Giulia si muoveva per la casa, svolgendo le faccende domestiche come un automa. Ogni gesto era solo un tentativo disperato di non pensare a lui. Filippo. Ogni volta che chiudeva gli occhi, però, tornava. Con il suo odore, la sua voce, quella fottuta attrazione che le straziava le viscere.
Stava passando il panno sulle mensole della biblioteca, quando un vecchio libro di poesie, consumato dal tempo, cadde rovinosamente a terra.
Si chinò a raccoglierlo, ma dalle pagine ingiallite scivolò fuori una fotografia.
La prese tra le mani quasi distrattamente, ma il respiro le si fermò in gola.
Due ragazzi, spalla contro spalla, sorridevano alla macchina fotografica. Sorrisi veri, di quelli che non hanno ombre.
Uno lo riconobbe subito: era suo fratello, Eugenio.
L’altro… le servì un attimo in più.
Ma quando il suo sguardo si posó su quegli occhi azzurri, più limpidi e innocenti di quanto lei li avesse mai visti, non ci fu più alcun dubbio.
"Filippo…" mormorò incredula.
Il cuore le si strinse.
Quegli stessi occhi che ora le apparivano freddi, taglienti, un tempo erano stati luce.
Com’era possibile?
Filippo e suo fratello, insieme, complici. Un legame che nessuno aveva mai raccontato, cancellato dalla memoria delle loro famiglie.
La porta si spalancò con un cigolio.
Adelfio entrò, il volto duro, ma quando vide la foto nelle mani della sorella il suo corpo ebbe un sussulto, quasi impercettibile.
"Cos’hai lì?" chiese, la voce troppo tesa per sembrare indifferente.
Lei lo fissò con uno sguardo carico di emozioni contrastanti.
"Questa..." disse, trattenendo il tremore nella voce, "ritrae Filippo e... Eugenio. Non avrei mai immaginato che fossero così vicini."
Il fratello fece un passo avanti.
La sua calma era solo apparente: dietro c’era tensione, come se quella fotografia fosse una scheggia pronta a far saltare equilibri troppo fragili.
"Questa storia mi è nuova" disse, ma il tono tradiva qualcosa di più.
Guardò meglio la foto, il respiro si fece più lento.
"Filippo ed Eugenio... Erano amici?"
Giulia annuì lentamente.
"A quanto pare si... Filippo potrebbe c'entrare qualcosa con il suo assassinio," mormorò, il pensiero che si mescolava a una rabbia crescente.
La stanza sembrava restringersi intorno a loro. L'uomo serrò la mascella, lo sguardo cupo.
"Giulia, non capisci? Quel bastardo non ti darà mai risposte facili. È rischioso cercare di andare a fondo in questa vicenda..."
Lei strinse la foto al petto, con una fermezza nuova.
"Forse, ma non avrò pace finché non saprò la verità."
Adelfio la fissò, consapevole che la sua volontà non si sarebbe piegata.
"Se proprio insisti… ma ricorda: la verità non sarà dolce. Ti spezzerà. "
Poi si voltò, la porta si chiuse con un tonfo secco. Lei restò lì, fissando ancora quella foto. La sua mente, però, correva veloce.
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Prega per me
General FictionNella Verona più oscura, dominata da segreti e rivalità famigliari, Giulia Fini, una giovane donna dalll spirito ribelle e dall'indole fiera, si trova improvvisamente trascinata in un gioco di potere. Una sera, per caso, si scontra con Filippo Guerr...
