IL MIO PRIMO BALLO SCOLASTICO
FINISCE PIUTTOSTO MALE
➶☽ Samira ☾➴Iniziamo col dire che ero completamente contraria.
Tutto quello che volevo fare nelle vacanze invernali era starmene sotto il piumone, bere un sacco di cioccolata calda, fingere di non sapere cosa mio padre mi avrebbe regalato per Natale e dormire. Dormire tutto il giorno, per leggere di notte.
Era un bel piano, un piano fantastico!
Finché Percy Jackson, che non vedevo fisicamente da tre mesi, non mi ha fatto un imboscata facendo una chiamata con sua madre.
E dire di no a Sally Jackson era impossibile.
Avevo trovato qualsiasi scusa, finché non si era messo in mezzo mio padre.
Avevamo fatto una chiamata con Iride ma, essendomi esercitata per mesi con Chirone, ero riuscita a usare la Foschia per far sembrare che stessimo parlando col Computer.
Sì, avevo imparato moltissimo ma non era ancora abbastanza.
In ogni caso a papà piaceva anche troppo la signora Jackson, era entusiasta di poter conoscere un genitore dato che, secondo lui, io non parlavo mai dei miei amici al campo estivo.
Fu uno dei momenti più imbarazzanti dalla mia vita.
Soprattutto perché Percy fissò mio padre e lo chiamò signore a ogni domanda.
Voleva fare colpo, ad ogni costo, per convincerlo della sua stupida idea.
Perché di certo doveva essere stato lui a proporre che partissi da Washington per raggiungerli a New York, per poi partire per il Maine, a Bar Harbor.
Percy sarebbe andato in un nuovo collegio prima dell'inizio delle vacanze invernali.
Feci di tutto per fargli cambiare idea, dissi che dovevo andare a scuola, che avevo dei compiti, che avevo una visita medica. Mi ero inventata persino di avere un virus, ma Percy mi aveva chiamata con Iride e mi aveva beccata subito mentre leggevo stravaccata sul mio letto.
In ogni caso, non avevo avuto scelta quando mio padre mi aveva detto di dover partire per raggiungere una base dei Marines alle Hawaii.
Sarei andata con lui, solitamente ma a quanto pare mio padre era troppo contento del fatto che avessi degli amici.
Veri amici e, come disse lui, non un pappagallo fucsia. Cassian si offese di brutto.
Continuai a lamentarmi e a combattere finché papà non mi sollevò di peso per farmi entrare in aeroporto.
Un'ora di volo e poi otto ore, in auto. Volevo gridare.
Annabeth e Talia, dall'altra parte, non furono di grande aiuto.
La prima mi aveva minacciato che, se non fossi andata, se la sarebbe presa a vita, la seconda invece mi tentò. Disse che avremmo torturato Percy insieme, per vendetta.
Quello funzionò.
Talia non era male, tutto sommato. Non sapevo se fosse per il suo dark humor o semplicemente perché mi sentivo legata a lei, come se l'evento traumatico della sua morte ci avesse unite.
Anzi, l'ultima cosa a cui volevo pensare era a quello straccio divino.
Forse uscire era stata una buona cosa, anche se non l'avrei mai ammesso ad anima viva.
A scuola, a casa, quando non potevo aprire un libro per scappare dalla mia vita, la mia mente tornava sempre dove faceva più male.
Questa era una distrazione, forse mio padre lo sapeva.
In ogni caso, Sally Jackson mi piaceva davvero e per qualche motivo ero di certo l'amica preferita di suo figlio.
Dopo essere venuti a prendermi in aeroporto, dove Percy mi aveva abbracciato nel modo più imbarazzante di sempre, eravamo andati a casa loro.
Mi avevano fatto assaggiare dei pancake blu, coi mirtilli, quest'ultimi li avevo passati a lui di nascosto. Però era stato piacevole, ma anche strano.
Lui aveva una madre.
Io no, non ero certa di come ci si comportasse.
Forse per questo fui sollevata quando Annabeth e Talia arrivarono dal Campo Mezzosangue, non ero al centro dell'attenzione.<<Cucciola, siedi con me davanti>>mi aveva detto Sally.
Mi aveva chiamata cucciola? A me? Annabeth si coprì la bocca per non ridere, dato che la mia faccia esprimeva confusione. Talia mi diede una gomita.
Mentre Percy premette il proprio corpo contro la portiera, contrariato.<<Ma mamma, poi devo stare in mezzo a loro e...>>
<<Non fare storie, forza. Sta dietro con le tue amiche, Samira sarà il mio navigatore>>
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𝐋'𝐄𝐫𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚¹ - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧
FanfictionTutti vogliono essere speciali, finché non scoprono di esserlo. Io volevo esserlo, all'inizio, sognavo di entrare in un libro e vivere mille imprese ma quando è accaduto, tutto ciò che volevo era nascondermi. Non volevo essere Samira Arrow, mi anda...