CAPITOLO 21

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UNA BRUTTISSIMA RIUNIONE
 DI FAMIGLIA
 ≈ ♆ Percy ♆ ≈

Non ero mai stato su una nave, cosa che trovavo un po' ironica per il figlio del dio del mare.
Ma Samira sì, quindi ci guidò lei, anche se avevo l'impressione che qualcosa la turbasse da quando aveva tirato un gridolino.
Avevamo trovato un'area chiusa a chiave ma Sam aveva imparato nuovi trucchetti con la magia, quindi riuscimmo ad entrare. Scoprimmo di non doverci nascondere troppo, perché non c'era nessuno da cui nascondersi. 
Passammo davanti a una cinquantina di cabine, sempre vuote. 

<<È una nave fantasma>>

<<No, puzza>>mormorò Tyson.

Annabeth si accigliò <<Io non sento nulla>>

<<I ciclopi sono come i satiri. Riescono a sentire l'odore dei mostri>>le ricordai.

Samira sussultò dal nulla <<Smettila di farlo!>>

<<Cosa?>>domandò Annabeth<<Sam, ti senti bene?>>

<<Sì, non ce l'ho con voi>>commentò con un gesto sbrigativo della mano. 

Okay...
Passammo per un viale di negozi, lei si fermò di scatto davanti a PRIMARK e fece un sorriso sollevato <<Non è il momento di fare shopping>>

<<È sempre il momento di fare shopping, Jackson.>>

Usò la sua magia per tirare su la saracinesca, non fece molto rumore e nessuno di noi poté obiettare davvero. Avevamo i vestiti del campo, dovevamo cambiarci per passare inosservati. 
Rubammo un bel po' di vestiti, per fare una scorta e usammo lo zaino infinito di Sam.
Io optai per una maglia blu e dei pantaloncini neri, quando uscì Samira, Annabeth scosse la testa ridendo. Se non si fosse messa qualcosa di rosa, allora non sarebbe stata lei.
Indossava una t-shirt rosina, con rosa cucita sopra, degli shirts azzurro e le sue solite, iconiche All Star fucsia. Si era legata i capelli in varie trecce, promettendo alla sua amica di fargliele anche lei.

 Si era legata i capelli in varie trecce, promettendo alla sua amica di fargliele anche lei

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Era notte fonda ed eravamo tutti esausti. Esplorammo il ponte con la piscina, andammo da prua a poppa, dove c'erano altri livelli con un muro d'arrampicata, un minigolf, un ristorante con un bancone girevole ma nessun segno di vita. 
Eppure qualcosa non quadrava, Sam iniziò a sbadigliare e le dissi : <<Ci serve un posto per dormire>>

Era così stanca che non rispose neanche, il che era allarmante, così esplorammo un altro corridoio finché non trovammo una suite vuota sul ponte. La porta, stranamente, la trovammo aperta e trovammo anche un cestino di dolcetti al cioccolato sul tavolo, una bottiglia di sidro con un biglietto scritto a mano "Buona Crociera".
Sam si lasciò andare sul letto, di faccia e con imprecazione che non riuscì a decifrare. Annabeth iniziò ad aprire le sacche di Ermes.
Aveva pensato a tutto, c'erano altri vestiti di ricambio, beauty case, razione da campo e una bustina di plastica piena di contatti e dracme d'oro.
Mi chiesi cosa avesse messo nello zaino magico di Samira, lo aveva trovato pronto pure lei ma non riuscì a chiederglielo, non l'avevo mai vista così silenziosa, gli occhi che faticavano a restare aperti fino a che non li riaprì.
Annabeth seguì il mio sguardo e sorrise un poco <<Sono contenta, sai...di come sta provando ad aprirsi a noi. Una volta non si sarebbe mai addormentata per prima, abbassando così tanto la guardia>>

𝐋'𝐄𝐫𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚¹ - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora