LA PROPOSTA DI UN CAVALLO PARLANTE
➶☽ Samira ☾➴<<Lunetta, Lunetta, Lunetta.>>
Stringevo gli occhi, la sua voce era ovunque e si stava dissipando troppo lentamente.
Ora sapevo chi cercava di mettersi in contatto con me, attraverso i sogni: Luke.
Ma non potevo affrontarlo.
Nel momento in cui avevo fermato il fulmine, lui era entrato, iniziando a chiamarmi.
Sarei voluta svenire, ma per miracolo ero riuscita a stare in piedi.<<Sei certa di sentirti bene?>> domandò Will.
Sbattei gli occhi, dovevo essermi distratta, perché non ricordavo come ero arrivata fino alla Casa Grande, in infermeria.
Mi guardai il braccio, il nettare aveva fatto sparire le bruciature che saettavano verso il mio petto.<<Sì, solo un po' folgorata>>ribattei sarcastica.<<Hai qualcosa per..per i mal di testa?>>
<<Altro nettare, allora>> sorrise.
La testa mi faceva malissimo, erano fitte intense e sapevo che provenivano dalla mia resistenza. Me ne diede un bel pezzo e la voce di Luke finalmente sparì.
Grazie agli dei.
Sentì un rumore dalle scale.
Percy e Grover avevano riportato l'Oracolo in soffitta, entrambi piuttosto contrariati.
Il satiro voleva tornare a cercare Pan ma in quel momento trovavo la cosa estremamente ridicola, Annabeth era stata rapita, compresa Artemide.
Pan poteva aspettare ancora dopo tremila anni. Io non potevo.<<Sei stata coraggiosa ma dei, non avresti dovuto metterti in mezzo>>
Mi stavo facendo fare le predica da un ragazzino, ma era meglio di quella che presto mi avrebbe fatto Chirone.
L'Oracolo aveva detto una profezia ma non era completa, io l'avevo l'altra parte per gentile concessione della ficcanaso dea Estia.
Avrei dovuto dirlo? Sì.
Lo avrei fatto? Probabilmente no.
Avevo la sensazione che dovesse restare un segreto, che la dea del focolare me lo avesse detto perché riguardava me.<<Non lo avrei fatto se Talia non si fosse spinta troppo in là. Percy era in acqua, forse lo avrebbe protetto o forse questo lo avrebbe ucciso>>
Mi aveva preso un terrore che era difficile farsi scivolare via.
La rabbia nei loro occhi, mi aveva fatto capire che avevano perso il controllo e poi...Dì immortales, lei lo aveva provocato usando me. Mi aveva definito la sua ragazza, cavolo.
Iniziavo a pensare che Talia fosse bipolare.
Se l'era presa con Percy più di una volta e sapevo, dopo Ares, che se era il giorno sbagliato per provocarlo, reagiva male.
Non sapevo perché mi fossi messa sotto un fulmine, era stato istintivo.
Per un attimo qualcosa dentro di me aveva desiderato staccare la testa a Talia, quindi ora lei girava lontana da me e non rivolgeva la parola a Jackson.
Onestamente non mi importava, sapevo ancora come usare l'apatia per proteggermi.<<Poteva uccidere te>>ribatté.
Sentì uno scricchiolio e dopo quella sensazione familiare, i pensieri intensi, che sfioravano la mia mente come un'onda.
Percy era dietro alla porta, stava ascoltando o forse stava solo prendendo coraggio per entrare.
C'erano diversi feriti lì, con me, ma erano così stremati che erano quasi tutti privi di sensi.<<Sarei tornata dagli Inferi per perseguitarvi o forse Ade mi avrebbe rispedito qui perché non riusciva a sopportarmi>>
Will rise mentre scendevo dal lettino, quel suono mi rilassò perché sapevo, che anche Percy si stava rilassando. Avrei potuto smascherarlo e dirgli di piantarla di origliare ma era giù stata una giornata orribile, non volevo imbarazzarlo.
Cavolo, mi stavo rammollendo.

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𝐋'𝐄𝐫𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚¹ - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧
FanfictionTutti vogliono essere speciali, finché non scoprono di esserlo. Io volevo esserlo, all'inizio, sognavo di entrare in un libro e vivere mille imprese ma quando è accaduto, tutto ciò che volevo era nascondermi. Non volevo essere Samira Arrow, mi anda...