Nonostante la mia voglia di continuare la conversazione che stavo avendo con Esteban, colpevole la mia curiosità, andiamo insieme nel salone, dove io non trovo nessuna persona speciale.
«Okay, quindi chi devi presentarmi? Il fantasma di mia madre?» Chiedo scherzosamente e confusa, ma solo dopo mi rendo conto di quello che ho detto.
«AHAH, Jen, molto divertente in un mondo di barzellette, ma no, non farei mai una cosa simile.»
«E allora chi ho davanti a me? Il tuo amico invisibile?» Continuo a guardarmi intorno, nella speranza di trovare qualche anima viva. Sto cominciando a pensare che abbia inventato questa scusa per scappare dal momento imbarazzante in cui si è trovato.«No, hai sbagliato anche adesso, ma non posso dirti di chi si tratta, perché a momenti sarà qui, e non posso rovinarti la sorpresa. Devi aspettare un po'.» Sorride, e sembra proprio che per lui sia una persona, o qualcosa, davvero molto importante. Che ha combinato? Mi ha fatto un regalo che sta per arrivare con Amazon?
«Va bene, allora vado a mangiare qualcosa. Sono le undici e ho fame.» Lentamente, mi dirigo in cucina per mangiare qualcosa, ma Esteban mi blocca.
«Se riesci, aspetta anche per mangiare, così lo faremo tutti insieme. Non voglio farti mangiare troppo, considerando i tuoi problemi.»
«Ma tutti chi?» Chiedo ancora, sperando di avere una risposta. Ancora nulla, insiste sul fatto che devo aspettare. «Va bene, come vuoi.» Sbuffo.«Ti sto salvando la vita, cara.»
«Oh, la ringrazio molto, Vostra Altezza.»«Cavolo, adesso però sei tu che fai morire me. Da dove ti escono queste risposte?» Parla mentre ride come un impossessato.
«Stai scoprendo tante cose strambe della vera me, caro ES. Io sono nata per dire o rispondere con stranezze, solo che non lo facevo da molto.» Mi confido, se così si può giudicare la mia risposta.«Saranno anche stranezze, ma c'è da dire che ogni volta che cazzi fuori un particolare nascosto di chi sei davvero, ti fai più interessante. Sei fuori dagli schemi, ed è per questo che mi piaci.»
Come quando eravamo in stanza, il silenzio imbarazzante ritorna fra noi, e nel momento esatto in cui vorrei dirgli il mio modo di pensare riguardo a questa folle situazione, dei suoni contro la porta attirano la nostra attenzione. Qualcuno st bussando.
Innervosita per il tempismo che regna in questa casa, mi volto verso la porta, ma è Esteban che corre verso di essa e la apre. Entrano tre persone, due le quali conosco molto bene: Julien e Michael, rispettivamente madre e fratellino di Erika. E l'altra donna chi è, invece? Sono convinta di non averla mai vista finora.
Saluto Michael, che tenta di buttarsi addosso a me, che ovviamente lo blocco, a causa dei gessi alle gambe e il busto. Gli lascio un lungo bacio sulla guancia, dandogli gli auguri, e poi auguro un buon Natale anche a Julien.
«Jenna, vieni. Lei è la persona che volevo presentarti.» Mi avvicino ai due. «Lei è mia madre Chloe, direttamente da Phoenix. Mamma, lei è Jenna, la mia migliore amica.» Ridacchio al modo in cui mi ha presentata Esteban, ma porgo comunque la mano alla giovane donna davanti a me. "Migliore amica", wow...
«É un piacere conoscerla, Chloe.»
«Piacere mio, Jenna. Cavolo, Esteban. Per come me l'avevi descritta, pensavo che fosse la tua ragazza, ed è anche davvero bella.» Si rivolge a suo figlio, sotto un mio estremo ed evidente imbarazzo. Non so se sia normale di me in questo modo, con me in stretta presenza. Credo che certe cose si debbano dire più in privato. Sono comunque pareri personali.«Jenna, dimmi un po' di te. Esteban mi ha detto che hai più di un nome. Quali sono gli altri?»
«Interamente mi chiamo Jenna Alisha Sophie. Jenna è il primo, per questo le persone mi chiamano con questo.»«Quale preferisci tra tutti e tre?»
«Non ho un nome che preferisco più dell'altro. Ognuno di essi ha una sua storia e un suo significato per me.» Beh, più di questo non mi va di dire nient'altro. Questa è una cosa che deve restare privata solo dentro di me, e solo io devo sapere. Mia madre era l'unica a sapere di questa cosa, e con la sua morte, è morta anche la sua conoscenza, e nessun altro può prendersela.«Esteban mi aveva avvisato che sei una ragazza piena di sorprese, ma non pensavo fino a questo punto. Ma è giusto così, Jenna. Non pretendo che parli con me, che mi hai appena conosciuta. So che mio figlio saprà fare la sua parte. I tuoi genitori verranno a farti gli auguri?»
Resto in silenzio, quasi pietrificata. Okay, è chiaro che Esteban non le ha detto della mia famiglia, e di questo gliene sono grata, ma come fa questa donna ad essere così curiosa? Per carità, sembra comunque una brava signora, ma dovrebbe sapere che tasti toccare.
«Chloe, evita. Lei è la figlia di Josie Dempsey, dovresti sapere dove sono i suoi genitori.» La avvisa Julien, interrompendo il mio momento di trance.
«Josie Dempsey... oddio, quella Josie Dempsey. Scusa, Jenna. Non avevo la minima idea di chi fossi e chi fossero i tuoi genitori.» Mi abbraccia senza permesso, appena realizza di aver commesso un errore. Nonostante la mia forte voglia di allontanarla, considerando la mia "allergia" agli abbracci, mi lascio stringere dalle sue braccia nella speranza di trovare uno spirito materno dentro di lei. Beh, la mia immaginazione funziona. Ora è mia madre che mi sta abbracciando.
«Ho una domanda da fare ad entrambe, però...» Comincio a parlare, appena si stacca dall'abbraccio e la magia svanisce. «Come fate a conoscere mia madre? Sembra proprio che, per come ne parlate, la conoscete anche meglio di me.» Okay, sembra assurdo pensare e chiedere una cosa del genere, ma è un dubbio che mi sta affliggendo nella mia testa da quando ho conosciuto Julien.
Lei e Chloe si fissano, quasi come colpevoli, ed Esteban invece fissa me, confuso proprio come me. «Io personalmente non la ricordo perfettamente, ma il suo nome non lo dimenticherò mai.» Chloe interrompe il silenzio.
«Io non riesco a dimenticare neanche il passato. Tutto quello che ha fatto è troppo strano e particolare per essere dimenticato.» Dichiara Julien.
Okay, tutto ciò sta diventando troppo assurdo, ma soprattutto confusionale. Come facevano queste due donne a conoscere mia madre, se io non conoscevo loro? Deduco che... «Quindi vi conoscevate dall'infanzia?»
«Più precisamente dai tempi del liceo. L'intero istituto era conoscenza della sua strana relazione con un certo Zach.» Io ed Esteban ci guardiamo a vicenda, pensando la stessa cosa.
«Perché aveva una relazione "strana" con questo ragazzo?» Chiede Esteban al posto mio.
«Diciamo che in tanti dicevano che allo stesso tempo lei si vedeva con un altro ragazzo, Erik, che era anche il fratello gemello di Zach. Ha avuto persino due figli, senza sapere la vera identità del vero padre, e alla fine è scappata con Erik. Non so quanto di tutto ciò sia vero, alla fine giravano tantissime voci sul suo conto, ma era comunque una nostra amica stretta, e noi sapevamo per certo che lei non sapeva chi scegliere dei due fratelli.» Julien finisce la sua spiegazione, ed io resto senza parole.
Sono troppe notizie da elaborare, ed anche se non sono una novità, mi stanno scombussolando, e soprattutto stanno mettendo in dubbio la mia natura. A quanto pare, lo sconosciuto non è un bugiardo, perché tutto quello che mi hanno detto le due donne coincide con quello che ha detto lui in precedenza.
«Okay, credo che si stia facendo tardi. Radunate i regali e metteteli in macchina. Ci aspetta una sorpresa da fare.» Chloe interrompe il momento e si mette all'opera, seguita da tutti noi.
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Amore tossico
RomanceIl bisogno di avere una persona da amare, che sia un nerd o un bad boy; un migliore amico sul quale poter contare sempre, poter raccontare ogni cosa, e vivere tante folli avventure insieme; diventare qualcuno nella vita, sentirsi realizzata, avere u...