IL MIO UCCELLO DEMONIACO
VA FUORI DI TESTA
➶☽ Samira ☾➴Quando si dice, peggio di così di non può andare...andò peggio.
Tre giorni dopo ero tornata in modalità "Samira l'associale". Non che scappassi quando qualcuno mi si avvicinava, però cercavo di starmene per conto mio.
Non mi era piaciuto litigare con Percy ma sentir parlare di Luke, per qualche motivo, mi aveva fatta scattare e non avevo dormito quasi niente.
Ero così delusa, così infastidita di stare al campo senza Luke e odiavo ancora di più sentirmi così per un traditore.
Inutile dire che ero stata alla larga da Jackson e lui non mi aveva cercato, non lo biasimavo. Dopo aver visto cosa era in grado di fare era ovvio che prima o poi si sarebbe tirato indietro.
Non ero più tornata alla mensa, mangiavo nella mia cabina come una volta, grazie alla gentilezza delle ninfe che mi avevano perdonata.
Però tenevo d'occhio Percy, sapevo che se la stava passando male dato che tutti lo prendevano in giro per Tyson e che aveva litigato pure con Annabeth.
Lei non voleva stare vicino al ciclope, quindi non era andata a fare pace.
Io ci ero andata vicino due volte, una quando lo avevo visto con Silena mentre lei gli insegnava come montare su un Pegaso e poi nell'arena, mentre si allenava con la casa di Apollo.
La prima mi era sembrato così contento, rideva coi cavalli e li aveva conquistati, non volevo rovinare quel momento e la seconda...vederlo con la spada mi aveva provocato i brividi, soprattutto quando qualcuno lo aveva paragonato a Luke.
Me n'ero andata a gambe levate, quante volte mi ero allenata lì con lui? Quante avevamo riso fino a non respirare? Quante volte mi aveva battuta e mi aveva presa per mano per farmi rialzarmi?
Percy non era come Luke e non combatteva nello stesso modo.<<Ciao, Sam-Sam>>
Alzai gli occhi, ero seduta nelle file di gradoni di pietra davanti alla pista creata dalla casa di Efesto, per la gara di bighe. Era un circuito di quattrocento metri, dove le bighe dovevano girare due volte per vincere con due cavalli.
Travis e Connor si sedettero di fianco a me, schiacciandomi nel mezzo come facevano quando eravamo più piccoli. Travis era il più grande.<<Che volete voi due?>>chiesi, stranita.
Lanciai uno sguardo alla biga di Poseidone, cercai di nascondere quanto mi piacesse ma gli occhi di Percy incontrarono i miei. Fissò i due fratelli e poi me, con una smorfia che non capivo.
Tyson aveva fatto un ottimo lavoro, non che non me lo aspettassi dato che i ciclopi erano dei grandi artigiani del metallo. Il legno era montato a pezzi, ben levigato e colorato di blu e bianco, con delle onde disegnate intorno ad un tridente.<<Tu sei l'unica che non ha costruito una biga per la sua cabina, lo sai?>>mi domandò Connor, giocando con la sua collana.
<<Ho parlato col Signor D>>rivelai<<Mi ha esonerato.>>
<<Che novità>>ridacchiò l'altro.
Risi e gli diedi una gomitata<<Vi avrei battuti troppo facilmente, dovreste esserne sollevati>>
<<Sì, sogna, Sam-Sam>>Travis continuò ed entrambi risero<<Hai sentito il discorso di Tantalo?>>
<<No, ascolto Taylor Swift ogni volta che apre bocca>>
Lo detestavo, ero quasi sicura di odiarlo persino.
Tutto di lui era orribile, in quei giorni aveva assegnato un sacco di punizioni e si prendeva gioco di chiunque con insulti davvero brutali.<<Dovremmo provarci anche noi>>commentò Travis.<<Ha detto che se uccidiamo qualcuno, non mangeremo marshmallow per una settimana>>
<<E se uccido io la versione maschile e arancione di Dolores Umbridge?>>
Travis scoppiò a ridere, sporgendosi in avanti. Loro avevano letto Harry Potter, erano gli unici libri che si trovavano nella loro cabina e li avevamo letti insieme duranti la mia prima estate lì. Una notte, non riuscivo a dormire e loro si erano messi nella mia cuccetta, leggendo il primo libro della saga.
Scacciai via quel ricordo, quando li ritenevo dei fratelli maggiori.
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𝐋'𝐄𝐫𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚¹ - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧
FanfictionTutti vogliono essere speciali, finché non scoprono di esserlo. Io volevo esserlo, all'inizio, sognavo di entrare in un libro e vivere mille imprese ma quando è accaduto, tutto ciò che volevo era nascondermi. Non volevo essere Samira Arrow, mi anda...