Incontri casuali

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Ed ecco che, finalmente, il tanto atteso mercoledì sera si prospettò agli occhi del professor Hunt, pronto a concedersi una rilassante serata all'insegna della lettura di un buon libro. In effetti, la settimana che aveva dovuto affrontare si era rivelata ricca di impegni nonché – a suo dire – di strani avvenimenti. La proposta di Malcom lo aveva lasciato davvero interdetto, sebbene ne sospettasse vagamente la ragione. 

La competizione tra lui e Wilson era stata, anni addietro, molto accesa e nel contempo davvero stimolante. Chissà, magari Wilson desiderava ardentemente rivivere quei vecchi tempi... O, forse, aveva qualche altro piano in mente. Un piano cui, in ogni caso, Hunt si sarebbe rifiutato di prendere parte. 

Per quanto riguardava la delicata situazione creatasi con Barbara, il professore si dichiarò ovviamente dispiaciuto per le speranze disattese della donna, sebbene lui avesse già compreso le sue reali intenzioni ancor prima che lei potesse rivelargliele. Quelle parole e quei complimenti che gli aveva riservato avevano, infatti, lasciato presagire qualcosa di più di una semplice amicizia.

È vero, Hunt pensava realmente che quella donna fosse un concentrato di virtù, ma aveva già chiarito da tempo a se stesso di non voler instaurare più alcun legame di tipo amoroso. Non sarebbe stato in grado di sostenere l'impegno derivante da una relazione del genere, aveva già fin troppi affari di cui occuparsi.

Ma adesso non voleva più pensarci: doveva resettare la mente e godersi quel momento di perfetta, seppur effimera, beatitudine. A cuor leggero, entrò nella sala e, come di consueto, Grace e gli altri membri del gruppo si mostrarono lieti della sua presenza.

"Buonasera Thomas, prendi pure posto." esordì Grace. "Cominceremo tra qualche istante."

Thomas si accomodò e, nel frattempo, cominciò a sfogliare il libro di Jane Austen. In realtà, lui non aveva resistito all'impulso di dare un'occhiata al terzo capitolo dell'opera e la tentazione di leggere, in quel preciso istante, anche il capitolo successivo, si presentò più volte nella sua mente. Ma suo malgrado, doveva difendersi da quell'irresistibile richiamo: in fondo, aveva già letto più capitoli del dovuto. 

Doveva avere pazienza e conoscere il procedere della storia con la giusta calma. Ad ogni modo, Thomas si scoprì alquanto bravo nel nascondere la sua impazienza agli occhi dei presenti, che continuavano a conversare allegramente come se si trovassero in un vero e proprio salotto letterario. Peccato che gli argomenti oggetto di discussione non fossero inerenti il mondo della scrittura o della letteratura. 

In effetti pareva proprio che, ovunque Hunt porgesse l'orecchio, egli riuscisse soltanto a captare una terminologia rapportata senz'altro al contesto lavorativo. Fortunatamente per lui, quella sorta di 'pausa caffè' anticipata non durò a lungo e tutti i presenti, dopo il richiamo all'ordine di Grace, presero finalmente posto.

"Benissimo. Adesso che siamo tutti pronti, possiamo cominciare. Prima, però, avrei qualcuno da presentarvi: una persona nuova che da oggi in poi farà parte del nostro club."

Come da tradizione, la 'tanto misteriosa' persona comparve da dietro una tenda. Schiaritasi la voce, questa cominciò a parlare.


***


"Ehm... Buonasera a tutti... Mi chiamo Jane McMiller, ho ventuno anni e fin da quando ero piccola coltivo una grande passione per la lettura. Ecco, sono qui perché mi piacerebbe condividerla con voi."

Tutti i membri del club la accolsero con un sorriso ma la ragazza appariva decisamente imbarazzata, nonostante tentasse in tutti i modi di nascondere il suo stato d'animo. Nessuno poteva, in effetti, comprendere la ragione del suo comportamento, così come nessuno poteva immaginare la sua sorpresa nel vedere il suo professore di Cinematografia seduto tra il pubblico.

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora