Lasciarsi andare

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Durante la visione di Storia di una lacrima, Jane rimase letteralmente senza fiato: quel film era semplicemente meraviglioso e soltanto Thomas sembrò non rendersene conto. Accoccolato assieme a lei su quel divano mentre divoravano dei pop-corn, pareva del tutto impassibile alla sua creazione e, ogni qualvolta era comparsa Yvonne sulle scene (praticamente sempre), egli si era limitato a scrutarla con grande indifferenza lanciando, di tanto in tanto, delle occhiate rassicuranti alla studentessa e non mancando di darle qualche bacio dal quale traspariva, però, il grande desiderio di concludere al meglio quella serata. In effetti, poco prima di inserire quel DVD, l'uomo l'aveva avvertita preventivamente del fatto che, una volta concluso il film, non avrebbero poi perso molto tempo nel commentarne ogni singolo nel dettaglio, come invece solevano fare nei primi appuntamenti. E tutto questo, con sua somma sorpresa, glielo aveva detto per una ragione particolare: l'uomo voleva dimostrarle tutto l'amore che provava per lei nella sua totalità, senza perdersi troppo nel discorrere su un qualcosa che ormai rappresentava, a tutti gli effetti, il passato. A quelle parole, Jane aveva implicitamente compreso la sua "richiesta": quella notte, la ragazza non sarebbe affatto ritornata a casa sua, né tantomeno alla Hollywood U. 

Sorridendo a quel pensiero, la ragazza si era beatamente rifugiata tra le sue braccia in procinto di vedere la creazione del suo professore, rimanendone sempre più entusiasta. Il talento del regista era chiaro come il sole e nessun altro, a suo avviso, avrebbe potuto eguagliare le sue indiscusse dote nel raccontare, con estremo realismo, la tragica storia di una donna straziata dal dolore di una grossa perdita che, nel suo caso specifico, concerneva proprio la sua persona. Jane sapeva quanto fosse facile perdere se stessi e i propri obiettivi: molto spesso, nella vita quotidiana non mancavano degli imprevisti che la rendevano di colpo assai insicura, soprattutto nei riguardi di un futuro ancora tutto da costruire. Paradossalmente, però, era certa che Thomas le avrebbe fatto da guida e che l'avrebbe sempre supportata, come del resto avrebbe fatto lei. Non appena il film terminò, entrambi si guardarono negli occhi e la ragazza non poté fare a meno di esprimergli tutto quello che aveva pensato di lui guardando quel capolavoro.
L'uomo rimase alquanto lusingato dall'entusiasmo della studentessa e, nonostante non intendesse conversare più del dovuto con lei riguardo al suo prodotto di gioventù, si ritrovò infine a raccontarle qualche aneddoto divertente che gli era capitato sul set nel corso di quell'esperienza. Inutile dire quanto la giovane si fosse divertita nel sentirlo narrare i suoi trascorsi con quella punta di ironia che raramente le aveva mostrato nei mesi precedenti, durante la loro frequentazione. Il suo Thomas stava diventando sempre più aperto e spontaneo, senza snaturare se stesso. Trascorso un altro quarto d'ora di risate, però, l'uomo decise di punto in bianco che "ne aveva avuto abbastanza". Afferrando con dolcezza e altrettanta fermezza la ragazza, il regista le dispensò un lungo bacio.

Un bacio audace e a dir poco passionale.

Dal canto suo, la ragazza rispose immediatamente al suo indomito slancio stringendosi ancora di più contro il suo corpo e avvertendo in quel bacio un desiderio crescente, sempre più forte. Nel giro di qualche secondo, mentre Jane prese a sbottonargli la camicia, Thomas la condusse in camera sua. Gettando l'indumento a terra con estrema noncuranza, la giovane tornò nuovamente ad assaporare il contatto con il torace dell'uomo - malgrado il suo vestito gli impedisse ancora quella ritrovata percezione tattile che tanto gli era mancata - accarezzandogli poi la schiena continuando a cercare con insistenza le labbra del regista che, dopo qualche istante, concentrò la propria attenzione tra l'incavo del collo e la spalla della ragazza, mordicchiandone con dolcezza e sensualità la morbida pelle.

Jane emise un lungo sospiro e d'istinto inarcò la schiena: quegli 'strani baci', intrisi di una sana voracità, le regalarono delle emozioni a dir poco intense e mai provate prima e l'uomo si compiaque della sua reazione. Non appena adagiò la ragazza sul letto dopo averle sfilato con garbo - ma con altrettanta impazienza - il suo vestito rosso egli cominciò, non senza averle prima regalato un'occhiata colma d'intesa, a stuzzicare il suo corpo in un modo ancora più profondo di quanto non avesse fatto la prima volta. Jane sussultò nell'immediato al suo tocco deciso e nel contempo così leggiadro e si abbandonò completamente a lui, del tutto in balia dei forti sentimenti che quell'uomo le suscitava. Le sue mani esperte e sapienti vagavano ovunque su di lei con zelo e maestria, passione e bramosia, accompagnate da quegli immancabili baci di cui lei non avrebbe mai avuto abbastanza e che le suscitarono, ancora una volta, intensi brividi di piacere. Ogni singola parte del suo giovane corpo divenne, col passare dei minuti, l'oggetto di un'attenzione a dir poco totalizzante.

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora