Questione di fiducia

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Priya Singh entrò nella sua classe e, come di consueto, interrogò preventivamente gli studenti riguardo alla prosecuzione del compito che aveva loro assegnato. Inutile dire quanto Addison fosse agitata: lo avevano notato tutti, persino Mike, lo studente più disattento della classe.


Nel corso della lezione, gli studenti esposero i vari problemi concernenti il loro lavoro ma, quando fu il turno di Addison, la ragazza riuscì a malapena a formulare una frase di senso compiuto. La professoressa, essendo piuttosto avvezza a situazioni di questo genere e facendo appello alla sua sensibilità di donna, comprese la situazione e decise di passare oltre, interpellando in maniera piuttosto scrupolosa gli altri colleghi.

Uno fra tutti, in particolare, non sembrò affatto catturare nell'immediato la sua simpatia.

"E lei, signor Smooth, potrebbe riferirci quale difficoltà ha incontrato durante l'elaborazione del suo progetto?"

Il ragazzo rispose in modo spropositato alla domanda rivoltagli dalla sua insegnante.

"Vede, professoressa Singh, modestamente credo di non averne incontrata nessuna."

"Ne è assolutamente sicuro?" ribatté la Singh con fare sarcastico. "Se vuole, posso affidarle il progetto che al momento risulta di effettiva competenza della signorina Sinclair, dato che sembra così convinto delle sue capacità. Potreste scambiarvi i progetti, che ne dice? Un ragazzo come lei non si farà certamente dei problemi."

A quelle parole il giovane rimase di stucco, ma lo rimase senza dubbio molto di più Addison, la quale stentava ancora a credere che, dopo la figuraccia precedente, la professoressa Singh l'avesse nuovamente tirata in ballo. Chiunque, in quella classe, sapeva che il suo progetto era senza alcun dubbio quello più impegnativo. Dunque, nessuno avrebbe voluto addossarsi la responsabilità di dirigerlo.
Dopo una certa titubanza, Smooth riprese a parlare.

"Ecco, vede professoressa... Riflettendoci meglio, penso di aver incontrato una piccola difficoltà..."
"Così va meglio." rispose la donna. "Vorrebbe farci l'onore di esporre i dettagli del suo problema alla classe?"

Alcuni ragazzi la presero sul ridere. 'Imbrogliare' la professoressa Singh sarebbe stato come far credere a qualcuno che gli asini fossero in grado di volare.
La sua esperienza con gli studenti era, indubbiamente, senza pari. In ogni singola situazione, sembrava che la donna sapesse sempre cosa dire, cosa fare, o come rapportarsi con i suoi discenti.
Smooth colse il sarcasmo della professoressa Singh ma, comunque, decise di concederle 'l'onore' di spiegarle le asperità riguardanti il suo lavoro.

"Presumibilmente, credo sia di carattere estetico. Per un ragazzo moderno come me, perlomeno nel modo di vestire, temo non sarà affatto semplice creare un prototipo di abito appartenente all'epoca degli anni 50'. Ma sto chiedendo consiglio a mio nonno, chissà che non possa risolvere la situazione..."

La classe scoppiò a ridere. Smooth non riusciva proprio a non fare 'il simpatico'. Comunque, la professoressa apprezzò solo in parte la sua battuta di spirito e gli consigliò caldamente di concentrarsi al meglio se non avrebbe voluto inaugurare l'anno accademico con una grave insufficienza.

"Mi sono spiegata, signor Smooth? Oppure devo ripeterglielo?"

Il giovane rispose naturalmente, in parte imbarazzato e in parte sollevato che la sua battuta non fosse stata oggetto di aspre critiche da parte della sua insegnante. In fondo, lui amava scherzare, ed era sempre stato definito un burlone da chiunque lo conoscesse almeno un po'.

"È tutto chiaro, professoressa. Le prometto che non si pentirà di aver riposto fiducia in me."
"Lo spero proprio. Bene, adesso possiamo finalmente cominciare la lezione... Non prima però, di avervi spiegato in dettaglio la modalità di valutazione di questo progetto."

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora