CAPITOLO 47

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SONO UNA CATTIVA RAGAZZA E, DEI, SE MI PIACE!
➶☽ Samira ☾➴


Le persone continuavano a guardarmi.
Lanciavano occhiate, fissandomi come se fossero impressionate e lo facevano tutti, di tutte le età, anche se c'erano un sacco di coetanei in vena di prenderle dalla sottoscritta.
Però, la cosa non mi dispiaceva.
Un tempo usavo la Foschia per essere invisibile, tenevo un profilo basso e non volevo essere riconosciuta da nessuno, né definita un'eroina. Ma le cose erano cambiate.
Mi piaceva essere notata, perché finalmente notavo me stessa e mi piacevo.

<<Non sei tentata neanche un po'?>>

Mi voltai, scorgendo Clarisse mentre provava un paio di occhiali da sole neri. Abbassai i miei fucsia e sorseggiai la mia bevanda energetica al limone. <<Vorrei dire che ti stavo ascoltando ma...non ti stavo ascoltando, C.>>

<<Il pivello>> sottolineò <<Potremmo fare in tempo a salutarlo davanti a scuola>>

Percy.
Rimisi gli occhiali al loro posto e presi tempo bevendo, la mia testa sapeva che era vicino per il nostro legame telepatico.
Erano sei mesi dall'ultima volta che l'avevo visto, per non parlare di quante volte avevo evitato di rispondere alle sue chiamate Iride. E in quel momento mi trovavo proprio a New York.

<<Perché? Tanto arriverà domani al campo, con Annabeth>>

<<Si, ma oggi sei qui e...>>

<<Abbiamo una missione>> le rammentai.

<<E da quando esiste solo il dovere? Dov'è il divertimento?>>

La presi a braccetto <<Noi ci stiamo divertendo. Siamo delle belle e ricche mortali che fanno shopping ed esplorano la città, con tutti i suoi misteri e...tutto il resto>>

Quella doveva essere la nostra copertura.
Io e Clarisse eravamo un'ottima squadra, ci allenavamo insieme da quella primavera e Chirone non ci aveva pensato due volte a mandarci in perlustrazione.

<<Quindi vuoi solo evitare Jackson per un altro giorno>>

<<Ah!>> mi staccai. <<Ti prego, parliamo di come tu eviti Chris Rodrigez?>>

Lei si fermò, tirò indietro i capelli ricci e smise di masticare la gomma rosa.
Aveva accettato l'impresa solo per riprendere fiato da lui.
Chris si era unito a Luke, ma quella primavera era apparso vicino alla casa di Clarisse e di sua madre, completamente pazzo.
Clarisse si era presa cura di lui, l'aveva riportato al campo e non lo aveva mai lasciato, proteggendolo da chiunque lo chiamasse traditore.

<<Qualcuno ha detto "Il cuore vuole quello che vuole">>

<<No>> mormorai <<Non qualcuno, Selena Gomez>>

Clarisse scoppiò a ridere riprendendomi per il braccio <<Silena ti ha reso un mostro, lo sai?>>

<<Non è stata lei ma...grazie>>

Se una volta c'era solo rispetto tra me e Clarisse, ormai c'era una forte amicizia.
Noi ci capivamo, avevano in comune molto più di quanto sapessi tempo prima: eravamo arrabbiate con i nostri genitori divini, eravamo guerriere, un po' cattivelle e poi entrambe provavamo sentimenti per dei traditori.
Lei sapeva di Luke, del mio sogno. Era l'unica, oltre Sally.
Ma non aprivamo mai il discorso, anche perché mi innervosivo e diventavo un po'...aggressiva.
Mi vergognavo.

<<I semidei stupidi lasciano la caccia>>

Mi voltai, Cassian volò sopra di noi, fermandosi sopra un'edicola. Usai il nostro legame telepatico per parlarci <<Dovrebbe essere una frase in codice?>>

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𝐋'𝐄𝐫𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚¹ - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora