GLI ANIMALI NON MI AMANO
≈ ♆ Percy ♆ ≈Mi trovavo in un baratro senza fine, dentro una caverna oscura.
Spettri di nebbia mi giravano attorno, il fumo sussurrava parole di morte.
Mi tiravano per i vestiti, mi trattenevano per non avanzare ma io ci provavo lo stesso, andavo verso la voragine.
Non avevo mai avuto paura dell'altezza ma in quel momento ebbi le vertigini.
Non c'era un fondo, era solo pura, malvagia oscurità e qualcosa stava risalendo.<<Il piccolo eroe! Troppo debole, troppo giovane, ma forse andrai bene lo stesso!>>
Quella voce era antica, terrificante e risuonò nella voragine. <<Ti hanno ingannato, ragazzo. Facciamo uno scambio, ti darò quello che vuoi>>
Un immagine apparve dal nulla, propria sopra il buio e brillava. Mia madre.
Sembrava ancora soffrire, proprio come soffriva quando il Minotauro l'aveva fatta scoppiare in una pioggia d'oro. Mi guardava, mi stava supplicando di fuggire.
Cercai di gridare, di dirle qualcosa ma non avevo voce e lui rise.<<Aiutami a risorgere>>disse la voce, era furiosa<<Portami la Folgore, colpisci gli dei traditori!>>
Gli spiriti dei morti cambiarono, mi resi conto che erano fantasmi dai contorni violetti. Erano morti, sì ma non del tutto. Non morti, spettri di una vita passata.
Mi scuotevano e riuscì a sentirli dire : <<Svegliati!>>Quelle voci divennero una, conoscevo quel tono.
<<Non potrà proteggerti da me, non potrà tirarti fuori.>>
Chi? Mio padre? Quando mai mi aveva protetto? Lui rise, quasi capendo cosa pensassi <<Cadrà con te>>
Guardai mia madre, non volevo lasciarla ma la sua immagine tremò. Mi accorsi che quelle creature non mi stavano tirando indietro per evitare che cadessi, ma per evitare che portassi qualcosa con me.
Sentivo una mano, una presenza che mi avvolgeva, che mi usava come corda.
Era terrificante.
Ma quella voce familiare tornò ancora, era molto più forte di quella del mostro che voleva tornare. Era viva, non antica ma primordiale.
Non furono gli spiriti a scuotermi, a parlare, fu lei.<<Svegliati!>>
Spalancai gli occhi, sudato e sentì due mani calde tenermi fermo tra i brividi.
Lei era lì, vivida, reale.
Samira mi fissava intensamente, come se fosse stata con me per tutto il tempo e mi lasciò andare quando si rese conto che l'avevo pensato.
Si ritrasse come se bruciassi.
Avevo sempre più curiosità sulle sue capacità divine, avevo la brutta sensazione che volesse sempre silenzio perché c'era troppo caos nelle nostre teste. E se avesse potuto percepirlo?
Non ero ancora in grado di chiederle una cosa simile.
Pensai al mostro, alle sue minacce, a come fossi senza protezione.
Ma Samira mi aveva svegliato, senza saperlo, mi aveva appena salvato.
Era reale, sapevo che lo era ma non potevo dirlo.<<Finalmente, lo zombie è vivo>>commentò Annabeth, apparendo dalla foresta.
Mi misi sui gomiti<<Quanto tempo ho dormito?>>
<<Il tempo di preparare la colazione e Grover è andato in esplorazione>>
Samira ancora non parlava, se ne tornò sulla sua coperta mentre io prendevo una confezione di mais. La guardai meglio e mi resi conto che aveva preso qualcosa in braccio, posandoselo in grembo. Sembrava un peluche sporco, di un rosa innaturale.
No, non era un peluche, era un barboncino!

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𝐋'𝐄𝐫𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚¹ - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧
FanficTutti vogliono essere speciali, finché non scoprono di esserlo. Io volevo esserlo, all'inizio, sognavo di entrare in un libro e vivere mille imprese ma quando è accaduto, tutto ciò che volevo era nascondermi. Non volevo essere Samira Arrow, mi anda...