CAPITOLO 25

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IN FONDO AL MAR...
≈ ♆ Percy ♆ ≈

<<Percy Jakcson!>>

Mi svegliai di soprassalto, tremante e sudato.
Samira mi teneva per le spalle, scuotendomi e sentivo uno strano bruciore sulla guancia sinistra. <<Mi hai dato uno sberla?>>

<<Mali estremi, estremi rimedi>>sospirò<<Non ti svegliavi più>>

Mi sedetti, l'amaca dondolava ancora e lei indietreggiò, notai che si era cambiata e forse un po' mi sentì sollevato. Vederla in vesti greche mi aveva distratto per tutto il tempo, anche Annabeth stava bene ma Samira...lei sembrava una dea.
Non ero riuscito a dirle la verità su Circe, sul fatto che lo avessi fatto per piacerle come se...non capivo cosa mi succedeva.

<<Hai fatto un incubo, non è vero?>> domandò.

Sbattei gli occhi un paio di volte, passandoci sopra le mani e più lo feci, più le immagini andavano e venivano. <<Credo...credo di aver sognato Talia>>

<<Tu hai sognato Talia?>>ripeté con voce piatta.

<<Eravamo sulla Principessa Andromeda, davanti al sarcofago di Crono. Lei mi ha detto che Luke andava fermato o che l'avrebbe fatto lei con l'egida>>

<<Come fai a sapere di quello scudo? Non è pos...>>si fermò.<<Il suo spirito era davvero lì, non avresti potuto saperlo sennò>>

<<Ha aperto il sarcofago e lui...è stato orribile ma io non non riuscivo a muovermi.>>

<<Chi ti stava trattenendo?>>

<<Tu>>realizzai<<Eri tu, eri lì>>

<<Non so di cosa stai parlando>>ribatté<<Non ho dormito stanotte>>

<<Parlo degli spiriti. In ogni visione che abbia mai avuto di Crono, ci sono i morti che mi proteggono, mi tengono fermo.>>

<<E quindi?>>domandò, forse si sentì come se la stessi accusando.

<<Quindi la prima volta che l'ho sognato è stata quando mi sono addormentato toccandoti, su quel tir>>commentò.

<<Guarda che mica sono stata qui a palparti mentre dormivi!>>

<<Non ti sto accusando di violare la mia mente>>

Incrociò le braccia<<Bene, perché non faccio queste cose>>

<<Lo so ma pensaci, se avessi lasciato un po' di magia attraverso i miei sogni?>>

Si morse il labbro, come faceva tutte le volte in cui stava pensando intensamente, legando puntini invisibili.<<Non so se sia possibile, Percy. Di solito devo toccare qualcuno e devo essere anch'io addormentata, quello di cui tu parli è un legame magico di cui non ho mai sentito parlare>>

<<Perché no? Io sogno Grover attraverso il legame empatico che condividiamo, dato che è il mio custode>>

<<Non sono mica una capra, Jackson>>commentò aprendo la porta<<E poi, ce ne dici se affrontiamo questo problema dopo un altro?>>

<<Quale problema?>>balzai in piedi.

<<Annabeth>>

La seguì subito, cercando di pettinarmi i capelli con le dita e quando arrivai sul ponte capì che cosa intendeva.
La nostra amica aveva tirato fuori una marea di cime e cercava di legarsi.

𝐋'𝐄𝐫𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚¹ - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora