Colazione per due

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Guardarla dormire dopo aver fatto l'amore con lei rappresentava per Thomas uno spettacolo della natura. L'intensità del suo sentimento aveva ormai oltrepassato ogni confine possibile, nonché abbattuto quella sorta di "muraglia" che si era costruito attorno e attraverso la quale, per molti anni, aveva detto "basta" all'amore, privandosi dell'opportunità di tornare a rivivere quelle emozioni che negli ultimi tempi aveva sperimentato. Ma era pur vero che l'uomo non aveva mai incontrato una ragazza come Jane né, tantomeno, una che potesse anche soltanto assomigliarle vagamemente a livello caratteriale. Moltissime donne avevano tentato (e tentavano tuttora) di "convincerlo" con il loro charme e la loro indiscussa eleganza quando, in realtà, il regista aveva sempre preferito la spontaneità e la genuinità; delle qualità che Thomas giudicava assai rare da trovare e che, per sua (s)fortuna, aveva trovato nella sua studentessa.

Una ragazza la cui bellezza senza artifici lo aveva letteralmente conquistato, seppur in sordina.

A quel pensiero, l'uomo sorrise tra sé e si strinse ancora un po' contro di lei, quasi temesse di vederla "volare via" da un momento all'altro. Il suo respiro così leggero, tranquillo e regolare, contrastava appieno con il battito del suo cuore che, al contrario, galoppava fortissimo, come in groppa a un cavallo impazzito di cui la sua Jane, tra l'altro, teneva saldamente le redini. Perdendosi in quei dolci pensieri che tanto avevano allietato il suo sonno ecco che, in un batter d'occhio, giunsero le sette e trenta. Traendo un piccolo sospiro, Thomas si divincolò con dolcezza da quell'abbraccio separandosi del tutto da lei al fine di scendere in cucina per preparare un'abbondante colazione per due.

Colazione per due.

Gli suonava davvero strano il fatto che, per la prima volta dopo tanti anni, dovesse pensare di condividere quel particolare momento della giornata con un'altra persona, senza contare che solitamente consumava la sua colazione al bar dell'università chiacchierando, di tanto in tanto, con alcuni colleghi del dipartimento. Quel mattino, però, era speciale e lui avrebbe fatto di tutto per continuare a renderlo tale. Con fare propositivo, dopo essersi preparato con estremo riguardo indossando dei vestiti più casual del solito (ovviamente avendo cura di non far rumore), si avviò verso il soggiorno quando qualcuno, del tutto inaspettatamente, suonò alla porta.

Per un momento, il volto di Thomas si dipinse dello stesso colore delle pareti di casa sua: un bianco splendente che si intonava anche con la camicia che aveva indossato. L'uomo si fregò le mani tradendo un certo nervosismo, ma poi si costrinse ad assumere un atteggiamento disinvolto accompagnato da un leggero sorriso che purtroppo, però, scomparì nell'istante stesso in cui si era deciso ad aprire la porta.


***


"Sono sicuro di aver visto Hunt di buonumore negli ultimi tempi e non credo sia per il film. L'altro giorno aveva lo sguardo perso nel vuoto come un perfetto idiota e anche s-"

"Come un perfetto innamorato, vorrai dire" sentenziò Malcom, interrompendolo e aspirando avidamente del fumo dalla sua pipa.

"Scusami, cosa hai detto? Mi ero chiuso per un attimo nei miei pensieri e non ti stavo seguendo" ribatté Wilson, recuperando la concentrazione.

"L'ho visto anch'io e non mi è stato affatto difficile intuire quanto fosse al settimo cielo e quanto cercasse inutilmente di nasconderlo. Fidati, sono un vero esperto al riguardo."

"Ti credo sulla parola" rispose Jack, pregustando succose novità sul suo conto. "Potremmo a questo punto riprendere a condurre le nostre indagini su di lui, non credi anche tu?"

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora