Un tuffo nel passato (III)

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ISubito dopo, i due si recarono nel camerino di Hunt, dove il regista porse a Jane la sua sceneggiatura. In perfetto silenzio, la ragazza cominciò a visionare entrambi i finali con scrupolosa concentrazione. Thomas, invece, si ritrovò ad analizzare con più attenzione i delicati lineamenti impressi sul volto di Jane.

Quei lineamenti che la rendevano una ragazza incredibilmente semplice ma altrettanto bella in quella sua semplicità. La studentessa contemplò ancora per qualche minuto lo scritto di Hunt, il quale attese pazientemente una sua risposta.


"Io sceglierei questo" gli disse infine, volgendo lo sguardo verso di lui.

Thomas trattenne un sorriso.

"Sa signorina, lo sospettavo."

"Veramente? E... Per quale motivo, se posso chiederglielo?"

"Non saprei dirle con esattezza" ribatté lui. "Il mio istinto me lo ha suggerito... E a quanto pare, ha indovinato anche stavolta."

Jane sorrise.

"Beh, allora in tal caso mi permetta di dirle che, forse, dovrebbe fidarsi un po' di più del suo istinto."

"Forse ha ragione..." rispose Thomas, guardandola negli occhi. "Lei cosa suggerisce?"

In quel preciso istante, i loro volti si ritrovarono nuovamente vicini. Fin troppo vicini.
O forse, lo erano stati fin dall'inizio di quella conversazione? Jane non avrebbe saputo definirlo con esattezza. Thomas continuò a guardarla per qualche secondo, forse aspettandosi una nuova risposta da parte sua, un gesto o una qualsiasi altra azione che avrebbe potuto fornirgli quella risposta. Ma Jane non parlò e si limitò a ricambiare quello sguardo intriso, forse, di pungenti interrogativi. Quando il silenzio tra i due cominciò a farsi imbarazzante, la ragazza riprese a parlare, senza però spezzare il contatto visivo.

"Beh, non saprei professore... Credo semplicemente che sia importante fidarsi dell'istinto, a volte. E d'istinto, le dico che sceglierei il primo dei due finali che lei mi ha proposto."

"Capisco. E c'è una ragione particolare a questa sua preferenza?"

A quelle parole, Jane scostò momentaneamente lo sguardo, sorridendo tra sé.

"Sa, non posso mentirle... In fondo, sono sempre stata una ragazza romantica. Lei no?" domandò poi, recuperando la sua consueta spontaneità.

In quel momento lo sguardo di Hunt si perse nel vuoto, e...

***

15/02/2005

Il giorno dopo, ripensando al loro primo appuntamento, Thomas non riusciva a smettere di sorridere nemmeno per un secondo. Si trovava sul set e, dunque, avrebbe dovuto mantenere la sua solita serietà e compostezza. Eppure, malgrado i suoi sforzi, non riusciva proprio a nascondere la sua felicità. Chiunque notò quel suo improvviso cambiamento. Inizialmente, in moltissimi attribuirono quel suo stato all'eccitazione derivante dalla creazione del suo primo film. Ma quando Yvonne comparve sulla scena, nessuno manifestò più alcun dubbio riguardo la vera ragione del suo insolito comportamento. Il regista era perdutamente innamorato dell'attrice protagonista del film. Uno strano accostamento di personalità, pensarono gli altri attori del set.


Eppure, sembrava proprio che loro avessero colto nel segno. Anche Yvonne, infatti, sembrava diversa, più tranquilla e rilassata sul set come mai lo era stata in quegli ultimi mesi. Dopo il giorno di S. Valentino, qualcosa era cambiato. Il regista e l'attrice avevano modificato, almeno in parte, il proprio carattere. E se l'amore è davvero capace di oltrepassare i confini e creare un qualcosa di straordinario, questo qualcosa era indubbiamente accaduto.

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora