Saró anche stata dura con mia madre, ma alla sua età, reagire in questo modo, è sicuramente esagerato. Avrebbe potuto tirarmi uno schiaffo, urlarmi contro le peggiori cose che pensava, e invece se n'è andata senza dire nulla.
Si, riconosco il mio sbaglio, il quale è anche molto grande, perché mia madre non ha nessuna colpa per quello che è successo a mio padre. Non voglio neanche pensare a cosa è successo, perché anche solo il pensiero mi può distruggere per una seconda volta, ma è da quell'orribile avvenimento che sono diventata così come sono ora. Prima, forse perché ero una bambina, ero molto più allegra e gioiosa.
Finisco il mio vassoio di sushi, e viato che mia madre ora non c'è, ne approfitto per mangiare un po' dei suoi spaghetti di riso. Cos'è questa cosa che sa solo di acqua? E il pesce, che qui dentro è proprio inesistente? Vabbeh, piace a lei...
Smetto di mangiare subito dopo, e comincio a togliere le cose inutili sul tavolo. Tolgo anche gli spaghetti di mia madre, mettendoli nel frigo chiudendoli per bene.
Appena finisco di mettere in ordine, però, il campanello si fa di nuovo vivo, quindi mi precipito ad aprire di nuovo. Non credo che si tratti di nuovo di mia madre, lei non torna mai dopo un litigio.
Apro la porta ma, contrariamente alle mie aspettative, si tratta proprio di mia madre. Peró questa volta non è sola, o almeno lo è, ma con se ha uno scatolo di media grandezza tra le mani. Cos'è adesso? La sua vendetta?
«Sei una stronza categorica, e non capisco come tu possa essere uscita dalla mia pancia. Comunque sia, sei mia figlia, e nonostante tutto ti voglio sempre bene. Quindi, anche se non so quanto tu possa meritarlo, ho deciso di portarti un piccolo regalo direttamente da Brighton.» E cos'è, una bomba? Non credo, visto che in aeroporto ci sono una miriade di controlli.
Nonostante i tanti no che girano nella mia mente, prendo il pacco e torno dentro, facendo entrare anche mia madre. Appoggio il pacco sul divano e subito lo apro. Quello che mi ritrovo davanti mi lascia senza parole.
«Mal?» Guardo mia madre in segno di approvazione e lei annuisce, dichiarando che quel che ho detto è giusto.
Non ho parole, questa è la più bella sorpresa che potessi mai ricevere. La mia piccola palla di pelo nero mi salta addosso, anche lei contenta di rivedermi, ed io la stringo a me, accarezzandola. La mia gattina è l'unica cosa che mi fa restare sana di mente, infatti non so come io abbia fatto a sopravvivere in tutti questi giorni passati senza di lei, e con tutte le cose folli che sono successe.
«Grazie, mamma.» Fatico a dire dopo un po'. La porto subito un po' in giro, e ovviamente mia madre mi segue. Faccio vedere la casa ad entrambe a questo punto.
Mostro la camera dove dormo, quella dedicata allo studio, il bagno, e infine il piccolo salotto e la cucina collegati, anche se mia madre già li ha visti.
«Okay, sono contenta che ti piaccia la sorpresa, e la casa è sicuramente molto bella e accogliente, forse anche un po' grande per una persona sola. Adesso però ho ancora fame, quindi voglio di nuovo gli spaghetti, quelli che ho rimasto. Dove sono?» Nonostante la domanda fatta, si dirige subito verso il frigo, lo apre e prende il suo piatto.
Molto schietta anche lei.
«Ecco, il lupo ha incarnato...» Scoppio a ridere per i suoi comportamenti, e poi mi lascio avvolgere dal divano con la mia gattina.
———
Mi sveglio di sopra sentendo qualcosa di umido sulla mia guancia. Aprendo gli occhi, realizzo che mal mi sta leccando, segno che vuole qualcosa da mangiare. Cavolo, e adesso cosa le do? Non ho pensato a comprarle il suo mangime, dal momento che non era con me e non mi aspettavo di ricevere questa sorpresa. Mi toccherà andare a fare un po' di compere.Mi alzo dal divano, avvertendo un lancinante dolore al collo, a causa della posizione scomoda con cui ho dormito.
Il mio olfatto viene immediatamente invaso dall'odore di caffè e qualcosa di fritto. No, chi è il cretino che di prima mattina si cucina il fritto?
In cucina, trovo mia madre ai fornelli, intenta a cucinare qualcosa. Evidentemente ha dormito qui, e si è messa a preparare la colazione.
Senza vedere cosa sta cucinando, prendo il latte dal frigo e un piattino, e appena lo metto a terra, ne verso un po' all'interno. Almeno, intanto che aspetta il suo cibo, mette qualcosa nello stomaco.
Io, intanto, metto nel mio stomaco due french toast alla nutella e qualche lampone come decorazione (si, alla fine ho accettato di mangiare il fritto, anche se si tratta di una colazione dolce.
Finito tutto, propongo a mia madre di andare a fare un giro per Malibu. È domenica, e un po' di relax farebbe bene ad entrambe. Magari poi, con la scusa della passeggiata, mi fermo anche a prendere il cibo per i gatti.
Mia madre, con un po' di titubanza, accetta, quindi vado a cambiarmi i vestiti che indosso e usciamo. Quanto è graziosa l'aria pulita alla mattina.
Passando per le strade del corso, ci fermiamo in vari negozi, dove io e mia madre ci compriamo la stessa tazza della città come souvenir, ed io compro anche un paio di leggins di pelle nero e un paio di jeans cargo del medesimo colore.
Arrivati al supermercato, ci separiamo per fare la spesa, e io mi metto subito alla ricerca del mangime per gli animali. Dopo vedrò di prendere qualcosa per i vari pasti a casa, così da avere qualcosa in frigo e nella dispensa.
Finito anche questo servizio, usciamo entrambe con due buste piene di roba, e poi ci dirigiamo verso il mare.
«Senti, per le vacanze di Natale che programmi hai?» Mi chiede dopo un po', mentre respiriamo tranquillamente l'aria di mare sedute sulla spiaggia.
«Deve ancora arrivare Halloween e già pensi a Natale? Mamma, capisco che il tempo corre, ma non così tanto.»
«Lo so, ma ho bisogno di saperlo perché devo un po' organizzarmi. Ah, e a proposito di Halloween, non azzardarti a festeggiarla.»
«Tranquilla.» Intanto non sa che ho già comprato la zucca e le varie decorazioni per la casa.Un'urlo di un bambino attira la mia attenzione. Che succede, sono già cominciati i film horror?
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Amore tossico
Roman d'amourIl bisogno di avere una persona da amare, che sia un nerd o un bad boy; un migliore amico sul quale poter contare sempre, poter raccontare ogni cosa, e vivere tante folli avventure insieme; diventare qualcuno nella vita, sentirsi realizzata, avere u...