SOPRAVVIVO AGLI DEI,
PIÙ O MENO.
≈ ♆ Percy ♆ ≈Los Angeles andava a fuoco.
A me sembrava di andare a fuoco.
Ogni passo mi ricordava mia madre, se mi fossi fermato probabilmente sarei scoppiato a piangere come un bambino dell'asilo.
Ma sopra il dolore c'era qualcos'altro: rabbia.
Ero arrabbiato, furibondo e quell'ira cresceva sempre di più, spostando la sabbia.
La figlia di Atena diede un calcio al nulla, seguì il suo sguardo.
Samira si teneva alla larga da Annabeth, era molto evidente. Si spostava per non trovarsi abbastanza vicina da poterle parlare privatamente.
Sapevo bene perché: non temeva le mie domande o quelle di Grover, poteva mentirci senza pensarci due volte ma ad Annabeth...no, a lei non voleva mentire.
Qualsiasi cosa fosse successa negli Inferi, voleva che restasse lì.
Non era giusto, anche se lo comprendevo, perché anch'io avevo delle domande.
Conosceva Ade e c'era un conto in sospeso tra i due, Ares lo sapeva.
Sapeva che avrebbe cercato di farle del male, non avrei mai dimenticato le sue urla e quella bandana l'aveva salvata, come un simbolo di tregua.
Cos'aveva fatto il dio dei Morti per credere di meritarsi una vendetta? Doveva essere grave, brutale per pensare che Sam fosse pronta a minacciarlo con la Folgore, con l'Elmo.
L'Elmo era un'indizio, era la causa dell'odio che lei provava per Ade. Ma non capivo come, forse l'aveva usato su di lei? No...non sarebbe sopravvissuta.
Se io odiavo non sapere le cose, di certo Annabeth stava impazzendo.
Dovevamo restare uniti e all'esterno feci di tutto perché accadesse, anche perché nonostante i miei dubbi su Sam, mi fidavo di lei ancora di più di prima.
Aveva dei segreti ma voleva sacrificarsi per mia madre, quindi le domande potevano aspettare, glielo dovevo.<<Dopo tutta la strada che abbiamo fatto, non ci credo>>mormorò la bionda.<<Lo abbiamo sempre avuto con noi>>
<<Non sempre>>rispose Sam, girando tra le dita la bandana rosa.
Annuì, la rabbia si fece sentire<<La profezia aveva ragione. "Andrai ad occidente e affronterai il dio che ha voltato le spalle". Ma non si trattava di Ade, non si è mai trattato di lui. Ha incastrato lui, ha incastrato noi.>>
<<Ma chi potrebbe essere? Non ho capito>>borbottò Grover.
Mi fermai di botto, sentivo la mia furia arrivare da una direzione ben precisa, come una corrente.
Ed eccolo lì, con la sua dannatissima giaccia di pelle nera e gli occhiali da sole, una mazza da baseball di alluminio appoggiata su una spalla.
La motocicletta gli rombava accanto, il faro tingeva di rosso la sabbia.<<Cavolo, fammi pensare>>mormorai ironico.
Ci stava aspettando.
Ares ci stava aspettando e a muoversi per prima fu Samira, Cassian era sopra di lei, coprendola con un'ombra e i suoi occhi blu non si staccarono dal dio.
La seguì a tutta birra, cercando di superarla per parlare per primo.<<Ehi, ragazzino.>>mi salutò Ares, come se fosse felice di vedermi<<Tu dovevi morire>>
<<Mi ha ingannato. È stato lei a rubare l'elmo e la Folgore>>lo accusai, volevo staccargli la testa.
Lui sogghignò<<Be', diciamo che non li ho proprio rubati personalmente.>>
<<Chi ha usato? Clarisse?>>
Sam scosse la testa, con fare molto sicuro<<No, lei no>>
<<Non ha importanza chi è stato. Tu dovevi morire negli Inferi. Così il Vecchio Algamarina si sarebbe infuriato con Ade e Fiato Morto avrebbe avuto la Folgore, e Zeus si sarebbe arrabbiato ancora di più.>>
<<Non ha funzionato, però>>continuò lei.
Lui la guardò meglio questa volta, osservò le sue mani<<Vedo che ti è stato utile, Violetta>>
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𝐋'𝐄𝐫𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚¹ - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧
FanfictionTutti vogliono essere speciali, finché non scoprono di esserlo. Io volevo esserlo, all'inizio, sognavo di entrare in un libro e vivere mille imprese ma quando è accaduto, tutto ciò che volevo era nascondermi. Non volevo essere Samira Arrow, mi anda...