Il questionario conoscitivo

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Jane fece un bel respiro. Il più profondo respiro che avesse mai esalato fino a quel momento: stava letteralmente morendo dall'emozione. Si trovava finalmente alle porte di quell'università che aveva, almeno fino a quel momento, rappresentato il suo sogno proibito. 

D'improvviso, però, qualcuno di molto familiare le sbucò da dietro le spalle, cogliendola di sorpresa:

"Allora? Sei pronta?"

Jane sussultò.

"Addi, mi hai spaventata! Quanto alla tua domanda... No, credo che non sarò mai abbastanza pronta ad abituarmi a mettere piede in questa università come se fosse la cosa più naturale del mondo. Diciamo che dovrò tirar fuori la mia personalità combattiva."

"Brava, così mi piaci! E poi smettila di agitarti, indossi la divisa dunque è tutto a posto, no?"

Jane assentì, accennando un lieve sorriso.

"Certo, tranquilla. Com'è andato il test?" 

"Credo bene, ma al momento preferisco non fare alcun pronostico al riguardo."

"Grande Addi! Sono sicura che molto presto entrerai anche tu a far parte di questo mondo."

Le due ragazze sorrisero, continuando a scrutare con infinita sorpresa ogni angolo dell'università. Era gigantesca, più di quanto avessero mai immaginato e le due riuscivano a malapena a contenere il loro entusiasmo.

"È pazzesco Jane, la Hollywood U è davvero enorme! Ci sono corridoi e 'strade' secondarie dappertutto, sembra un labirinto... Non mi stupirei se qui da qualche parte ci fosse un nascondiglio segreto."

"Addi, vedi fin troppi film thriller, te l'ho sempre detto."

"Senti chi parla!" ribatté l'amica. "Sei tu la futura regista... Dunque, sarei io che vedrei troppi film?"

Jane soffocò una risatina, che in un attimo si tramutò in un'espressione insolitamente seria. Addison notò quel suo repentino cambio di comportamento: sembrava che la sua amica stesse ripetutamente volgendo lo sguardo verso una direzione ben definita, come se intendesse mantenere il controllo di una data situazione.

La ragazza parlò sottovoce: "Hai ragione, l'università è davvero grande ma, a quanto pare, non abbastanza da non poter non incontrare il professor Hunt! Guarda, sta arrivando!"

Addison si allarmò e mormorò, a denti stretti:

"Sbrigati Jane, fila in classe, prima che Hunt cominci con la solita ramanzina."

"Hai ragione, Addi. A più tardi!"

Di soppiatto ma in tutta fretta, Jane cominciò a salire le scale, come se in quel momento giocasse il ruolo della preda indifesa che doveva fuggire a gambe levate dal suo aguzzino per salvarsi la pelle. Il professore, notando il suo stato d'animo – nonché il suo atteggiamento poco consono al luogo in cui si trovava – arrestò la sua corsa stemperando, allo stesso tempo, la sua tensione.

"Non corra, signorina Jane. Sono in anticipo e lei non è in ritardo. Non c'è alcun bisogno di correre su e giù per le scale, come non c'è alcun bisogno che io glielo dica. Dovrebbe conoscere le buone maniere."

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora