anche lei.

Senza neanche fare colazione, mi lavo la faccia, i denti, mi preparo, prendo la borsa, mettendo all'interno le cose essenziali, a partire dalle sigarette, passando poi al quaderno e una penna nera, ed esco di casa chiudendomi la porta alle spalle.

Dovrei bloccare la serratura ma non ne ho proprio voglia. Abito in un paese in cui nessuno si conosce, quindi sono tranquilla.

Prima di entrare nel posto che mi attende a braccia aperte, vado al Drug For Breakfast, prendo un trancio di rustico, e mi siedo ad un tavolo in fondo per gustarmelo in santa pace. Ho ancora un po' di tempo, prima di iniziare a prendere appunti e seguire le lezioni con delle spiegazioni incomprensibili.

«Chi si rivede... sei tornata dal mondo dei morti?» Oh no. Sicuramente, tra tutte le persone che conosco di questa città, lui sta proprio all'ultimo posto nella classifica delle persone interessanti. Avrei preferito un'accoglienza migliore.

«Ho fame, lasciami mangiare.»
«Non ti smentisci mai. Nonostante ti rilassi per giorni interi tra le tue mura, torni e resti sempre te stessa, la solita scontrosa. Ecco cos'è che mi attrae di più di te.» Sfoggia il suo ghigno beffardo.

«Peccato che non posso dire lo stesso di te, visto che la tua solita arroganza mi fa girare le ovaie.» Addento un altro boccone del mio rustico.

«E ci credo, sono attraente. Sarebbe stato strano se i tuoi organi riproduttivi non desiderassero fare sesso con me.» Si vanta.

Sono scioccata, e lo fisso senza parole. «Che schifo, Jonah. Ma non vedi che sto mangiando? Sei proprio un lurido coglione. Io sicuramente non stavo alludendo a quello che alludi tu.»

Detto ciò mi alzo dal tavolo e, nonostante la fame sia quasi sparita a causa di quello che ha detto Jonah, porto ugualmente con me la colazione, ma prima che io possa varcare l'uscita del bar, Jonah mi afferra il braccio e mi ferma.

Si avvicina al mio orecchio, per farmi sentire quello che ha da dire. «Tanto io lo so qual è il tuo desiderio più grande quindi, quando vuoi, io sono sempre a tua disposizione.»
«Vaffanculo.» Mi divincolo dalla sua presa, e finalmente me ne vado.

Ma tengo scritto in fronte "cerco solo coglioni"? Ditemelo voi, perché, anche se non mi vedo quasi mai allo specchio, non ho mai notato questa cosa su di me.

Finalmente passo l'entrata della Pepperdine University, e vado al mio armadietto per prendere il laptop che la settimana scorsa ho dimenticato di riportare a casa, e mi dirigo presso la classe della prima lezione, pedagogia.

Appena noto Erika seduta al suo solito posto a metà classe, il mio istinto mi porta ad andare verso di lei. Prendo posto accanto al suo, che per mia fortuna è libero, ma anche se dovrei dirle qualcosa, non proferisco parola. Non ci riesco, non è nel mio stile, e non so neanche cosa dire.

Contrariamente alle mie aspettative, è lei che mi sorprende. No, non perché mi parla, ma perché, senza dire niente, raggruppa le sue cose, si alza e se ne va, sedendosi ad uno dei posti liberi in prima fila. Questo non è affatto da lei. Di norma, per quanto ho imparato a conoscerla, lei è la più brava ragazza tra tutte le persone messe insieme. Non volta mai le spalle a nessuno, ma a quanto pare lo ha appena a me.

Ignorando questo piccolo inconveniente, cerco di seguire la lezione quanto più possibile, anche se il pensiero invade la mia mente. Mi fa strano questa situazione.

Finita la lezione, vado in bagno e poi, in attesa della prossima lezione, esco dall'università per fumare.

Nel mentre poi sto per rientrare, affianco a me passa Esteban che mi guarda ma non si ferma e non mi sorride neanche.

Okay, tutto questo è strano. Cosa succede a tutti oggi?

———
Spazio autrice
Oggi un po' in anticipo con il nuovo capitolo, piccola sorpresa.
Come state, bears?

Cosa sta succedendo a Jenna, secondo voi? Vi sta piacendo la storia? Fatemelo sapere qui nei commenti e, qualsiasi cosa vogliate dirmi, sono attiva anche sui social:
IG: mariacarmelachianca
TikTok: mariacarmela01

Amore tossicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora