Ieri sera ero decisamente troppo stanca per capire esattamente quello che stavo facendo, e quello che ho accettato di fare, anche se si tratta di una cosa completamente innocente.
Ora, però, sono le 9 del mattino, e mi trovo a dover fare i conti per le mie stupide azioni non pensate. Esteban è affianco a me, ma non è lui a fare qualcosa di male, perché il suo unico gesto strano è il fatto che ha il volto girato verso di me, completamente sereno, e per di più è molto vicino al mio, di volto, ma non è neanche colpa sua, perché sono io ad avere posizioni davvero compromettenti con lui. partiamo dal fatto che il mio braccio lo sta abbracciando, quindi è questo che potrebbe averci avvicinato. Poi, la mia gamba sinistra è sulle sue, e questa cosa è a dir poco preoccupante, perché sono io quella che evita il più possibile i contatti fisici. Infime, con questa eccessiva vicinanza, riesco a sentire il suo respiro sul mio volto, e sicuramente anche lui riesce a sentire il mio sul suo. La cosa è un po' imbarazzante, e vorrei capire soprattutto come sono finita in questo modo con lui.
Nonostante la vergogna che in questo momento sto provando per i miei gesti, resto ferma, e chiudo di nuovo gli occhi. Non voglio svegliare il mio amico, quindi posso accettare questa situazione.
«Stella stellina...»
Spalanco gli occhi alla canticchiata che fa Esteban, e lui scoppia a ridere senza neanche riuscire a fermarsi. È sveglio, e forse lo era anche prima.
«Sei troppo bella mentre dormi.»
«E tu sei talmente stronzo che ti fingi ancora addormentato.» Ribatto, scherzosa. So che devo ringraziarlo per il complimento che mi ha fatto, ma è imbarazzante. Insomma, è colpa delle cose che non penso prima di fare.Lui si gira di scatto, rivolgendo il suo volto verso il soffitto. «Cazzo, non voglio dire quello che sto pensando.»
Intuisco subito quello che sta bloccando dentro alla sua mente, quindi sorrido e mi sporgo verso di lui e lo bacio. Lui resta inizialmente colpito da mio gesto, però poi ricambia, sorridendo sotto alle mie labbra.«Mio Dio...» Si interrompe e riprende il bacio più volte per poter parlare. «Svegliarmi con te è stupendo.»
«Forse non sono io ad essere stupenda, ma tu.» Rispondo senza pensarci, e poi scoppio a ridere, rendendomi contro di quello che ho detto a voce alta.«Credo che qui ti stai sbagliando di grosso.» Mi bacia di nuovo. «Perché da quando ci sei tu, io mi sento rinato, e vederti accanto a me mi fa sentire una persona migliore.»
«Questa è una cosa bella da sentire, dai.» Sorrido e lo bacio di nuovo. Non so cosa esattamente mi spinge a farlo, ma mi ritrovo a cavalcioni su di lui, mentre continuo a baciarlo. Non so, ma con lui sono tranquilla, e penso solo al bene.«Jen... Jen, così mi fai soffrire, però.
«Lo so, e non ho intenzione di farlo.» Continuo a baciarlo, e le mie mani cominciano anche a toccare il suo corpo, inizialmente sopra alla maglietta, e poi anche sul petto nudo. Piano piano, le mie mani scendono anche più sotto.«Jenna, non voglio farti fare cose che non vuoi.» Cerca di bloccare la mia mano, ma io sono contraria.
«Non sei tu a costringermi. Sono io a volerlo. Se tu non vuoi, però, non fa niente. Posso fermarmi.» Tolgo la mia mano dal suo pantalone, e lui mi bacia.«Non è una questione che non voglio, ma non voglio farti fare una cosa che può farti male. So che ti fa paura, e dobbiamo avere la conferma del perché, ed è per questo che ti sto fermando.»
«Ho vent'anni, ES. e si, mi fa paura senza sapere perché, ma con te è diverso, e voglio smettere di essere una fifona.»Lui riprende a baciarmi e questa volta anche le sue mani sono sul mio corpo, esattamente sulla mia schiena, sotto il pigiama.
La nostra prima esperienza va avanti da sola, tra baci, carezze, e passione, e nel momento in cui ci troviamo senza nessun vestito addosso, e quindi arriva "quel" momento, lui mi guarda fisso negli occhi, come per essere sicuro della mia decisione, del mio volere e del mio stato d'animo.
«Sicura di volerlo fare sul serio? Posso tranquillamente tirarmi indietro. Per me va bene anche se restiamo solo così.»
«Sono sicura di volerlo fare. Credo di non essermi sentita più tranquilla di così.» Gli sorrido, con tutta la mia sincerità espressa a voce. È così, credo che Esteban abbia qualche superpotere in azione su di me, perché è stato in grado di cambiarmi, è non mi da neanche fastidio.Con la mia approvazione, accade tutto in fretta. Le sue mani sulle mie parti intime, le mie sul suo pacco, lui che dopo qualche momento di esitazione entra dentro di me, provocando degli urli di piacere e dolore ad entrambi. Comincia i suoi movimenti in modo docile, e non aggressivo, e aumenta pian piano il ritmo, valutando bene le mie sensazioni. Lo ammetto, mi sta facendo male, e dico anche che la mia mente mi porta a pensare di aver già fatto una cosa simile, ma i suoi baci, la sua grazia... lui non è una belva affamata di sesso. Sta solo assaporando ogni attimo di piacere, e questa cosa contribuisce a farmi stare più tranquilla, e a godere di più del momento. Sembra di stare a contatto con un'anima altrettanto delicata.
Al momento di gloria, raggiungiamo entrambi il punto più alto del piacere, quindi lui esce da me, e ci troviamo ad essere sdraiati l'uno sopra all'altro, a rilassare i nostri muscoli e realizzare quello che è appena successo.
Intanto, lui mi bacia di nuovo. «Come ti senti?» Mi chiede, guardandomi negli occhi.
«Sto bene, stranamente. È stato bellissimo.» Lo bacio, e guardo il soffitto, quasi sollevata. Non ho avuto una minima crisi con lui, ed è favoloso.«Ti va se ci facciamo una doccia, e andiamo a preparare una bella colazione?» Mi chiede, mentre si alza dal letto ancora nudo. Lo guardo ancora, e poi giro la mia faccia sul cuscino. «Io aspetto un po'» La mia voce è soffocata, quindi Esteban va a farsi la doccia e poi vado anche io, appena lui ha fatto.
«Jenna.» Mi chiama, appena ritorno nella mia camera per mettere dei vestiti puliti, con solo l'accappatoio addosso?
«Sì? Sto qua.»
«Ma, tu eri vergine prima di oggi, giusto?» Resto un po' imbarazzata per la sua domanda, perché pensavo che lo sapesse già.
«Salvo imprevisti, ero vergine prima di oggi, e pensavo che ti facesse piacere.» Mi ritrovo costretta a rispondere.
«Beh, si, sono molto fiero di essere stato il tuo primo ragazzo.» Si alza per venire a baciarmi. «E sinceramente spero anche di essere l'ultimo, perché sei illegale per me e averti sembra un sogno.» Mi bacia ancora. «Ma credo che questa è la conferma che la tua purezza è stata strappata già da qualcun altro in precedenza.»Si volta a guardare il letto, quindi do un'occhiata anche io, confusa, trovandolo più che pulito. Non c'è traccia di sangue.
«Questo conferma anche il motivo dei tuoi traumi in situazioni del genere, e il fatto che hai allontanato tutti nella tua vita, evitando anche il minimo contatto.» Si zittisce, non sapendo se quello che vuole dire sia giusto o meno.
«Quindi conferma il fatto di essere stata stuprata dallo sconosciuto?»
Manca pochissimo, e anche AMORE TOSSICO giungerà al termine della pubblicazione su wattpad. Intanto io sto ancora ultimando le revisioni, quindi vi prego di avere pietà per gli errori che trovate, magari fatemeli presenti così che li correggerò anche grazie a voi.
Dunque, la situazione si incrina sempre di più, nella vita di Jenna:(
Vi aspettavate queste brutte esperienze?
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Amore tossico
Storie d'amoreIl bisogno di avere una persona da amare, che sia un nerd o un bad boy; un migliore amico sul quale poter contare sempre, poter raccontare ogni cosa, e vivere tante folli avventure insieme; diventare qualcuno nella vita, sentirsi realizzata, avere u...