FACCIO LA MONELLA
➶☽ Samira ☾➴Vorrei poter dire di essere stata super coraggiosa, che avevo il pieno controllo ma usai ogni secondo per gridare contro la maglia di Percy.
Dissi talmente tante parolacce in greco che Chirone mi avrebbe messa in punizione per un anno.
Non volevo guardare, c'erano grattaceli, ponti e ombre che si alteravano alla violenza del vento che ci scuoiava vivi.
Percy Jackson stava cercando di ucciderci.
Gridai il suo nome mentre mi abbracciava più forte che poteva e urlava a sua volta come un ragazzino che si era pentito.
E poi, dal nulla, non mi sentì più cadere.
Flaaa-buuuum!
Affondammo nel buio, nelle bollicine che circondarono i nostri corpi e dovetti tapparmi la bocca quando mi resi conto che era acqua.
La bella notizia fu che non fu doloroso l'impatto, rallentò e mi sentì rilassare, le bollicine parvero carezze.
La brutta notizia fu che Percy smise di stringermi, la sua presa si allentò fino a farmi capire che era a malapena cosciente. Lo scossi, trattenendo il respiro ma lui non oppose resistenza all'acqua che turbinava più su di lui che su di me.
Era una forza troppo forte, ci stava obbligando a separarci.
Il vortice divenne più chiaro, creando una patina bianca intorno a lui, che si abbatté sulle mie mani. Lo lasciai, aprendo la bocca per la paura.
Mi ritrovai a salire, non più a scendere verso il letto del fiume.
L'acqua stava facendo tutto da sola, era viva e mi stava portando a galla.
Alzai gli occhi e vidi un'ombra di bronzo, sollevai le mani per nuotare e al momento giusto sentì degli artigli afferrarmi i polsi.
Tenni gli occhi chiusi, sputando acqua quando Cassian mi tirò fino alla riva.
Mi lasciò lì e caddi tra la ghiaia, tossì tirandomi sui gomiti.<<Respira, Ragazza Rosa, non è difficile>>
I polmoni bruciavano un po' e l'acqua si riversava su di me come una coperta, aprì gli occhi verso il cielo, una nube di fumo grigia lo macchiava.
Cassian atterrò di fianco a me.<<Ringraziarti è sempre difficile>>Cercai di respirare prima di girarmi, a gattoni entrai in acqua e guardai la superficie.
Era uno specchio perfetto ma lui non c'era, Percy non tornava su.
Se prima faticavo a respirare per la paura, ero quasi crepata, mi resi conto che ora era la preoccupazione.
Non potevo averlo fatto di nuovo, non potevo aver maledetto qualcuno di nuovo.
Mi prese il panico, il mondo apparve troppo piccolo per me, volevo urlare, volevo far esplodere la terra e far cadere il cielo.
Mi alzai e mi buttai nell'acqua inquinata, agitai le braccia. Ero pronta a nuotare fino al fondale.<<Percy!>>gridai<<Percy?!>>
Era stata colpa mia, mi dissi, non mi sarei dovuta fidare, non avrei dovuto lasciare la presa. Era mio dovere proteggerlo, perché conoscevo quel mondo meglio di lui.
Avrei dovuto riconoscere la Chimera, vedere attraverso l'incanto di Echidna.
Mi sentì un fallimento, mi sentì persa e fuori di me.
Avevo evitato di affezionarmi a chiunque, persino di avvicinarmi, per paura di causare altro dolore.
E avevo ucciso Percy Jackson.
Misi le mani sulla bocca e le lacrime si mischiarono all'acqua che mi colava dai capelli sciolti, chiusi gli occhi.
Poi lo sentì.
Plaaash.
Percy Jackson se ne stava lì, le braccia aperte per essere arrivato a galla ma non aveva alcun fiatone.
Mi guardò e sorrise, quel cretino sorrise e nuotò a stile fino a me.<<Ehi..>>
D'istinto lo spinsi in acqua, lui cadde all'indietro ma rimase a galla. Mi guardò a bocca aperta<<Ahia>>
<<Ho perso il mio giacchino rosa!>> sbottai.
Era vero, Annabeth aveva preso il mio zaino prima di scendere con l'elevatore ma il mio giacchino preferito era andato. Era stato mio padre a regalarmelo.
Si rialzò<<Che...>>
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𝐋'𝐄𝐫𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚¹ - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧
Fiksi PenggemarTutti vogliono essere speciali, finché non scoprono di esserlo. Io volevo esserlo, all'inizio, sognavo di entrare in un libro e vivere mille imprese ma quando è accaduto, tutto ciò che volevo era nascondermi. Non volevo essere Samira Arrow, mi anda...