Tra i tanti regali che vengono scartati e idolatrati, arriva il mio turno. Prima di tutto, ricevo i ringraziamenti per i regali che ho fatto: un set per make-up ad Erika, un profumo Tesori D'oriente a Julien e uno GianMarcoVenturi ad Esteban. Chloe non ha avuto nulla da parte mia, perchè neanche sapevo che l'avrei conosciuta.
Intanto, scarto il primo regalo, quello più grande. Un puzzle da 500 pezzi, della città di Venezia, con lo stretto al centro, e tutte le abitazioni e particolari illuminazioni ai lati. Bello, ma perché un puzzle?
«Appena l'ho visto mi sei saltata in mente tu, quindi ho dovuto prenderlo.» Esteban.
«Molto particolare, chissà perché ti sono venuta in mente proprio io.» Scherzo. Si, i puzzle mi piacciono, ma perché rappresentano me.
«Ci sono dei motivi folli dietro la scelta di questo regalo, ma non so se mi conviene dirtelo.»
«E adesso invece me lo dici. Non puoi lasciarmi con il fiato sul collo.»
«E no, ho sonno.» Ma che... questo ragazzo è proprio fuori dal normale. Non può illudermi in questo modo.Sono pronta a ribattere ancora, ma guardo gli altri presenti insieme a noi, quindi mi fermo. Non voglio dare spettacolo.
Prendo il secondo regalo, e questo ha il nome del mittente vicino al destinatario: Chloe. Mi ritrovo un libro che credo di non aver mai sentito prima d'ora, Fabbricante Di Lacrime, scritto da Erin Doom.
«Rigorosamente scelto da me. So che ti piace leggere, quindi questo può piacerti.» Esteban parla di nuovo.
«Ah si? E quale sarebbe la motivazione di aver scelto questo libro?»
«Leggendo, lo potrai capire. Io non posso darti spoiler.»Lo guardo male. Vuole farmi impazzire, ne sono certa. Ringrazio comunque Chloe per il suo regalo, anche se si può dire che anche questo è da parte di Esteban, e passo all'altro regalo, il penultimo, che è della stessa grandezza del precedente. É un libro anche questo, consigliato da Esteban? Ormai mi sembra la cosa più ovvia.
Comunque sia, lo apro e si, mi trovo un altro libro tra le mani. MY SOUL, una storia sconosciuta anche ai più attenti del mondo dell'editoria, scritto da una ragazza di nome Maria Carmela. Ma che nome è questo?
Il mio primo istinto, quindi, è quello di guardare Esteban, consapevole che anche qui ci sia il suo zampino, ma questa volta alza le mani all'aria.
«Questa volta io non centro niente. Non l'ho mai visto questo libro.» Si difende.
Io continuo a guardare avanti e indietro questo libro. Leggo la trama, do un'occhiata all'interno, osservo la foto dell'autrice... niente. Non credo di averlo mai sentito nominare.
«Oddio, mamma, ma quello è il libro che ti feci leggere io?» Erika si rivolge a sua madre. Ah, quindi questa volta c'è lo zampino della mia amica.
«Si, l'ho letto e ho pensato che dovesse leggerlo anche Jenna. Sapendo la sua storia, le avventure di Camilla potrebbero aiutarla a comporre il puzzle della sua vita, quindi ho preso una nuova copia ed eccola qui.»
Resto in silenzio. In che senso Julien conosce la mia storia? Cavolo, perchè non mi mettono tutte le carte in tavola? Non posso mettermi a perdere tempo a leggere, per avere degli indizi su quello che mi è stato nascosto nel corso degli anni.
«Grazie, Julien. Almeno tu mi hai dato una motivazione.» Rispondo alla fine, per dovere.
«Hey, anche io ho le mie motivazioni.» Si fa sentire Esteban, ed io rido.
«E quale, allora? Perché ci stai pensando così tanto?»
«Te la devo dire dopo. Ora non abbiamo tempo da perdere.»Mi faccio andar bene la sua risposta, anche se sono troppo curiosa, e passo all'ultimo regalo, che sembra essere vuoto, tanto che è piccolo e piatto.
Non credo che Erika abbia fatto il regalo soltanto a me, ma perchè io ne ho uno in più? «Questo è il tuo?»
«No, io non sapevo di questo scambio di regali.» Mi risponde, proprio come avevo pensato.
Controllo l'involucro, ma il mittente non è scritto da nessuna parte. Magari l'interno può darmi qualche indizio.
Nonostante la possibilità che all'interno possa esserci una bomba, anche se non credo che ne esistano di così piccole, sacrto la carta e mi ritrovo dei fogli in mano. Okay, se i regali di Esteban non hanno ancora una motivazione per la scelta, questo non ha proprio senso. Non credo che i miei geniori mi abbiano mandato una lettera dall'aldilà. Potrebbe essere un bel regalo, e anche plausibile, visto che soltanto io ho un regalo in più, ma comunque sia, non può essere possibile. Al massimo, possono essere i testamenti.
Apro il foglio che sta sopra, e mi trvo una specie di lettera. Prima di cominciare a leggerla, però, do un'occhiata agli altri fogli sotto il foglio aperto. Sono due biglietti aerei. Okay, questo è sicuramente un brutto scherzo. Mia madre voleva regalarmi un viaggio?
Confusa, non leggo neanche la destinazione dei biglietti aerei, e passo alla lettura della lettera.
*Mia piccola Jenny...*
La mia faccia si trasforma subito in un'espressione annoiata e disgustata. Come sarebbe a dire che lo sconosciuto mi ha fatto un "regalo"? E soprattutto, come ha fatto a metterlo insieme agli altri regali?
*Sicuramente hai già capito chi ti sta scrivendo, e ne sono contento, perché il modo in cui ti chiamo io è imbattibile.*
Come no. Tanto imbattibile che vorrei solo dimenticarlo.
*E si, devo farmi vivo anche a Natale, perché io amo lasciare il segno, e tu hai preso proprio di me.*
Lascia la scia della sua merda, questo è sicuro.
*Allora, non mi va di raccontare la solita storia qui sopra, perché ci vuole troppo tempo per scriverla. Dunque, sicuramente continuerò attraverso il cellulare, anche contro la tua volontà, ed ho valutato la mia credibilità, in modo tale che le mie parole non vadano nel cesso. A quanto pare, la tua dolce famiglio ha conservato prove schiaccianti e incriminanti della tua storiella felice, quindi ti ho procurato due biglietti per tornare alla tua casa a Brighton, e cercare quelle prove. Cavolo, ora che ci penso, potevo anche evitare di sprecare voce e penna, perché tanto a casa tua scoprirai tutti i segreti più oscuri. Parlando dei biglietti, hanno un mese di validità, quindi ti conviene agire di fretta, e ne sono due così puoi portare chi vuoi con te. Non puoi andare da sola, perché se qualcuno deve farti del male, quel qualcuno devo essere io. Un bacio e un bel Natale, mia cara. Zach.*
Leggo senza più interrompermi, e rileggo due volte la parte delle prove. Non ci posso credere, è assurdo che mia madre mi abbia nascosto delle cose importanti, cose che ancora non so esattamente. Questo Zach si sta inventando tutto, e sta solo mettendo in atto il suo piano di vendetta contro di me. Non andrò a Brighton per perdere tempo, avendo anche gli esami alle porte.
«Jen, di che si tratta?» Mi chiede Esteban, e gli passo il foglio scritto. Sono tentata di strappare i biglietti, ma cerco di trattenermi. Posso sempre venderli.
«Okay, parliamo anche di questo più tardi.» Ripiega la lettera, prende i biglietti dalle mie mani, e se li mette in tasca. Chissà cosa pensa di fare lui.
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Amore tossico
RomanceIl bisogno di avere una persona da amare, che sia un nerd o un bad boy; un migliore amico sul quale poter contare sempre, poter raccontare ogni cosa, e vivere tante folli avventure insieme; diventare qualcuno nella vita, sentirsi realizzata, avere u...