53. Reale

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«Perfetto, allora, vuoi che ti spiega tutto da capo, o devo riprendere da dove siamo rimasti l'ultima volta?» Chiede. Lo riesco ad immaginare con un sorriso compiaciuto, soddisfatto e vendicativo stampato sul volto. Non so, ma il suo tono di voce parla chiaro: un piccolo mio passo falso, e lui agirà in modi estremi, cominciando da Esteban, che già si ritrova sotto mano. Non posso rischiare. Dargli corda e starlo a sentire è la cosa più giusta per tutti quanti, ed è soprattutto la mossa più astuta e intelligente che io possa fare.

«Beh, considero che ho sonno, quindi è meglio riprendere da dove siamo rimasti la volta scorsa.» Evito di rispondergli male già dal principio, perché la mia mente ha subito pensato "Che cazzo me ne frega si sentire di nuovo tutto da capo? Non ho tempo da perdere."

«Bene, dove eravamo rimasti?» Chiede, e lo immagino adesso mentre si gratta il mento nella speranza di ricordare. Forse è solo una tattica.

«Eravamo al punto dove ti sei ritrovato con mia madre.» Rispondo io. Non credo che si è davvero dimenticato della conversazione precedente, ma okay. Il mio ruolo lo sto svolgendo.

«Ottimo, piccola Jenny. Non lo pensavo, ma sei una ragazza davvero sveglia. Stai facendo scelte davvero sagge ultimamente.» Lo sapevo che era solo una tattica.

«Okay, sto solo cercando di salvare quante più persone io possa salvare, perché nessuna de loro merita la tua vendetta.» Forse ora ho sbagliato ad usare queste parole.

«Saggio anche questo. Vedremo cosa sei in grado di fare, e quante di queste persone riuscirai a salvare. Sai, Erika è proprio una bella ragazza, ma credo che anche lei stessa pensa di non dover continuare a vivere, quindi una mia mossa non potrà fargli altro che bene.»

«Okay, ora basta. Non ucciderai nessuno. Adesso continua la tua storia, se vuoi, altrimenti ho una bella dormita che sta aspettando solo me.» Sbotto. Si, non devo, ma già mi sto innervosendo.

«Lascio stare quello che hai appena detto, altrimenti la strage comincia troppo subito. Comunque, ritorniamo a noi. Dopo il ritrovo, io e tua madre abbiamo ripreso a vederci di nascosto, alle spalle di Ricky, anche se lui ha sempre sospettato tutto.»

«Ovvio che ha sempre sospettato tutto. mio padre non era un uomo stupido.»

«Su questo potrei anche darti ragione, ma considerando che io conoscevo lui da quando sono nato, spesso faceva anche i suoi passi falsi, dimostrando di avere anche tanti momenti di stupidità. Una persone non è mai perfetta.»

«E come la metti sul fatto che sospettava su una cosa che, come dici tu, era una cosa reale?»

«Semplice, sicuramente anche lui aveva una storia con qualcuna di nascosto, alle spalle di tua madre, quindi è ovvio che cercava di mettere tua madre in una brutta posizione: voleva solo salvare il suo culo.»

«Ciò non toglie che tu e mia madre vi vedevate davvero di nascosto. Non so perché, ma qualcosa mi dice che eri tu comunque ad istigare mia madre a fare queste cose, perché lei amava mio padre.»

«Ah, passo falso. Bene bene, il ragazzo è qui di fronte a me, giusto a mezzo metro di distanza, e sta mangiando il suo ultimo trancio di pizza. Cosa opti di fare per cominciare? Posso stordirlo con un po' di cloroformio, posso aspettare che esce dalla pizzeria così che lo rapisco, oppure posso attirarlo in un posto nascosto, comportandomi da amico, e lo uccido senza se, e senza ma. Dai, sono buono, visto che ti do anche il privilegio di scegliere.»

Cazzo, quest'uomo fa sul serio. Conosce tutte le mosse dei criminali da capo a piede.

«Io propongo di lasciar perdere il mio amico, e qualsiasi altro mio conoscente. Io sono nel mio letto dell'ospedale, non posso muovermi quindi non ho neanche la possibilità di scappare. Con questo, posso proporti di venire qui e far fuori me, visto che sono io quella che è stanca di vivere in questo modo.»

«Eh no, tesorino, non funziona così. Tu sei una preda troppo facile, e ti ho già dato un'opportunità di saper fare scelte giuste per evitare casini, ma hai sprecato questa occasione, quindi ora ti tocca pagare. Scegli una delle opzioni che ti ho proposto per il ragazzo, altrimenti dovrò scegliere io, e ti assicuro che io opto sempre per quelle più estreme.»

«Senti, ti prego, lascialo in pace. Non merita tutto ciò. Ti ascolterò senza neanche più commentare, ma ti prego, non fargli nulla.» Io che prego per qualcosa è un evento più unico che raro.

«Per questa volta te lo concedo, ma solo perché non posso acchiappare direttamente te. un altro passo falso, però, e il tuo amico non esisterà più.»

Resto in silenzio, sperando che capisca che ho capito le condizioni, e quindi riprende a parlare. «Allora, ritornando a quando io e Josie abbiamo ricominciato a vederci, ho conosciuto anche te, che ormai avevi due anni. Maya ti adorava, e adorava passare il tempo con te, perché riuscivi a renderla felice per davvero, cosa che io non sono mai riuscito a fare. Io, poi, ero geloso che tu eri contenta di stare con lei, e non con me. Insomma, la mia mogliettina che stava con mia figlia e non si sentiva bene con me, e la mia figlioletta che preferiva stare con una sconosciuta, anziché con il suo padre biologico. Mi sono sempre sentito tradito.»

«Io intanto continuo a dire che tu non sei e non puoi essere mio padre. I miei genitori non mi avrebbero mai nascosto una cosa simile, dal fatto che Ricky non è il mio padre biologico, al fatto che ho persino un fratello nascosto. Ma comunque, fammi capire bene una cosa: Maya era, o è ancora tua moglie?» Chiedo. Sono particolarmente confusa su questa cosa.

«Esattamente, proprio così, e siamo ancora marito e moglie. In effetti, mi chiedo come mai ancora non l'abbia fatta fuori per sempre, ma ho deciso di uccidere l'unica persona che io abbia mai amato in vita mia.»

Quest'uomo è solo uno psicopatico seriale, ormai è una cosa risaputa e confermata. Solo, non capisco cosa succede alla mia mente. Alcune cose tornato e sono strettamente collegate, ad esempio il nomignolo "piccola Jenna" con cui mi ha chiamato zia Maya, che guarda caso è quello che usa sempre lo sconosciuto. Insomma, questo vuol dire che lei è una complice di quel bastardo? Cioè, non posso fidarmi neanche di lei?

Un'ultima cosa, poi... ricordo che Maya aveva un uomo, e che io non lo sopportavo affatto, ma perché non riesco a ricordare niente di lui? Non ricordo la sua voce, non ricordo la sua fisionomia, non ricordo il suo volto... è inesistente nella mia mente.

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