'Dimostrazioni d'affetto'

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"Mi stai forse minacciando?" domandò Wilson, mettendosi sulla difensiva "Spero di no. Perché sai che non ti conviene."


"Se vogliamo rimanere buoni amici," precisò Malcom "dobbiamo rispettare il nostro patto. Avevi detto che nessuna donna avrebbe potuto intralciare i nostri piani."

"E infatti non succederà." ribatté Wilson con decisione.

"Come fai a esserne sicuro?"

"Perché Priya non mi sceglierà." disse il regista, guardandolo dritto negli occhi.

"Ne sei davvero convinto?"

"Sì." rispose lui, senza esitazione "E se mai lo farà, troverò il modo di farle cambiare idea."

"Serviva proprio che lei ti fornisse questa sorta di 'prova d'amore' nei tuoi confronti?" domandò Malcom, indignato da quell'atteggiamento.

"Sì, era necessaria. Devo potermi fidare ciecamente della mia donna."

Malcom rimase a bocca aperta.

"Aspetta un momento, come l'hai chiamata? La 'tua donna'?" domandò poi, scoppiando in una sonora risata "Ma se fino a una settimana fa non la consideravi nemmeno... Dicevi che..."

"So bene quel che ti ho detto..." lo interruppe il regista "Ho detto che la mia storia con quella donna non era importante. E infatti non lo è."

"A me non sembra."

"Stai forse dubitando della mia sincerità? Ah, questo è il colmo." sbottò lui, rimanendo però immobile sulla sua scrivania.

"Scusami amico mio, ma proprio non ti capisco. Quella donna ti sta facendo il lavaggio del cervello, non c'è altra spiegazione."

"Non è così. Ti sbagli Malcom."

Stone scosse la testa.

"Beh allora, in questo caso, non devi fare altro che dimostrarmi che mi sto sbagliando. Aspetterò che tu torna in te stesso perché, al momento, stento proprio nel riconoscerti. Chiamami pure, non appena avrai risolto la questione. Io non intendo farmi vivo. Ma ricordati... Stai ben attento a quello che fai."

***

SCENA 2
Si, ormai poteva sentire la fine che si avvicinava. Poteva sentirne persino l'odore. Di lì a poco, quell'uomo avrebbe assunto le sembianze della morte, e quella stessa morte avrebbe senz'altro investito tutta l'umanità, 'un bel giorno'. In quel momento, però, sembrava proprio che la sorte avesse già deciso. Doveva essere lui la vittima sacrificale di quella serata. Lui e nessun altro. Trascinato all'interno di un garage, un uomo incappucciato assistette inerme alla sua fine. Quel killer aveva compiuto l'ennesimo e atroce misfatto. L'efferato crimine, però, non doveva assolutamente essere scoperto. Altrimenti, sarebbe stata la fine per lui e la sua congregazione. Un rivolo di sangue scese dalla bocca di quell'uomo e si sparse rapidamente sul terreno. Ben presto, il tizio incappucciato avrebbe dovuto ripulire il tutto per non lasciare alcuna traccia di sangue fresco. A tutto il resto, avrebbe pensato a tempo debito.
Jane rilesse per l'ennesima volta quella sceneggiatura, convinta che l'avrebbe consegnata a Hunt la mattina stessa. Bussando nel suo ufficio, non ricevette di nuovo risposta. Anche stavolta, però, la porta dello stesso era aperta, dunque, accertandosi che non vi fosse proprio nessuno, vi entrò. Non appena si sedette sulla scrivania del professore, estrasse quel boocklet che Jane aveva preso qualche giorno fa dal suo cassetto. Senza perdere altro tempo, prese il DVD, lo aprì e vi inserì dentro il fascicolo. D'un tratto, però, sentì qualcuno sbattere sonoramente la porta e la giovane venne colta sul fatto.

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora